E' cominciato in Toscana di Umberto Chirici

E' cominciato in Toscana E' cominciato in Toscana L'attività dell'Agriturist ha richiamato anche gli stranieri tra i vigneti del Chianti (Dal nostro corrispondente) Firenze, 24 settembre. «Agriturist» o turismo agrìcolo. E' un'idea toscana, nata qui, fra il Chianti e Firenze. I contadini abbandonavano le campagne, le case coloniche, improvvisamente svuotate del calore umano e di quello caratteristico dei ceppi rei camini, andavano irti rovina. Erbacce nei poderi e con Ir erbacce le vipere. Secoli di lavoro duro finiti così, all'improvviso. La campagna toscana aveva perduto il suo colore naturale, quel colore che poeti e pittori hanno esaltato. Tutto finito con la partenza per le città di migliaia di contadini e delle loro famiglie. Quell'abbandono ferì gli amanti della natura; e fra questi, non ultimi, alcuni inglesi. Lasciando per un giorno la visita a monumenti, musei e gallerie, si avventurarono nelle campagne. Videro case caratteristiche, seppero che erano abbandonate. La cosa interessò. Prima uno poi tanti acquistarono le cascine, le case coloniche, le fattorie. Cominciò una ricerca affannosa per accaparrarsi le migliori, quelle a « solatio », meglio se vicino, ma non troppo, alle strade provinciali, a non molti chilometri da centri abitati o città. A ruota seguirono i toscani i quali videro subito il lato buono della faccenda. Venne organizzato un efficiente servizio turistico capace di fornire indicazioni e suggerimenti per invogliare una cerchia sempre maggiore di persone disposte a trasferirsi, chi stabilmente, chi per i weekend o per soggiorni più lunghi lontano da inquinamenti di varia natura e dal caos delle città. Affidato a giovani intelligenti e di ampie vedute l'Agriturist (la cui sede è in via del Proconsolo 10. a Firenze) fece delle ricerche, dei censimenti veri. e.propri- Vennero individuale le migliori zone per un turismo di campagna, venne compilata una « cartella di identità » per ogni casa colonica abbandonata. Da queste cartelle il probabile acquirente ha una visione amplissima dell'affare proposto: posizione, fotografie dell'immobile visto da vicino e in panoramica, condizioni dei muri perimetrali e degli interni, approvvigionamento idrico, luce e così via. rndgsrtcdslSettemila edifici Di oltre cinquantamila case coloniche disabitate nelle campagne toscane, secondo l'Agriturist, attualmente, poco più di 6-7 mila sarebbero utilizzabili. Il prezzo varia: da uno a oltre trenta milioni. La valutazione, oltre alle condizioni « fisiche » dell'immobile, tien conto soprattutto della posizione geografica. In questi giorni, per esempio, sui giornali è stato messo l'annuncio per la vendita di una casa colonica, di dodici stanze « adattabili » sulla collina di Settignano, la più bella, dopo quella di Fiesole, che si affaccia sulla piana di Firenze. Il prezzo, proprio in considerazione della particolare posizione « panoramica ». appare piuttosto salato: 50 milioni. Ma è chiaro che l'acquirente non ne farà certo una casa per weekend; bensì, dopo i lavori di restauro, ne farà la propria meravigliosa residenza, distante meno di sei chilometri dal centro della città. La diversità di vaio- re delle case coloniche è data non tanto dalle condizioni dell'immobile e dalla sua grandezza quanto dalla distanza dalla città, dalla natura delle strade di collegame,.to (nazionali, provinciali o comunali) e, naturalmente, dalla presenza o no dei servìzi come luce, acqua, telefono. Visita alle fattorìe L'Agriturist non si è fermata a questo. D'accordo con le aziende autonome per il turismo ha organizzato « visite guidate alle fattorie ». Un'idea che ha dato i suoi frutti: cittadini, in pullman, vengono portati in giro per le campagne in visita alle fattorie i cui proprietari si mettono a disposizione per illustrare i loro beni. Qualcuno rivede nella campagna una ragione di vita, un ritorno alla natura e si cerca una casetta. Non solo. Per poter mantenere gli insediamenti che si vanno formando, VAgriturist ha in proposito di organizzare dei servizi per gli svaghi: piscine, tennis, equitazione. A Moritefreddi, sulle pendici del Passo della Futa, una località equidistante fra Bologna e Firenze, in un parco naturale di 500 ettari, a mille metri dì quota, su prati e tra boschi di faggi e abeti, l'Agriturist ha organizzato un centro di equitazione che permette passeggiate a cavallo anche d'inverno sulla neve. Nelle campagne toscane ora si parla straniero. Gli antichi dialetti, fiorentino, labronico, aretino, lucchese, senese e così via, sono scomparsi o quasi. In campagna si parla inglese, americano, francese. Molti, i più, infatti, sono gli stranieri che hanno trovato nelle nostre campagne quello che non avevano trovato in patria: il sole, il calore, la natura, intatta] incontaminata,'il colore, il folklore. Qualcuno si è stabilito, altri vanno e vengono o si fermano per la villeggiatura. Sempre attraverso l'Agriturist si è potuto dare una suddivisione per zone dei vari gruppi che si sono andati formando. Inglesi e americani, inizial¬ mente, si sono diretti in Lucchesia a pochi passi dalla Versilia. Nella stessa zona ci sono anche diversi svizzeri. Gli inglesi, i primi lo abbiamo detto, si sono accentrati anche nel Chianti. I toscani da parte loro non si sono allontanati dalle rispettive città: mentre i fiorentini, oltre al Chianti hanno raggiunto le colline del Pistoiese e qualcuno si è spinto fino al Grossetano, i livornesi e i pisani si sono diretti nella Val D'Elsa, i pistoiesi sulle meravigliose colline che sovrastano la loro città e nel Pesciatino. Nel Grossetano c'è stato un fenomeno diverso: all'esodo in campagna delle altre città ha fatto riscontro un massiccio sviluppo turistico sulla costa, mentre gli abitanti di Massa e Carrara hanno preferito salire sulla mezza montagna della Luniyiana e della Garfagnana ricche, ambedue, di rustici meravigliosi. Umberto Chirici

Luoghi citati: Bologna, Fiesole, Firenze, Moritefreddi, Toscana