Amman sconvolta dagli scontri

Amman sconvolta dagli scontri Amman sconvolta dagli scontri ("Segue dalla V pagina) litico, quale la forza propagandistica dei cinque dirottamenti organizzati dal Fronte in meno di tre giorni non e difficile da immaginale. Agli occhi delle masse palestinesi un exploit cosi spettacolare assume un valore che nessun combattimento tra fedayn e israeliani, in questi tre anni, aveva avuto. Il senso della rivincita deve aver esaltato centinaia di migliaia di persone nei campi di rifugiati di El Baqaa, El Hussein, El Uahbad, dove la frustrazione e la miseria sono enormi. Con un piano terroristico del quale non si può non riconoscere l'efficacia e il tempismo politico, l'ala estremista della resistenza palestinese tiene da vari giorni, ormai, cinque governi impegnati. Li ha costretti a trattare, ne otterrà indietro i propri uomini, e tutto questo — sino ad oru — con una sola vittima: un fedayn, uno degli assaltatori dell'aereo israeliano. Si capisce perciò come l'episodio si sia aggiunto con una sua forza esplosiva alla già critica situazione giordana. Erano ormai molti mesi, già da prima dei grandi scontri di giugno, che una parte dell'esercito giordano mordeva il freno dinanzi alla crescente autonomia, al sempre I più vasto potere che la resi| stema andavu acquistando \ nel regno hascemita. Gli uoi mini forti di questa tenden| za, ormai decisi a una prova | di fòrza con i fedayn, sono i lo zio e il cugino di Hussein. \ ali sceicchi El Nasser e Ben Shaker. Scartati dal potere a giugno (Ben Shaker è ritor- itato vice capo di Stato Mug- giare ai primi dì agosto}, i due conservano una forte in- fiuenza su almeno metà de- gli ufficiali di Hussein. Il colpo degli aeroplani ha finito di esasperare questi militari in'fondo filo-occidentali e legalisti, che si sono trovati a far da comparse, privi di qualsiasi capacità di movimento, nei giorni in cui la Giordania è divenuta per il colpo del Fronte il centro dell'attenzione mondiale. La tregua e gli accordi conclusi con la resistenza tra giovedì e sabato scorsi non sono stati sufficienti ad affermarne lo spirilo di reazione Gli avve nimenti sono così precipitati. C'è stato il massacro di Irbin a notte tra martedì e mercoledì, e ieri mattina un vero e proprio ammutinamento. A quanto sembra, un grup po dì ufficiali si sarebbe presentato a Palazzo all'alba dicendo chiaramente al re che se non si fosse mosso lui si sarebbero mossi loro. Hus sein avrebbe cercato un compromesso, ma il gruppo era ormai pronto ad agire. Alle 9 già si sparava nella cinta periferica di Amman, e i più ritengono che a sparare per i 1 1 '. 11 ; 1 1 ' 1 1 ' ' 111' ui »j f »" ' primi non siano stati i iodayn. Se la retata dei jets aveva lutto rompere gli indugi agli uomini di El Nasser, essa lui anche creato un pericoloso spirito di emulazione o di concorrenza nei gruppi minori di guerriglieri. A sparare dopo l'ordine di cessate il fuoco impartito dal comando riunificato della resistenza nel pomeriggio di ieri, sono stati, pare, giovani delle formazioni più ridotte di numero e d'influenza. Sono gli autori del sequestro della troupe della compagnia televisiva americana CBS (che stava finendo molto male: i cinque americani del gruppo erano stati praticamente messi al muro). Sono loro — sembra di capire — che hanno assunto il drappello di beduini posti di sentinella aiCHotel «Jordan» provocando la battaglia di ieri notte. Questi gruppi non consentiranno probabilmente alcun accordo durevole tra la monarchia e la resistenza, perché la loro stessa esistenza dipende dall'attivismo che tentano di mostrare. Essi sono il pendant esatto dei duri dell'esercito. . w

Persone citate: Nasser, Shaker

Luoghi citati: Amman, El Baqaa, El Hussein, El Nasser, El Uahbad, Giordania