Hegel in linea con il partito

Hegel in linea con il partito Il centenario nelPUrss Hegel in linea con il partito Tra le numerose ricorren-1 uze di quest'anno vi è il se- econdo centenario della na- mscita di Hegel, evento che offre ai critici sovietici un'en-1 snesima occasione per ricon-'. lfermare, in una serie di ar- ì-1 zticoli usciti ora nelle rivi ste di cultura, l'atteggiamento ortodosso verso i problemi di estetica e le rispettive eresie occidentali. Queste ultime, nei tre principali articoli, dedicati, l'uno all'estetica dì Hegel oggi, gli altri due a quella di Lenin -li primi usciti su Oktjabr', il terzo su MoskvaJ sono concordemente ravvisate nel « modernizm « (termine generico per designare le tendenze artistiche decadenti) sicché, mentre variano alquanto i critici occidentali presi di mira, i movimenti condannati rimangono gli stessi: simbolismo, acmeismo, futurismo, cubismo, surrealismo, espressionismo, pop-art, ecc. Per i sostenitori del realismo socialista, talune teorie di Hegel possono effettivamente risultare imbarazzanti a causa dell'innegabile idealismo e del concetto che fonte dell'arte è un'idea assoluta. Senza discutere questi due aspetti, S. Moznjagun si preoccupa invece di mostrare come Hegel venga travisato dai « rappresentanti della moda estetica attuale in ls, occidente», per esempio aa | René Wellek (autore della \ Storia della critica moderna;, accusato di sostenere che Hegel ha solo sistemato quanto avevano detto Kant, Schiller o Schelling, e di i'. seppellirne » l'estetica. Nell'intento di provare come Hegel, al contrario, convalidi la posizione sovietica. \MoznJagun cita il sito rifiu to dell mutazione della natura, applicandolo ad un fenomeno attuale quale la popart. 1 Lenin dogmatizzato Gli altri due. articoli, fondati entrambi sullo stesso scritto di Lenin, si distinguo \ no Quasi unicamente per il i tono, un po' meno aggressivo in quello di Ju. Barabas (Moskva) che in quello di I. Astakhov. Tornato a Pietroburgo nel 1905, Lenin pubblicò l'articolo Organizzazione partitica e letteratura partitica nel primo quotidiano bolscevico legale. Novaja zizn' (di cui. in seguito alla libertà di stampa appena concessa, uscirono 27 numeri). In queste quattro pagine, egli afferma che « la letteratura deve essere partitica », che dev'essere una rotella e 1 una piccola vite nel solo ed unico grande blocco del meccanismo social-democra tico. che ognuno è libero di 1 scrivere e dire ciò che vuo'. le.'senza limitazione alcuna, ma che ogni libera associa- 1 zione le quindi anche il par- e i i i n tìlo) è altresì libera di espellere quei membri che se ne servono per diffondere opinioni antipartitiche. Muovendo da tale premessa, i due critici passano in rivista espressioni ed esponenti della cultura attuale t estendendo cosi il concetto di Lenin alle arti figurative e ulla musica) e condannano spassionatamente tutto ciò che si scosta dal dogma. Oltre a E. Fischer, Garaudy, Marcuse e Adorno, questa volta sono citati anche uomini e fatti della cultura italiana. Questi italiani « Nelle mostre internazionali Biennale, sistematicamente organizzate a Venezia con i mezzi finanziati dai magnati dell'industria — scrive Astakhov —, invece di opere che riflettano fedelmente la realtà, si espongono automobili da sfasciare, schiacciate da una pressa, fornelli a gas, ecc. ». La posizione di Gramsci, volta a difendere l'autonomia dell'arte, il contrasto tra artista e uomo poli- , tico, viene giustificata ricor- a | d(mdo le condìzioni createdal conflitto con Bordiga. L'autonomia, di cui parlavaa \ e o , i e . aepno oil ss di eboraa a a ue, a», I deslinità, e ì Mario Alleata in un articolo ripubblicato da Rinascita, viene criticata in quanto implica « il principio del pluralismo e una rinuncia all'unità monolitica ». Vittorio Strada, infine, il cui ultimo libro è stato attaccato dalla Literaturnaja gazeta, ora viene smentito da Barabas per aver affermato in un recente articolo che Lenin, pur non essendo favorevole al futurismo, non intervenne direttamente contro di esso. Secondo Barabus. Lenin, al contrario, benlungi da! mostrarsi liberalecombatté brutalmente il futurismo, come le altre maprestazioni del modernizmtentando per esempio di limitare le pubblicazioni e le tirature dei poemi di Majakovskij (e suggerendo, per giunta, di « frustare » Lunacarskij, che appoggiava i futuristi). Da questi esempi si può vedere l'incessante e statica fedeltà serbata a principespressi da Lenin all'iniziodel secolo su di un giornalebolscevico, uscito appena, per pochi giorni, dalla clanLia Wainstein

Luoghi citati: Pietroburgo, Venezia