I teologi "avanzati,, dicono la Chiesa deve fare politica

I teologi "avanzati,, dicono la Chiesa deve fare politica Al congresso mondiale di Bruxelles I teologi "avanzati,, dicono la Chiesa deve fare politica II tedesco Metz: « La neutralità ha provocato la crisi tra i cattolici » - Il canadese Baum: « La sessualità completa l'uomo » - Il belga Vergote: «Non imporre l'obbligo della Messa domenicale» (Dal nostro inviato speciale) Bruxelles, 15 settembre. La carica rivoluzionaria della nuova teologia è esplosa oggi al congresso mondiale dei teologi progressisti che ha discusso il penultimo tema « La presenza della Chiesa nella società di domani ». La tesi più ardita e aperta a un integrismo di sinistra è stata sostenuta in una densa relazione dal prof. Johan Baptist Metz, docente di teologia dogmatica a Monaco di Baviera. In sostanza è questa: la Chiesa ha ricevuto da Cristo una « memoria sovversiva », cioè una missione di testimonianza delle libertà donate da Dio agli uomini contro i sistemi che « predicano false libertà ». Di conseguenza per il fatto stesso di vivere nella storia, la Chiesa ha una funzione politica da esercitare: sensibilizzare le coscienze contro ogni attentato alle libertà naturali, alla pace, alla giustizia. Secondo Metz la classica formula di una Chiesa neutrale in politica sarebbe una mistificazione a copertura di « dubbie alleanze » con il potere politico. I cristiani per essere tali devono battersi per gli oppressi, individui e popoli, altrimenti « vescovi e teologi potrebbero diventare facilmente mandarini di una Chiesa che sotto il mantello della neutralità pratica l'antico integralismo e stabilisce le buone vecchie alleanze senza riguardo per la sofferenza concreta e l'oppressione concreta ». A giudizio di Metz la Chiesa ha una sua forza critica contro tutti i sistemi totalitari che oggi si fondano 1 MIIMlllirilIl III11IIII1IIMIM1 Milli e a e i aa o na i e naè e, r e rsulla « noia pluralistica in Occidente e sulla noia monolitica comandata e imposta nell'Oriente comunista ». Il' teologo, s'è chiesto se la Chiesa ha fallito la propria missione. E ha citato in proposito il periodo dell'oscurantismo nel quale la Chiesa, a suo parere, ha perso credibilità. La crisi della Chiesa, ha proseguito Metz, in sintesi deriva dal distacco dalla realtà storica che l'ha emarginata, mentre la mancanza di libertà al suo interno ha provocato uno « scisma silenzioso di masse di fedeli staccatesi dall'istituzione e pericolosamente avviate verso l'indifferentismo o la rassegnazione ». Metz ritiene, con altri qui a Bruxelles, che nella Chiesa progredisca una « mentalità di setta », ch'egli collega all'incapacità di creare nuove tradizioni, per cui rimane il puro tradizionalismo, e al rifiuto di nuove esperienze che blocca ogni sviluppo. Il canadese Gregory Baum, e soprattutto il belga Antoine Vergete, dell'Università di Lovanio, pur condividendo la diagnosi di Metz sulla situazione della Chiesa, si sono da lui differenziati nell'individuazione delle forme di presenza della Chiesa nella società di domani. Entrambi concordano sulla visione d'una Chiesa che va oltre le frontiere ecclesiastiche, comprendendo anche cristiani e non credenti che operino per migliorare il mondo. « La Chiesa deve prendere posizione su tutti problemi politici, socialietici e filosofici per verificare la propria fede », ha detto Vergote. Per Baum occorrono piccole comunità al posto delle parrocchie in crisi, che rendano testimonianza cristiana nei piccoli ambienti. Bisogna anche superare i vincoli dediritto canonico non in armonia con il Vangelo, e ha citato il caso di « coppie che fanno un matrimonio misto senza dispensa » e « altre che si risposano se sono falliti tutti gli sforzi peconservare la prima unione»ammettendo così implicitamente il divorzio a certe condizioni. Baum ha insistitocome Vergote, sull'urgenzdi ripensare il ruolo dellsessualità, che a suo parercompleta l'uomo e ha unfunzione eminentemente sociale. « L'erotismo contemporaneo — ha detto Vergot— è una insurrezione contrun moralismo oppressivo »La crisi del sacerdozio stata collegata da Baum una nuova spiritualità chpunta sulla, totalità dell'uomo e quindi «solleva inevtabilmente il problema dellsessualità reclamando finamente una decisione personale che non si preoccupi sotanto dell'eventualità dematrimonio, ma del problma dell'uso delle energisessuali ». Vergote, in questquadro d'una Chiesa piuttosto secolarizzata, ha prspettato anche l'opportunitdi rinviare ad età più consapvole battesimo e cresima dragazzi, l'ordinazione dei scerdoti, e di « non imporrai fedeli l'obbligo della Mesa domenicale ». Queste le posizioni di puta emerse al congresso dnanzi alla delegazione dteologi romani ancorati altradizionale prudenza nelcose temporali. L'assembleha accettato a maggioranzdi votare giovedì 17 la risolzione finale. Va notato chuna personalità vaticangiunta a Bruxelles ci ha asicurato che la critica rivota sabato scorso da Paolo Vai « teologi da salotto » rguardava i teologi della mote di Dio e non i congresssti di Bruxelles, che anzha detto, sono seguiti cointeresse in Vaticano. 'Lamberto Fumo

Luoghi citati: Bruxelles, Metz, Monaco Di Baviera