L'Indesit smette in Cassa Integrazione mille lavoratori per «mancanza di pezzi»

L'Indesit smette in Cassa Integrazione mille lavoratori per «mancanza di pezzi» L'Indesit smette in Cassa Integrazione mille lavoratori per «mancanza di pezzi» L'altro martedì il reparto verniciatura aveva scioperato per ottenere aumenti salariali - Trattative per i settori Abbigliamento ed Edili - La vertenza dell'Eli La Indesit — che occupa 2500 persone — ha messo in cassa di integrazione circa un migliaio di operai dello stabilimento di Orbassano. La notizia è data dai sindacati i quali precisano che martedì 8 settembre alla sezione 2 reparto verniciatura lavastoviglie gli operai hanno fatto sciopero per ottenere un'indennità di ambiente di 60 lire l'ora. Si sono uniti gli operai dei reparti smaltarla e verniciatura lavatrici, 1 quali rivendicano aumenti salariali equiparati alle paghe. L'azienda ha risposto di non poter accogliere in questo momento le richieste dei lavoratori in agitazione ed lia sospeso gli addetti ai reparti collegati. Por u mancanza di pezzi ». Abbigliamento — E' in discussione il rinnovo del contratto nazionale. Si articola in due accordi: calze e confezioni in serie. Calze e maglie — Scadrà il 30 novembre prossimo. I dipendenti delle aziende torinesi (circa 4 mila) hanno già approvato la piattaforma delle richieste proposta dai sindacalisti. I lavoratori chiedono — precisa Aloi della Clsl — un aumento di 80 lire all'ora sulla paga base, che si aggira in media dalle 330 alle 340 lire. Inoltre propongono la riduzione del lavoro settimanale da 44 a 40 ore; una diversa ristrutturazione delle categorie; 3 settimane di ferie. Confezioni in serie — Per questo settore, che occupa nella nostra provincia circa 10 mila persone, il contratto scadrà il 28 febbraio del '71. Ma i sindacalisti hanno già convocato le assemblee per l'approvazione della piattaforma rivendicativa. Per quanto riguarda l'aumento dei minimi salariali, le categorie, l'orario e le ferie le richieste sono uguali a quelle del settore . calze e ma- glie». Una particolare insistenza verrà fatta per l'istituzione di asili nido con personale qualificato, tenuto conto del fatto che nel settore dell'abbigliamento la mano d'opera è per il 95 per cento femminile. Edili — Sono in corso le trattative con il collegio dei costruttori per il rinnovo del contratto integrativo provinciale che interessa circa 43 mila lavoratori. Venerdì le parti si incontreranno. Il punto che i sindacalisti con siderano più delicato è la riduzione dell'orario da 42 ore settimanali (media annuale) a 40 ore in cinque giorni con chiusura dei cantieri il sabato. Altra richiesta: l'aumento dei premi di produzio- ne. Inoltre sarà discusso il prò- blema del sub-appalto di lavori — Gli addetti all'edilizia — dice il segretario della Cgil Crestani chledono che l'impresa sia sempre comunque responsabile di ciò che avviene nel cantiere. EU (ex Valle Suso) — Sono proseguite ieri all'Unione Industriale le trattative incominciate prima delle lerie di agosto. I sindacalisti chiedono miglioramenti salariali nella misura del 20 per cento da applicarsi con gradualità. Dopo una discussione durata quasi cinque ore, l'accordo non è stato raggiunto. Pare anzi che tra le proposte dei la ^a^core ^ *KS? ** JToUoq™ rTpre^deran*ó oonj alJe j7 Rossari e Varzi . Ivrea (Tes- sile) — I 300 dipendenti dell'azienda hanno deciso di riprendere gli scioperi in settimana se la direzione non accetterà di discutere con 1 sindacati I cottimi e le condizioni di lavoro. Ketmmerl (Tessile) — Le stesse richieste avanzano 1 1200 dipendenti di questa azienda. Una riunione tra le parti è fissata per domani. Gruppi Adi della Fiat — SI sono riuniti in assemblea ed hanno dichiarato che le Commissioni interne non rappresentano più in modo adeguato i lavoratori. Tra l'altro, nel momento delle elezioni, costituiscono un motivo di divisione dei lavoratori. L'autentica e democratica rappresen- tanza degli operai — dicono le Adi — può essere fatta soltanto dai delegati di linea o di reparto.

Persone citate: Aloi, Rossari, Varzi

Luoghi citati: Ivrea, Orbassano