La battaglia di Reggio L'autostrada è bloccata

La battaglia di Reggio L'autostrada è bloccata La battaglia di Reggio L'autostrada è bloccata (Segue dalla la pagina) geni a non finire, lancio da parte dei dimostranti di sassi e di bottiglie incendiarie. Ad un certo punto la polizia riesce a sfondare uno sbarramento e fa irruzione nel quartiere. Alcuni agenti inseguono dei fuggitivi fino nell'abitazione della famiglia Badala. Qui, nello slancio della loro azione, feriscono Vincenza Badala, 24 anni, e suo fratello Umberto di 27, che vengono poi ricoverati in ospedale, lei con prognosi di dieci giorni, lui di venti. La casa sembra sia stata messa a soqquadro. Non appena la polizia si ritira, la barricata viene rialzata come prima. Tra le 11 e mezzogiorno ci sono scontri in piazza Duomo. Dal sagrato trecento dimostranti lanciano sassi contro un plotone che è attestato in fondo alla piazza. Gli agenti rispondono con i candelotti, il cui fumo invade anche il tempio. Dalla curia esce l'arcivescovo monsignor Ferro, invita alla calma, e chiama in Duomo i dimostranti per parlare loro. Dice, tra l'altro: « Il diritto inalienabile di Reggio dev'essere difeso senza il ricorso alla violenza »; e ancora: « In alto non si conosce che cosa avviene a Reggio: chiedo a voi pazienza per una risposta che deve venire da Roma. Confido che qualche cosa verrà ». Si dice che l'arcivescovo abbia intenzione di compiere una missione nella capitale per cercare di far finire la sommossa. Il vescovo ausiliare monsignor Di Salvo alle 11,30 va dal questore dottor Santillo a protestare per le bombe lacrimogene sparate sul sagrato ed il questore dispone perché ciò non si ripeta. Ma i dimostranti restano in quel punto e continuano a tirare sassi. A mezzogiorno passano alcune camionette che portano un plotone al rancio: arriva una pietra che spezza un braccio a un agente. Alle 12,30 è l'arcivescovo che va dal questore per raccomandargli moderazione. Nella piazza antistante la Questura il presule si ferma a benedire i reparti in sosta: tt Mi auguro, dice, che possiate presto riabbracciare le vostre famiglie. La nostra tranquillità è anche la vostra ». L'annuncio con gli altoparlanti della cessazione dello sciopero quieta la piazza ed il primo pomeriggio trascorre relativamente calmo. Ma gli aderenti al Comitato d'azione non sono d'accordo su questa decisione, emettono il comunicato di continuazione anche per domani. Le prime scaramucce avvengono intorno alle 16 nel rione di Santa Caterina, poi via via l'atmo sfera si fa più tesa in tutta la città, gli scontri dilagano anche nel centro. Viene costituito il blocco.sull'autostrada centinaia di autoveicoli formano una colonna, poi, dopo una lunga attesa, gli automobilisti ritornano indietro. Le persone arrestate dal l'inizio di questi disordini sono settantasei: oggi nove, ieri dieci, ieri l'altro trentotto t quattordici il giorno del comizio antifascista. Stamane sono stati consegnati a cinque esponenti politici ordini di comparizione davanti al magistrato: sono l'ingegner Rocco Zoccali, de; professor Fortunato Aloi, consigliere provinciale del msi; dottor Francesco Arilotta, consiglie¬ re provinciale de; dottor Rosario Cassone, consigliere comunale de; Antonio Dieni, pubblicista, ex candidato del msi. Tutti sono aderenti -al Comitato unitario. Il mandato per i primi quattro è per aver cercato di costringere i consiglieri regionali democristiani eletti nella provincia di Reggio Calabria a non partecipare all'Assemblea coartandone la libertà; il Dieni anche per aver pubblicamente istigato alla disobbedienza alle leggi sull'ordine pubbUco. A Catanzaro l'Assemblea regionale riunitasi ieri sera alle 19,40 ha continuato la propria seduta fino alle 4,30 di questa mattina. Erano assenti i cinque consiglieri democristiani ed il consigliere del psu di Reggio. L'assemblea ha rinviato la seduta a data da destinarsi per dar tempo ai gruppi politici di iniziare le trattative per la formazione della Giunta di Centro Sinistra. Alla fine della seduta dell'assemblea il gruppo dei consiglieri regionali della de ha votato un ordine del giorno per chiedere il concreto inizio dei lavori della Giunta, la quale « dovrà affrontare in seno al governo, in una visione globale, i problemi della Calabria, tenendo conto delle attese della popolazione calabra, di cui i moti di Reggio rappresentano l'aspetto emblematico e drammatico ». I consiglieri democristiani hanno anche deliberato di costituire una delegazione regionale per ottenere l'intervento della segreteria nazionale del partito in merito alla questione di Reggio capoluogo. r. 1.

Persone citate: Antonio Dieni, Di Salvo, Dieni, Fortunato Aloi, Francesco Arilotta, Rocco Zoccali, Rosario Cassone, Santillo, Vincenza Badala

Luoghi citati: Calabria, Catanzaro, Reggio, Reggio Calabria, Roma