Il dissenso del "Gallo"

Il dissenso del "Gallo" Il dissenso del "Gallo" La rivista cattolica sta per compiere venticinque anni Nando Fabro: « I cattolici e la contestazione in Italia », Ed. Esperienza (Fossano), pag. 170, L. 1200. Chi cercasse ima prima storicizzazione del dissenso cattolico in Italia — già se ne preparano tesi di laurea — non potrebbe certo lamentare carenze bibliografiche o difficoltà documentarie. Con l'accelerazione caratteristica del nostro tempo i bollettini ciclostilati dei gruppi — almeno di quelli che più hanno fatto parlare di sé — sono presto passati nelle pagine di libri rapidamente moltiplicatisi. Ma la stagione più calda sembra trascorsa (l'evoluzione delle Acli e il movimento di Labor sono fenomeni di tipo diverso, anche se si propongono di canalizzare il dissenso verso uno sbocco politico-sociale organizzato); la contestazione cattolica è entrata in una fase di sosta e di ripensamento, sostiene Nando Fabro in questo suo libretto di cronaca, ora venuto ad aggiungersi ai molti altri. Ma esso merita, ci sembra, una particolare segnalazione, in primo luogo per la personalità dell'autore. Chi abbia seguito con attenzione il cattolicesimo italiano degli ultimi quarant'anni sa che egli è stato sempre, come si dice, sulla breccia. All'opposizione sotto il fascismo, nella sua Genova (ma è nato ad Alessandria, tt nel primo anno del secolo »), operoso nella Resistenza, nel 1946 fondò insieme con alcuni amici un giornale mensile. Il Gallo, che è tuttora ben vivo, stimato e seguito anche all'estero, e tra poco avrà un quarto di secolo. Se ne cerchi la storia in quel libro, Il cristiano fra due fuochi (1967), che fornisce l'intera misura di Fabro uomo e scrittore. sul serio, anche se sconosciuti ai molti e per fortuna fuori dal tiro della pubblicistica di chiasso e di colore ». Quei preti e quei gruppi i quali, senza dissimulare né eludere la realtà dei problemi, non si lasciano tentare dall'applauso di « una piccola élite di culturalmente raffinati » o di « una folla accesa con vampe di parole », ma lavorano tenendo presente che la pazienza genera la speran za, come dice San Paolo. Mario Gozzini per A parte i contenuti, una ingolarità del Gallo — già l titolo si richiama al sonno del rinnegamento: « e subito per la seconda volta il gallo cantò » — sta nel fatto che due, forse tre generazioni di collaboratori vi si son date l cambio; ma lui, Fabro, è stato sempre al suo posto di animatore, di suscitatore, di responsabile » (in questo caso il termine giuridico acquista un senso morale e spirituale: addirittura teologico, se si pensa al tema della responsabilità dei laici anche nelle cose di fede, da Fabro avvertito ben prima del Concilio). Chiunque l'avvicini, 0 lo legga, non può non rimaner colpito da un tono inconfondibile di semplicità, di saggezza, di equilibrio: un tono sommesso — uno stile — che non conosce acuti, perché scaturisce dalla coscienza sempre ben presente che nei torti degli altri c'è anche una parte di colpa nostra e, quando ci si trovi ad aver ragione, va riconosciuto anche un contributo degli altri. Un tono che esprime qualcosa di più che un atteggiamento aperto al dialogo, piuttosto il senso profondo di una sincera fraternità umana: cosicché le sue punte polemiche — talvolta, di -una candida audacia — hanno un sapore inconsueto, il risentimento vi si consuma tutto perché domini esclusiva, nell'interesse dell'uomo, per la sua crescita di coscienza, la ricerca della verità. E' il tono che ritroviamo anche in questo libretto. Dove sororende, prima di tutto, la cordiale passione di un settantenne che registra con estremo rispetto le imprese, 1 detti e gli scritti (più o meno memorabili) dei giovani contestatori, partecipando vivamente alle loro motivazioni, senza mai cedere però ad entusiasmi incontrollati per le aspre denunce, pur condividendo fino in fondo l'aspirazione a una Chiesa dissociata dal potere in tutte le sue forme. Ma subito dopo si deve ammirare la serenità di una critica che non si lascia mai tentare dal paternalismo, che insinua appena, accenni rapidissimi, il ssfsQqemdlncvlzsenso dei limiti e dei peri coli di certi tentativi. Vien fuori, dal libro, la scarsa consistenza programmatica dei gruppi più o meno rivoluzionari, più o meno orientati a costruire, secondo una formula in voga, « l'altra Chiesa ». E vien fuori egualmente la positiva funzione svolta anche da loro, nel « dare l'allarme », pur nel rischio, realissimo, di nuovi e. ?lu sottlli costantinismi a ?lnlfra; ™»nche. e soprattut to, la tendenza di altri grup pi a , farsi Uevit0 a (( SCQm. parire nella massa () senza proporsi risultati immediati e spettacolari, puntando su un processo lento di maturazione delle coscienze. Che è poi la strada del rinnovamento e della riforma in profondità; la strada che oggi vengono percorrendo, come Fabro e i suoi amici del Gallo, preti e gruppi che « fanno

Persone citate: Fabro, Gallo, Mario Gozzini, Nando Fabro

Luoghi citati: Alessandria, Fabro, Fossano, Italia, San Paolo