Troppi due film per una serata

Troppi due film per una serata LA CRONACA TELEVISIVA Troppi due film per una serata Ieri «La lunga notte del '43 » e una pellicola sperimentale - Stasera dibattito « Divorzio e donne » Continua la serie dei film sperimentali e bisogna dire che va avanti in maniera tutto sommato soddisfacente, dimostrando, almeno sino ad ora, una certa superiorità sostanziale e tecnica sul primo ciclo. Ieri abbiamo visto La traversata di Giuseppe Bellecca. Una storia vera e propria non c'era: si trattava piuttosto di una raccolta di appunti sui rapporti che possono stabilirsi tra due vecchi coniugi (pensionati, senza figli o con i figli lontani, e di modesta condizione) e l'ambiente cittadino ché'lf circonda tumultuosamente: rapporti che esistono solo, in maniera negativa in quanto i due anziani si sentono — e lo sono — degli esclusi. Il Bellecca, con un rigore che ha sfiorato l'artificio, non ha fatto dire una parola ai suoi grigi-eroi: la colonna sonora era composta esclusivamente dagli strepiti assordanti del traffico e da funzionali arrangiamenti di Vittorio Gelmetti; e da lunghi silenzi. Il tema della solitudine e dell'inutilità della vecchiaia e soprattutto della sua smarrita estraneità alle manifestazioni e al ritmo di un mondo « diverso », perentorio e ' aggressivo, è stato illustrato con una drammatica evidenza che si è risolta spesso in momenti | felici, come la sequenza in cui i coniugi, lui corpulento, con il cappello, l'impermeabile e i basettoni bianchi, e lei incolore e occhialuta, si fermano ad ascoltare dei ragazzi che intonano delle canzoni protestatarie accompagnandosi con la chitarra; o come quando s'aggirano esitanti nella furibonda babilonia delle strade, travolti dal flus- so ininterrotto delle auto e degli autobus. Il film ha una forte carica di melanconia che discende non da un generico patetismo convenzionale ma da una amara constatazione dei fatti. Il difetto, a nostro parere, sta nell'eccessivo .puntiglio esemplificatorio: il paragone che seguita a ricorrere fra i coniugi e le auto crudelmente messe in un recinto, accatastate e distrutte, è troppo facile e finisce col disturbare; ed è egualmente troppo facile tutta la prolissa parte conclusiva con gli anziani che, rientrati nel loro alloggio (dopo aver assistito alla demolizione di un vecchio edificio), chiudono con gesti che divengono solenni e simbolici le persiane e interrompono ogni comunicazione con il resto dell'umanità. Comunque, era anche questa un'opera che aveva qualcosa da dire e che meritava di essere discussa dal gran pubblico. Ma il gran pubblico era occupato altrove, e giustamente. Sul canale nazionale c'era il debutto di una « personale » di Florestano Vancini curata da Fernaldo Di Giammatteo: un debutto d'alto livello, perché la pellicola riproposta, La lunga notte del '43 (con Belinda Lee, Ferzetti, Salerno e uno stupefacente Gino Cervi nei panni di un feroce gerarca repubblichino), è la cosa più bella del regista ferrarese dove al profondo impegno politico e civile, rivolto non soltanto al passato ma anche al presente 1 (epoca 1960), si accompagna un'impeccabile cadenza narrativa senza cedimenti di sorta. * * Domenica: ancora cinema con l'acuto Diario di una schizofrenica di Nelo Risi, confinato, per far posto alla cronaca dell'arrivo di Nixon, sul secondo canale mentre ha avuto l'insperata fortuna di balzare agli onori del canale nazionale lo show del recuperato e rilanciato Modugno. Ma il prim'attore della sioi-nata è stato lo sporL e per sport intendiamo dire calcio di serie A. Gradita la rubrichetta 90' minuto che soddisfa i tifosi avidi di sapere. * * Stasera alle 21 sul « nazionale » il dibattito Divorzio e donne. Indi lo spettacolo musicale Arancia e limone con Gigliola Cinquetti. Sul « secondo » ultima puntata dell'inchiesta Indios, un episodio del romanzo d'appendice Vidocq e dopo le 23, per chi resiste al sonno, Premio Elba di letteratura. Radio: stasera alle 22 sul « nazionale » Antologia operistica; sul «secondo» alle 22,10 Pianista Rubinstein (musiche di Chopin); sul « terzo » alle 12,10 L'opera seria del '700 e alle 17,40 Jazz in microsolco. u. bz.

Luoghi citati: Modugno, Salerno