La Russia accusa i cinesi di essere "come i nazisti,, di Paolo Garimberti
La Russia accusa i cinesi di essere "come i nazisti,, Attacchi di Pechino per il patto con Bonn La Russia accusa i cinesi di essere "come i nazisti,, Violenta replica al «Jen-min Jih-pao» che aveva scritto: «L'Unione Sovietica ha tradito i popoli dell'Europa» (Dal nostro corrispondente) Mosca, 17 settembre. Criticando il trattato tra l'Unione Sovietica e la Germania Federale, i cinesi si sono messi sullo stesso piano dei « reazionari più incalliti, i politici del gruppo Strauss e i neonazisti di Von Thadden », scrive oggi il settimanale Novoe Vremja in un articolo dal titolo: « Il Jen-Min Jih-Pao è insoddisfatto ». E' la prima replica sovietica alla bordata di accuse esplosa, quattro giorni fa, dalla stampa cinese contro la leadership sovietica, colpevole, agli occhi di Pechino, di « tradimento dei popoli dell'Europa ». Respingendo le affermazioni del Jen-Min Jih-Pao, Novoe Vremja dà anche un'«inierpretazione autentica» del trattato tra Mosca e Bonn. Non è vero, scrive il settimanale, che, firmando l'accordo con i tedeschi occidentali, l'Unione Sovietica « ha dato un tacito consenso al diritto della Germania Federale di annettere la Repubblica Democratica Tedesca ». « E' un'affermazione assurda, in quanto nel testo del trattato sta scritto che la frontiera della Germania Orientale è inviolabile ». Così, per quanto riguarda la questione di Berlino, « è altrettanto infondata l'affermazione secondo cui l'Unione Sovietica avrebbe accettato le condizioni della Repubblica Federale circa Berlino Ovest. Sebbene nel trattato non vi sia una parola su Berlino Ovest, la posizione dell'Urss e della Repubblica Democratica Tedesca su questo argomento è chiara ed inequivocabile ». Secondo il settimanale, (f le prediche di Pechino » sono un sintomo palese dell'invidia dei cinesi per i successi della politica estera sovietica. « E' stata proprio la Cina — nota ironicamente il giornale — a lanciare tempo fa la teoria delle cosiddette "zone intermedie ", in base alla quale la Repubblica Federale Tedesca, quella dei tempi di Adenauer e Erhard, cioè di¬ chiaratamente , revanscista, avrebbe potuto figurare tra gli eventuali alleati di Pechino... quindi, lo sdegno dei cinesi per il trattato non è certamente dovuto ad una questione di principi politici». « Ecco perché — conclude Novoe Vremja — il Jen-Min Jih Pao è insoddisfatto: Pechino si era dato tanto daffare per dimostrare che la politica della coesistenza pacifica, proposta dall'Unione Sovietica, era irrealizzabile, mentre — guardate che delusione! — ora i cinesi si accorgono che, sulla base di questo programma, è possibile raggiungere accordi che ottengono consensi in tutto il mondo ». Paolo Garimberti Pechino. Mao Tse-tung
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