L'Universiade lascia gli impianti e un incitamento per la gioventù di Giorgio Viglino

L'Universiade lascia gli impianti e un incitamento per la gioventù Intervista con Nebiolo, presidente della Fisu L'Universiade lascia gli impianti e un incitamento per la gioventù «La propaganda attuata dalla manifestazione è una garanzia per la diffusione delle diverse diseipline » - « Chiediamo agli organi di governo provvedimenti legislativi che regolino l'attività sportiva» - La prossima Universiade nel '73 in Russia, a Mosca oppure a Leningrado? L'Universiade è terminata da tre giorni riscuotendo un successo tecnico e di pubblico indiscutibile. Al presidente del comitato organizzatore dei giochi, dott. Primo Nebiolo, che dirige anche l'attività della Federazione Internazionale Sport Universitari, abbiamo chiesto quali risultati abbia avuto la manifestazione stessa e quali siano le prospettive per il futuro. « Qual è il bilancio immediato che gli organizzatori dei giochi possono trarr»? ». « Personalmente sono più che mai soddisfatto. L'Universiade ha riscosso tali consensi di pubblico e d'interesse nei vari organi di stampa italiani e stranieri, e presso gli enti radiotelevisivi di tutto il mondo, da raggiungere un successo che certamente era inimmaginabile prima dell'inizio dei giochi stessi. Noi organizzatori logicamente avevamo il polso della situazione già qualche tempo prima, dato che conoscevamo le previsioni di partecipazione, il valore degli atleti che dovevano competere, il numero record dei paesi che sarebbero affluiti a Torino. Da parte nostra quindi già sapevamo che si trattava di una grandissima manifestazione, ma il pubblico ha recepito l'eccezionalità dell'avvenimento man mano che i giochi si svolgevano, ed il consenso è stato veramente grande, superiore all'aspettativa ». « Cosa ha lasciato l'Universiade a Torino e nella mentalità degli sportivi italiani?». « Riallacciandomi alla prima domanda posso dire che intanto l'Universiade ha lasciato la convinzione dell'abbraccio corale della gente verso tutti i giovani da qualsiasi parte essi provenissero. di qualsisi colore essi fossero, qualunque idee essi avessero. All'atto pratico oltre a un risveglio indiscutibile degli ideali sportivi, l'Universiade lascia alcuni nuovi eccellenti impianti sportivi, quali la piscina olimpionica, le piste dì atletica, lo stadio del baseball, attrezzature di pallavolo, ginnastica e pallacanestro, il rammodernamento di impianti già esistenti ma che attendevano da tempo interventi radicali, l'esecuzione dì alcuni importanti lavori di infrastruttura nella città, lo stanziamento di fondi per la costruzione della città sportiva universitaria i cui lavori inizieranno tra breve sul terreno regalato dalla Provincia, ed infine non ultima la sollecitazione della necessità di veder sorgere al più presto in Torino impianti di esercizio sportivo, non di spettacolo, per tutta la gioventù, sol- n i a 1 i è l 9 o o ur o mo moatca vo fe. : o ennto ri a di en la lto gallo sa. one acerò rd, ol uelmo un palecitazione che già ha provocato un positivo colloquio tra il sindaco ing. Porcellana, i responsabili dei vari assessorati competenti e le autorità centrali del Coni ». « Si dice che il pubblico torinese sia freddo, insensibile alla maggior parte degli spettacoli sportivi e non che gli vengono offerti. Come spiega lei il successo di queste gare, come spiega il fenomeno del Palazzo dello Sport esaurito e quello del Bit preso d'assedio e costretto a serrare i battenti, come spiega la presenza di oltre quarantamila persone allo Stadio per assistere alle gare di atletica? « A mio giudizio il pubblico torinese non è per nulla un pubblico freddo, ma piuttosto desidera non essere deluso. Ora anche in spettacoli sportivi che non siano calcistici siamo profondamente convinti che i torinesi possano pienamente rispondere, sempre che si sia in grado di offrire loro qualcosa di rilevante. Come già successe nel passato per i meetings internazionali di atletica leggera organizzati dal Cus Torino, il pubblico è affluito in massa alle varie competizioni quando ha capito che i campionissimi c'erano e che tecnicamente le gare erano di un livello superiore a qualsiasi competizione mai indetta nella città ». « Quali sono le prossime tappe dello sport universitarlo? ». . - « Mentre per gli sport invernali già è stata fissata la sede di Lake Placid nello Stato dì New York, per la sede estiva la località verrà scelta solo tra un anno, in settembre, all'assemblea generale della Fisu che si svolgerà a Madrid. L'Universiade di Lake Placid si svolgerà poco tempo dopo i giochi olimpici di Sapporo nel mese di marzo del 1972. L'Universiade che seguirà quella di Torino sì svolgerà invece nel 1973 e già molto si parla di alcune candidature che appaiono tra quelle possibili e favorite nella votazione. In particolare è interessante la candidatura dell'Unione Sovietica che ospiterebbe volentieri l'Universiade a Mosca, a Leningrado o a Kiev. L'avvenimento costituirebbe la prima grande manifestazione internazionale organizzata in quel Paese e sarebbe certamente curata con molta attenzione e con grandi mezzi. Altri Paesi che aspirano alla manifestazione sono il Canada, la Bulgaria e la Francia. Quest'ultima punterebbe su Parigi o su Lione ». « Nel discorso conclusivo indirizzato al presidente del Consiglio dei ministri lei ha voluto porgere un messaggio ideale dell'Universiade 70 al Presidente-stesso e simbolicamente a tutte le autorità di governo dei diversi paesi. Qual è in dettaglio questo messaggio? ». « L'Universiade nelle intenzioni degli organizzatori e dei dirigenti della FISU è stata promossa ed organizzata soprattutto come mezzo per attirare l'attenzione di chi regge la cosa pubblica sui problemi della gioventù studiosa di tutto il mondo e in particolare sulla sua educazione fisico-sportiva. Quando si parla di gioventù studiosa idealmente si abbraccia tutta la gioventù in quanto si ritiene che sìa ormai esigenza comune portare tutti i giovani nelle condizioni di attendere ad una propria educazione scolastica Ora questo messaggio ideale, questa istanza a voler seguire con attenzione le ansie dei giovani noi l'abbiamo voluta portare all'on. Colombo e a tutti gli illustri suoi colleghi dei diversi paesi, certi della loro comprensione e sicuri dell'importanza di questi problemi. L'importanza dell'educazione fisico-sportiva dei giovani è in alcuni paesi vivamente sentita ed i problemi attinenti affrontati e risolti, ma purtroppo in molti altri essi giacciono disattesi. Noi pensiamo che per la loro risoluzione sia necessario provvedere ad un'acconcia legiferazione che preveda idonei impianti di esercizio spor tino, la creazione di un corpo dì insegnanti e di istruttori i cui studi e le cui specializzazioni possano portarli anche al grado accademico, lo stanziamento di appositi fondi per l'estrinsecazione di tutta quanta l'attività: rendendola obbligatoria (per quanto riguarda l'Università) almeno nel primo biennio Logicamente la direzione di questi servizi dovrebbe far capo ài singoli ministeri competenti, e ai ministeri della Gioventù e dello Sport là dove essi esistono Per quel che riguarda il nostro paese sono certo che l'on. Colombo, che con la sua presenza ha voluto onorare l'Universiade, e che come gio vane presidente ha voluto incontrarsi con i giovani di ogni parte del mondo, comprende rà queste istanze e ci aiuterà nella nostra difficile batta glia ». Giorgio Viglino

Persone citate: Nebiolo, Porcellana, Primo Nebiolo