Loch Ness: cacciando il mostro con humour

Loch Ness: cacciando il mostro con humour Loch Ness: cacciando il mostro con humour '. W. Holiday: « Il mostro di Loch Ness », Ed. Sugar, pag. 290, L. 2500. l e , a l e e e i o u e i ai e l», i o n el el t o nig zUn prezioso manoscritto del secolo X dì conserva il più antico poema anglosassone: Beowulf, composto con ogni probabilità nel secolo VII. E' la più antica leggenda delle genti germaniche, sorta tra gli Angli quando essi ancora non avevano occupato l'isola inglese, ma abitavano nella Germania del Nord. Beowulf, nipote di Hygelac. re dei Geati, un popolo della Svezia meridionale, vuoj le mostrare la sua riconoscenza al re dei danesi Hrothgar, che aveva ospitato suo padre. Si reca presso di lui per aiutarlo a debellare un terribile mostro, Grendel, che da dodici anni devasta la reggia, uccidendo ogni notte molti dei suoi guerrieri. Beowulf lo affronta e lo ferisce mortalmente. Ma dagli abissi marini sale la madre di Grendel per vendicare la morte del figlio e rapisce uno dei consiglieri del re. Beowulf ne segue le tracce, la raggiunge nella caverna marina e impegna con essa una terribile lotta, riuscendo finalmente ad uccìderla. L'impresa di Beowulf contro il mostro marino è certo inverosimile, frutto della fantasia d'un cantore anonimo. Ma vi sono testimonianze dell'esistenza di mostri marini, proprio in territorio inglese, che lasciano perplesso anche il lettore più disincantato. In Scozia, nella regione dei Lochs (qualcosa tra il lago e la laguna: giacché ì laghi sono spesso collegati tra loro da canali) corrono da secoli sulla bocca di tutti descrizioni di un mostro lacustre, il « cavallo di lago », che periodicamente sembra fare la sua comparsa in quei bacini. Il più celebre di questi animali è « Nessie », del Loch-Ness, un bacino largo circa cinque chilometri e profondo un centinaio di metri. A « Nessie », o meglio alla sua identificazione, ha dedicato la propria esistenza F. W.. Holiday, un ex ufficiale della Raf ora sulla cinquantina: « Il mio struggente interesse per il problema del mostro del Loch Ness cominciò nel '33 quando avevo dodici anni... A quel tempo facevo collezione di ritagli di giornale in cui si parlava del presunto mostro, con l'instancabile assiduità con cui la maggior parte dei bambini accumulano francobolli o uova d'uccelli... ». tJèdsqspgglssPassione dominante Ma solo dopo la guerra, messosi in pensione, Holiday può dar libero sfogo a questa passione dominante. Sin dalla prima puntata sul Loch. lui il privilegio di scorgere il mostro: « A una decina di metri dall'imboccatura, nel lago, un oggetto comparve improvvisamente. Era nero, luccicante e arrotondato, ed emergeva di circa un metro. La sua lunghezza era tra i dodici e i quattordici metri... ». Ma « Nessie », come tutti i mostri di antica e nobile prosapia, è schivo e diffidente: le sue epifanie sono di brevissima durata. Lo sfortunato Holiday lo scorge, sì. ma non fa mai a tempo a farsene un'idea precisa. Per fortuna, lo soccorrono altre testimonianze: pescatori del luogo, innamorati, studenti in campeggio. Sono tuttavia prove non suffragate da dati di fatto scientificamente inoppugnabili: e gli scienziati sono gente poco malleabile: come quel dottor Burton, zoologo illustre e incorruttibile, con cui Holiday intrattiene invano una lunga disputa epistolare. degna per comicità involontaria del miglior Jerome K. Jerome. Finalmente, come si è detto, Holiday è sorretto da installazioni adeguate: e la sera del 15 giugno 1965. dopo qualcosa come 320 ore di osservazione, la costanza viene premiata: « A valle del lago, galleggiava un oggetto... In generale l'apparenza era quella di una baleniera capovolta, soltanto che i fianchi sembravano troppo alti... La visuale più ampia confermava il color bruno giallastro, quasi mostarda... Si muoveva percettibilmente lungo la sponda opposta del lago ». Il Gran Verme Destino vuole che Holiday non abbia sottomano nessuna delle sue perfezionatissime macchine fotografiche; ma, a lenire lo smacco, ci sono due signori, sull'altra riva del lago, che hanno visto tutto. Si chiamano Frazer e Cameron, un impiegato del Comune e il sergente della polizia locale. Interpellati, confermano d'aver visto anch'essi la Forma Color Mostarda. A Holiday basta e avanza: certo, un'istantanea avrebbe tolto la parola di bocca al dottor Burton e a tutti gli schizzinosi della sua genia; ma di fotografare « Nessie » ci avevano già pensato altri in passato: sin dal 1933 Hugh Gray aveva ottenuto la « classica » fotografia del mostro. Così a Holiday non resta che identificare « Nessie » con una delle specie animali esistenti o esistite. E' un gigantesco invertebrato, un mollu¬ sco, una lumaca, un verme? Mentre elucubra meticolosamente le varie ipotesi, a qualche migliaio di chilometri, di distanza, a Chicago, si stanno infittendo le indagini sul Tullimonstrum, un fossile di invertebrato completamente ignoto, scoperto tra miniere di carbone: un anellide di apparenza bizzarra, dal corpo allungato a sommergibile, e, davanti, un collo snello di cigno sormontato da una testa minuta. La documentazione sii. questo animale insolito capita nelle mani di Holiday. E' una folgorazione. Per l'ostinato ricercatore non ci sono dubbi. Tra la Cosa Enorme di Loch Ness e il Gran Verme di Chicago non v'è differenza. « Nessie » e il solo Gran Verme sopravvissuto sino ad oggi. Poco importa che gli esemplari di Tullimonstrum misurino da 6 a 35 centimetri, mentre il Serpente del Loch dovrebbe aggirarsi sulla decina di metri: « Scommetterei l'osso del collo che sono la stessa cosa », insiste Holiday. E aggiunge, tra l'ironia e la mestizia: « Nella società d'oggi l'onere della prova toc ca al testimone di meravìglie, e ciò per buone ragioni. Nessuno v'impedisce di vedere zuppiere volanti, di godere protezioni astrali con regolarità o di prendere il tè con uno spettro; ma, se non potrete dar prove di queste esperienze, sarete trattato come chiaramente sospetto. Non che qualcuno pensi che siate un bugiardo congenito: solo che il mondo ha appreso ad essere cauto... ». Guido Davico Bonino

Luoghi citati: Chicago, Germania, Scozia, Svezia