L'hostess bella e ingenua narra la strana avventura milanese

L'hostess bella e ingenua narra la strana avventura milanese Dalla Stazione Centrale ad un prato della periferia L'hostess bella e ingenua narra la strana avventura milanese E' ancora ricoverata all'ospedale per le percosse subite dal suo "galante" accompagnatore « Era un giovane perbene, m'aveva portata a vedere il Duomo e il Castello » - Il giovane, dopo averla tenuta prigioniera una notte, le ha portato via anche ventimila lire (Dal nostro inviato speciale) * Milano, 9 settembre La breve vacanza italiana della signorina Anna Dvorakova — graziosa ragazza cecoslovacca di 23 anni, hostess di una compagnia aerea svizzera — è finita all'ospedale Fatebenefratelli, con prognosi di ci..c.ue giorni. La giovane fa accuse assai gravi. « Picchiata e violentata ». Il Codice dà soddisfazione alla vittima, ma il reo non si trova. La signorina Dvorakova sa dire soltanto che si chiama Giorgio e t'erse ha 25 anni. Troppo poco per rintracciarlo a Milano o in qualsiasi altra città Comunque, sarebbe interessante trovarlo per sentire anche la sua versione. La hostess Dvorakova, di base a Zurigo, dice che aveva cinque giorni di ferie e che è stata a Venezia. L'altro ieri è venuta a Milano per ritornare a Zurigo e le restava ancora un pomeriggio da spendere. A questo punto, mentre si trova alla stazione Centrale, è avvicinata da un giovanotto che le propone di visitare le cose belle della città. Lei accetta. Forse perché ha ansia di scoprire cose belle. Pensa ai Longobardi e ai Visconti, al teatro della Scala. Adesso è choccata e non vuole il colloquio. Peccato, perché c'era una domanda che volevo farle: « Signorina, alla stazione poteva trovare per poche lire una buona guida turistica. Perché ha rischiato con quel bel giovanotto che non conosceva? ». Ha detto alla polizia femminile di Milano che il giovanotto era ben educato, con una buona preparazione culturale e che le ha mostrato con sapienza il Duomo è il Castello Sforzesco. « Parlavate in italiano? ». No. La hostess conosce poche parole della nostra lingua. Con « Giorgio » si intendevano in spagnolo Forse il giovanotto non era molto padrone di questa lingua Forse ha detto malamente cose che la ragazza non ha capito. Sono sempre pasticci quando non ci si intende. Fatto è che i due sono saliti su un tram verso la periferia. La signorina Dvorakova non sa dire dove sono scesi Da quanto ricorda, sarebbe ro arrivati nella zona di Lambrate. Prati, fabbriche, qualche cascina. Un posto che non ha suggestioni romantiche, né storiche. Laggiù vanno coppie per incontri furtivi. Non si capisce come il giovanotto ha persuaso la hostess ad arrivare fino là. Probabilmente lui si è spiegato male in spagnolo e lei ha capito peggio. Comunque — afferma la ragazza — egli si è compor tato brutalmente. Non entriamo nei particolari Rite riamo solo il racconto che la hostess ha fatto alla polizia: « Ci trovammo nei prati e il mio accompagnatore cominciò a tergiversare e ad accampare scuse. Disse che eravamo bloccati, per che il metrò non funzionava essendoci uno sciopero, che bisognava prendere un tram e si doveva attraversare un prato ».' . Galeotto il prato buio: laggiù il giovane si comporta malamente Picchia la ragazza « Per tutta la notte — si legge — essa rimase in balia dell'energumeno con il terrore di venire uccisa se avesse nuovamente tea tato di rivoltarsi ». Ripetia mo che a questo punto manca la versione dell'accusato Ma resta il fatto che il già vanotto non ha scrupoli e sfila dalla borsetta della hostess ventimila lire: tutto il denaro che lei ha. C'è poi lo squallido finale della storia. L'alba che nasce livida e con i primi fumi della nebbia autunnale ia un prato della periferia. Il « Giorgio » che lava qualche indumento in un ruscello e poi dice alla ragazza: « Avanti, march ». La periferia ancora addormentata. Un vìgile notturno incontra ' la coppia, vede la ragazza stralunata e con la faccia piena di lividi e si avvicina: « Cosa è accaduto?». Il giovane scappa. Lei è portata al Fatebenefratelli: ecchimosi e trauma cranico, choc. « Anche i- soldi mi ha preso » lamenta. Si cerca « Giorgio » per accertare come si è svolta realmente la « allucinante avventura ». E' imporante fare luce completa sull'episodio, perché su vicende del genere si fanno spesso chiacchiere, e si esagera. Qualche anno fa, per troppe chiacchiere non sempre esatte, genitori e fidanzati « assicuravano » presso i Lloyds ed altre compagnie la verginità delle ragazze che venivano in vacanza in Italia. Pare che questo tipo di assicurazione non si faccia più. Naturalmente, non è il caso della signorina Dvorakova, vittima di un mascalzone al quale aveva dato fiducia. Però sarà importante accertare come avviene che a Milano una ragazza è fermata alla Stazione centrale, portata al Duomo e al Castello, e poi in un prato tra le fabbriche per tutta la notte Luciano Curino Milano. ! Anna Dvorakova, la « hostess » cecoslovacca aggredita dal bruto (Telefoto)

Persone citate: Anna Dvorakova, Fatto, Luciano Curino, Prati, Visconti