Viene da Haifa la satira delle nozze medievali

Viene da Haifa la satira delle nozze medievali IL FESTIVAL DELLA PROSA A VENEZIA Viene da Haifa la satira delle nozze medievali Una commedia italiana del '500 recitata da israeliani (Dal nostro inviato speciale) Venezia, 24 settembre. Interpreti israeliani con una commedia rinascimentale italiana scritta in antico ebraico: complicato dalla traduzione simultanea in cuffia, è uno di quei pastiches linguistici ai quali il Festival della prosa, spintosi per l'occasione a Mestre in cerca di un po' di respiro alla sua asfittica esistenza veneziana, ci ha ormai abituati. Ciò non toglie che Gli scherzi del matrimonio, rappresentata sul palcoscenico del « Corso » dal Teatro municipale dl Haifa, faccia una curiosa impressione con la sua misteriosa lingua, singhiozzante e aspirata, in bocca ad attori che indossano panni curialmente cinquecenteschi . contaminati con elementi dei costumi dell'arte e del folclore giudaico. Non si può allora fare a meno di pensare che la commedia o, se non proprio questa che è considerata la prima opera teatrale ebraica, altre dello stesso autore erano recitate in italiano alla corte dei Gonzaga. Questo autore, infatti, è Yehudà Sommo, cioè quel Leone De' Sommi da Portaleone che nella seconda metà del XVI secolo svolse a Mantova una intensa attività di drammaturgo e di allestitore di spettacoli propri e altrui; lo testimoniano i testi che di lui sono rimasti, e soprattutto i Quattro dialoghi in materia di rappresentazioni sceniche che costituiscono il più importante trattato di teatro, oggi si direbbe di regia, del Cinquecento italiano. S'intende che quella che abbiano ascoltato iersera non era tutta, e fedelmente, la Commedia matrimoniale (è il titolo originario) del Sommo. Il suo elaboratissimo intreccio, fissato intorno a due coppie di innamorati, che un bizzarro testamento divide e l'intervento di un savio rabbino ricongiunge, è affollato da genitori intriganti, servi furbi e cavillosi mercanti che escono dal teatro di imitazione plautina più che anticipare le maschere dell'arte. La commedia è stata semplificata dal riduttore Joseph Millo il quale ha lavorato sul testo cercando un equilibrio, o un compromesso, ma spesso senza ottenere né l'uno né l'altro, tra un antico ebraico irrigidito in formule bibliche ed espressioni aramaiche e intessuto di giri e vocaboli italiani, e il più ricco e più sciolto ebraico d'oggi. Per condurre in porto la difficile operazione, il Millo, che è anche il regista dello spettacolo, ha sostituito il personaggio allegorico dell'Intelligenza con la figura di un moderno Suggeritore che, intervenendo anche come di¬ rettore della rappresentazione e mescolandosi ad essa, richiama all'ordine gli attori ogni volta che essi, uscendo dai loro personaggi, s'abbandonano a un linguaggio e a una recitazione comuni. La trovata vorrebbe ridare smalto e attualità alla commedia e coerenza scenica al confronto fra due stili, ma l'effetto è piuttosto di una comicità bonaria, quando non facile, che riduce lo spettacolo a un festoso e colorito, ma modesto e superficiale, vaudeville. Non mancano difatti le musiche, le ha composte Frank Pelleg e non sono nemmeno male. Accompagnati da un complessino insediato sul palcoscenico, gli attori cantano strofette e sentenze nell 'ammiccante cornice (scene e costumi sono di Arie Navon) di un fondale fisso e di spiritosi « spezzati » e cartelli mobili. Ma siamo lontani dal rigore che forse richiederebbe la riesumazione di un testo del genere (ed era la prima rappresentazione in Europa), rigore che improntava un non dimenticato Cerchio di gesso del Caucaso portato alcuni anni fa a Venezia dalla stessa compagnia e dallo stesso regista. Qui si rimane sul piano di un semplice e un po' corrivo divertimento del quale il pubblico, nonostante la barriera della lingua, è stato tuttavia partecipe ricompensando con risate ed applausi lo slancio e l'impegno dei numerosi interpreti. Alberto Blandi

Persone citate: Alberto Blandi, Arie Navon, Frank Pelleg, Gonzaga, Joseph Millo, Leone De', Millo, Portaleone

Luoghi citati: Europa, Mantova, Venezia