La cronaca nera nell'Urss di Paolo Garimberti

La cronaca nera nell'Urss COMPARE SOLO A PICCOLE DOSI NEI GIORNALI La cronaca nera nell'Urss Spesso è postuma e ignora il numero delle vittime - Allarme per la delinquenza giovanile (Dal nostro corrispondente) Mosca, settembre. Nessuno conosce le dimensioni precise della delinquenza nell'Unione Sovietica. Le statistiche sulla criminalità sono segreto di Stato e i sociologi giustificano ideologicamente il silenzio: « Nella comunità socialista — scrìveva M. Kovalev sul Trud — non esistono ragioni sociali di delinquenza, mentre nelle società borghesi il delitto è un fatto abituale ». In Italia, al tempo del fascismo, i giornali non pubblicavano le notizie dei suicidii, perché potevano turbare l'opinione pubblica. I giornali sovietici ignorano anche i delitti e solo da pochissimo tempo — per frenare la passione delle masse per l'« automobile privata » — si sono decisi a pubblicare qualche statistica sugli incidenti stradali. Nelle pagine delle gazety, la « cronaca nera » compare non più di cinquevolte l'anno e, in genere, è una cronaca postuma, vecchia di qualche mese, che ignora spesso il luogo, la data del fatto e perfino il numero delle vittime. Un elenco sconcertante Il quadro sociale che si estrae dai giornali è un morbido pastello di quiete, di legalità e di ordine. La società sovietica sembra ignorare la violenza, l'alcool, la droga, il sesso, tutte le parole, insomma, che compaiono sulle « locandine » dei cinema nell'Europa occidentale. Ma basta grattare la tela di questo quadro idilliaco per scoprire che .si tratta soltanto di un'imbrattatura superficiale e malaccorta. La lettura attenta dei giornali offre, a piccole dosi, le tessere per comporre un mosaico allarmante; e la delinquenza giovanile è la tessera più grande. Tre ragazzi non ancora sedicenni compiono una rapina a mano armata, servendosi di coltelli (Pravda Vostoka). A Vinnitza, una ragazza giovanissima viene uccisa a coltellate, nel cortile di una casa operaia, dal suo giovane amante, con il quale conviveva e litigava da tempo: tutti i vicini hanno sentito le grida di terrore della ragazza davanti all'uomo ubriaco, ma nessuno è intervenuto (Komsomolskaja Pravda). Una lite tra minorenni per una questione di donne, riscaldata dall'alcool, finisce con il lancio dalla finestra e la morte di uno dei contendenti (Komsomolskaja Pravda). Agli apprendisti operai i compagni più anziani impongono di offrire, con il primo salario, da bere a tutti: le sbronze collettive danneggiano la produttività e finiscono spesso in risse (Sozialisticeskaja Industrìja). A Sverdlovsk, Jurij Semenov, operaio diciottenne, litiga con il padre, si barrica in casa e, con due fucili da caccia, spara sui passanti, ne uccide due e ne ferisce parecchi altri (Trud). Un ragazzo di vent'anni, che tutti giudicavano timido e inoffensivo, litiga con due coetanei e, temendo d'essere picchiato, estrae un coltello e ne uccide ur.- (Lileraturnaja Gazeta). :- Georgia una banda di giovani è stata imprigion:.i,a dopo una serie di aggressioni con violenza carnale contro alcune villeggianti (Molodaja Gvardija). In un solo quartiere di Leningrado, l'anno scorso, « sono stati arrestati più di duemila giovani intossicati dall'alcool » (Leningradskaja Pravda). Il peso dell'alcoolismo «Perché — si chiedeva la Literaturnaja Gazeta — anche ragazzi che hanno brillato a scuola si perdono e diventano così aridi quando debbono affrontare la vita? Noi cerchiamo la risposta nelle aule dei tribunali, ma dovremmo cercarla molto prima ». La Grande Enciclopedia Sovietica afferma che nell'Urss « sono state eliminate le radici sociali dell'alcolismo ». Ma dal 1940 ad oggi la vendita di bevande alcoliche è aumentata di tre volte e mezzo, mentre la popolazione è cresciuta di poco più del venti per cento. Secondo un'inchiesta condotta in un centro di disintossicazione, il 28,3 per cento degli alcolizzati è d'età tra i 21 e i 30 anni, il 7,4 per cento ha meno di vent'anni. Il legame tra alcolismo e delinquenza è indissolubile: nella regione di Gorkij, secondo statistiche ufficiose, il cento per cento degli omicidi è commesso in stato di ubriachezza; nella regione di Kostroma, il 90 per cento degli atti di teppismo è dovuto ad ubriachi. Nel 1926 una legge della Repubblica federativa russa faceva obbligo agli insegnanti di svolgere un programma annuale sui danni dell'alcolismo. Ora mólti giornali chiedono che la legge sia ripristinata e sostengono, inoltre, la necessità di un^educazione giuridica nelle scuole: «Troppi giovani — scriveva la Komsomolskaja Pravda — non distinguono il lecito dall'illecito, non sanno a che punto le loro bravate diventano crimini ». In buona misura, la colpa è dei genitori: il 64 per cento dei casi di criminalità giovanile, scriveva ancora Trud, il giornale più attento a questi problemi, derivano dal cattivo esempio dei genitori e dall'indifferenza dei padri verso l'educazione dei figli. Proprio sotto questo aspetto il delitto di Sverdlovsk è esemplare: « I teppisti adolescenti — affermava il criminologo Kovalev — vengono per lo più dalle cosiddette "famiglie difficili " e Jurij Semenov non era un'eccezione: abbandonato dalla madre fin da bambino, egli viveva con il padre ubriacone, che lo trattava con crudeltà. Anche il giorno del delitto, il figlio impugnò il fucile dopo un ennesimo schiaffo ricevuto dal padre ». Paolo Garimberti

Persone citate: Gorkij, Jurij Semenov, Kovalev

Luoghi citati: Europa, Georgia, Italia, Leningrado, Mosca, Sverdlovsk, Unione Sovietica, Urss, Vinnitza