Stato di emergenza sul Canale di Suez di Igor Man

Stato di emergenza sul Canale di Suez Stato di emergenza sul Canale di Suez Timori di «iniziative irresponsabili» da parte egiManifestazioni nella Gerusalemme araba ziana (Dal nostro inviato speciale) Gerusalemme, 29 settembre. Il suono deUe campane a lutto, U lamento del muezzin invitano al silenzio: Gerusalemme araba è una città morta, chiuse le saracinesche dei bazar, sbarrati i locali, deserto U mercato. Lo sguardo malinconico di Nasser fissa U passante da ogni angolo della strada: la gente ha improvvisato altarini con fotografie a colori del « Rais », adornandoli di fiori. Le porte deUa città sona bloccate da paracadutisti deU'esercito ' -israeliano, le mitragliere sulle « jeep ». Stamane qualche negozio era aperto, ma gruppi di giovani con bandiere nere li hanno fatti subito chiudere. Poco aUa volta si è formato un corteo che ha percorso la città, via via ingrossandosi: ragazzi, uomini vestiti all'europea, uomini in galabia, chi agitava un drappo nero, chi levava alto sulle braccia un ritratto di Nasser, tutti invocavano il « Rais ». Era un corteo mesto e la polizia non è intervenuta; ma quando la folla ha oltrepassato la porta di Damasco le invocazioni sono, diventate grida: « Nasserl Nasser! », scandivano con rabbia, e d'un colpo la polizia si è trovata di fronte ad una manifestazione anti-israejiana. E' stata colta di sorpresa, sopraffatta; non era mai accaduto dal giorno dell'occupazione. Ci son voluti gli agenti a cavallo, gli idranti per disperdere i dimostranti, trentacinque giovani sono stati arrestati. I poliziotti, mu¬ niti di scudi ed elmetti, sono intervenuti con durezza ed infine, dopo alcune ore, è tornata la calma. E' una calma lugubre punteggiata dai versetti del Corano recitati dall'alto dei minareti: «Allah è grande e Maometto è il suo profeta Nasser è nel paradiso degli eroi, accanto al Profeta». Il Rais è già entrato nella mitologia araba. Al Cairo lo hanno imbalsamato e nonostante avesse chiesto funerali semplici gli verranno tributati onori trionfali; vogliono che sia eretto un mausoleo perché il popolo possa rendergli omaggio in ogni momento, come a Lenin sulla Piazza Rossa. «Il re è morto, viva il re», con queste parole la radio israeliana ha aperto un dibattito sulla scomparsa del Presidente egiziano, facendolo precedere dalla registrazione di un discorso incendiario da luì pronunciato; « Ma " re " Nasser non lascia successori, la sua fine è un dramma d'incalcolabile portata, un pericolo per il Medio Oriente e per il mondo». Il governo israeliano si è riunito in seduta straordinaria, Golda Meir non ha voluto rilasciare dichiarazioni e così Allon; ai giornalisti hanno risposto Dayan (« Penso che la morte di Nasser peserà sugli sviluppi della situazione in Medio Oriente »); Shimon Peres ( « Nasser fu il leader che riuscì a cacciar via gl'inglesi Igor Man (Continua a pagina 2 in nona colonna}

Luoghi citati: Cairo, Gerusalemme, Medio Oriente, Suez