Funzionari di banche novaresi rischiano di essere incriminati
Funzionari di banche novaresi rischiano di essere incriminati Per la vicenda finanziaria della Falconi Funzionari di banche novaresi rischiano di essere incriminati La Procura della Repubblica ha notificato a trenta persone un avviso di procedimento per falso ideologico e abuso di atti d'ufficio (Dal nostro corrispondente) Novara, 9 settembre. Colpo di scena nell'inchiesta per la vicenda finanziaria della Società Ascensori Falconi di Novara. Dopo l'arresto dei dirigenti al vertice dell'azienda, che dà lavoro a più di mille persone, per reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta, alla truffa, all'estorsione, rischia ora la incriminazione un'altra trentina di persone: direttori ed alti funzionari di banca. Di questo episodio si ignorano i particolari, stante il riserbo della magistratura, ma una cosa è certa: il sostituto procuratore della Repubblica, dott. Carruba, ha fatto notificare avviso di procedimento per i reati di falso ideologico del pubblico ufficiale e per abuso di atti di ufficio, a quasi tutti i direttori delle banche che hanno filiali o succursali a Novara e ad almeno due loro collaboratori, in tutto trenta persone L'avviso di procedimento è un nuovo istituto della prò cedura penale: ogniqualvolta il magistrato apre una inchiesta che potrebbe coinvolgere una persona, questa deve esserne avvertita. E' ciò che è avvenuto nel caso specifico. L'inchiesta del sostituto procuratore della Repubblica potrebbe, con molta probabilità, sfociare in una incriminazione vera e propria per i due reati di cui si parla nell'avviso di procedimento. In questo caso, l'inchiesta a loro carico passerebbe al giudice istruttore dott. D'Andrea, che già conduce l'istruttoria sulla vicenda della Fai coni. Quali sarebbero le presunte responsabilità dei direttori di banca e dei funzionari loro collaboratori? Nell'avviso di procedimento si fa riferimento all'art. 479 del Codice penale (falso ideologico del pubblico ufficiale; pena da 1 a 6 anni), ma non viene specificato in concreto il fatto che costituirebbe reato, reato che comunque — ripetiamo — non sarebbe stato ancora accertato ufficialmente. Poiché fra le banche i cui direttori e funzionari rischiano l'incriminazione ve ne sono alcune private, il « falso ideologico del pubblico urli ciale « sta a significare che l'istituto di credito avrebbe infranto la legge a proposito di un atto avente funzione di pubblico ullicio, quale appunto potrebbe essere il cosid¬ detto « benestare per l'esportazione ». Quando una azienda come la Falconi esporta all'estero ascensori, tra gli altri documenti deve presentare in dogana il « benestare bancario ». Ciò evidenzia un obbligo per l'esportatore di fare successivamente entrare la valuta a fronte dell'avvenuta esportazione. Ora sembra che la Società Falconi sia riuscita a tenere all'estero capitali per un miliardo e mezzo, p. b.
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