La "first lady,, parla della sua attività come segretaria del marito presidente di Liliana Madeo

La "first lady,, parla della sua attività come segretaria del marito presidente Conferenza stampa di Patricia Nixon per sole donne La "first lady,, parla della sua attività come segretaria del marito presidente (Nostro servizio particolare) Roma, 29 settembre. Ad una ad una, in fila indiana, le giornaliste italiane e straniere sono sfilate, questa mattina, davanti a Patricia Nixon in un salone del grande albergo dove la moglie del Presidente degli Stati Uniti si è trasferita ieri sera al termine della visita ufficiale in Italia. Con questa riunione femminile, dalla quale era stato escluso arche l'interprete ufficiale solo perché uomo, la first lady d'America ha iniziato la sua seconda giornata romana. Sorrisi e strette di mano La figura sottile, i capelli biondo-cenere cotonati con perfetta discrezione, l'abito verdolino smorto di jersey né lungo né corto, la signora Nixon è stata esemplare nel dispensare sorrisi, strette di mano, risposte improntate al più solido buon senso. « Adoro Roma, ma questa volta ho visto ben poco, ha detto. Viaggiare in forma ufficiale ha i suoi inconvenienti: sì ha sempre intorno troppa gente, ci sono troppe riunioni protocollari cui partecipare. A me invece piacerebbe andare in giro per i negozi ed i musei come una turista qualsiasi. Così ho fatto nel '63, quando viaggiai in Italia con mio marito e le mie figlie. Prendemmo un'auto a noleggio e la guidammo noi a turno, spostandoci fino a Firenze e Perugia ». Da trentanni moglie di Ri¬ chard Nixon, da venticinque instancabile collaboratrice del marito nella sua ascesa politica, sempre disposta a battergli a macchina i discorsi, organizzare incontri con le elettrici, spostarsi in aereo da una città all'altra nel corso delle lunghe e faticose campagne elettorali, assistere a comizi e riunioni, ascoltare pazientemente gli stessi discorsi, lasciarsi sballottare dalla folla, stringere mani per ore e ore senza perdere il suo aspetto ordinato e sorridente. Anche gli avversari politici le riconoscono una tempra eccezionale ed una volontà di ferro. La sua sicurezza è incrollabile. « Davanti agli oppositori di mio marito non sento niente, dice. Penso solo che hanno torto. Essere presidentessa ha più vantaggi che svantaggi: mi permette di interessarmi di persone ed organizzazioni che hanno bisogno di aiuto. La contestazione giovanile è un fenomeno di minoranza. Recentemente siamo stati in visita ad una celebre università americana: solo venticinque studenti ci hanno manifestato ostilità, gli altri, i migliori, ci hanno accolto entusiasticamente. Nella nostra famiglia, poi, non ci sono problemi di questo genere: le nostre figlie discutono di tutto con noi, ma non ci contestano, e credono nei valori tradizionali dell'ordine e della legalità ». Aborrisce disordine e violenza. « Le donne hanno sempre lavorato per la pace — dice. — Ed è naturale, anche se spesso non è possibile raccogliere le lezioni della storia, anche se la realtà va contro i nostri desideri. Per quanto mi riguarda, a me non piace neppure la corrida. E quando le donne lottano per conquistare parità di diritti, io dico che hanno ragione a pretendere uguaglianza nel settore salariale e, in genere, in quello del lavoro. Però, la violenza, alla quale in alcune circostanze le nuove organizzazioni femministe americane si sono abbandonate, non la condivido: le stesse richieste si possono fare anche in altri modi, per via legislativa, per esempio ». « So fare gli spaghetti » Figlia di un minatore, commessa, comparsa cinematografica, impiegata per potersi pagare gli studi all'università, è stata insegnante di materie commerciali all'epoca del suo matrimonio e segre taria di un economista duran te la seconda guerra mondia le. Nel ruolo di compagna di un uomo politico si è « buttata a capofitto », come lei stessa ammette. Al rango di prima signora d'America è salita portando la semplicità e la fermezza di chi « ha conosciuto un'infanzia povera e una giovinezza con tanti prò blemi ». Si occupa dell'andamento della casa e dell'organizzazione della vita familiare senza affettazioni di sorta, si presenta in pubblico evitando ogni stravaganza o civetteria, disinvolta nell'indossare le camicette di nylon e le borse di plastica identiche a quelle che milioni di americane comprano ai grandi magazzini, a differenza delle due «first ladies» che l'hanno preceduta — la Kennedy e la Johnson — si è fatta un dovere di ripristinare l'arredamento e le tradizioni che alla Casa Bianca esistevano tem po fa e che Eleonora Roo sevelt, Bessie Truman, Mamie Eisenhower non avevano con testato. Con una vita tutta impe guata, come è la sua, non sempre dev'essere agevole ri manere se stessa. « E' vero, ammette con una vena appe na percettibile di malinconia, che non esiste un angolino della mia esistenza che appartenga soltanto a me. Anche leggere, prima, mi piaceva tanto: ma adesso non ne ho più il tempo. Persino trovare qualche ora libera per fare dello sport non sempre mi riesce. L'unico hobby che riesco a coltivare è la cucina: so cucinare bene. A fare gli spaghetti sono bravissima e ne vado orgogliosa ». Liliana Madeo

Persone citate: Bessie Truman, Eleonora Roo, Johnson, Kennedy, Mamie Eisenhower, Nixon, Patricia Nixon

Luoghi citati: America, Firenze, Italia, Perugia, Roma, Stati Uniti