Strambe collezioni

Strambe collezioni Saper spendere bene Strambe collezioni Bottigliette o sottobicchieri; scatole di fiammiferi, calendari, tappi, sassi - Raccogliere e ordinare educa alla disciplina mentale - Col tempo ci si può trovare un valore in casa - Problema in famiglia: si può comprare un alloggio con un milione? Di che cosa non si chiacchiera in una lunga giornata di pioggia? Scrive G. R., reduce da una vacanza a Gressoney: « La pioggia ci sorprese in rifugio; credevamo che tutto si risolvesse in breve, perché tuonava. Invece, finito il temporah. restò la nebbia, sempre più fitta, e l'acqua scendeva uniforme. Una parete tra noi e il mondo. Decidemmo di passare la notte nella capanna. Qualche torcia, due candele, un'interminabile partita a carte. E chiacchiere. Ma il discorso più interessante fu quello stigli hobby e in particolare sulle collezioni. E' vero che raccogliere e catalogare cose da nulla, come ad esempio, le bottigliette di whisky (chissà chi ha inventato questa stravaganza) può fruttare, in futuro, un capitale? Sarebbe un buon metodo di spendere bene il poco denaro occorrente e il proprio tempo. Ma come si fa, da dove sì comincia? ». ■k-k Occorre « saper spendere » in tutti i settori, anche in quello del proprio tempo libero. I vantaggi, se non sempre monetizzabili, sono Importanti per 11 carattere e l'equilibrio personale. E quando si parla di ;i collezioni » va anche tenuto presente che il semplice fatto di raccogliere e ordinare dà stimolo educativo alla disciplina mentale. Il che non è poco. Cominciamo pure dalle bottigliette di whisky. Quando l'inglese Graham Greene, dodici anni fa, descrisse ne Il nostro agente all'Avana una singolare partita a dama, dove le pedine erano sostituite da piccole bottiglie di whisky, era certo lontano dal voler lanciare un curioso hobby fuori del confini del mondo anglosassone. Invece lo scontro fra il fragile mister Wormold e lo spietato capitano Segura fu un episodio eccitante. La passione di Wormold per le bottiglie mignon di whisky si rivelò presto contagiosa, tanto è vero che dopo la pubblicazione del libro (e con l'aiuto di una piacevole versione cinematografica con Guinness) l'hobby dilagò. Oggi le maggiori case di alcoolici producono minicople del loro principali prodotti. Alcuni volenterosi cercano di mettere insieme raccolte senza badare al contenuto delle mignon anche se spesso accade che, dopo qualche tempo, decidano di porre fine alla collezione ideando incredibili cocktalls. Il collezionista vero, invece, tiene le bottigliette tappate e si « specializza »: whisky o cognac o gin. Nei primi tempi, non ci sono grosse difficoltà: basta andare in qualche grossa bottiglieria, farsi mostrare alcune marche ad esempio di whisky e poi mettersi alla ricerca delle minicopie. Si trovano in vendita un po' dappertutto. Tappe obbligate, 1 posti di ristoro sulle autostrade,, dove sono per io più in mostra le « mini » delle principali marche. Prezzo variabile: da 150 a 700 lire per I « pezzi » più comuni. Il difficile viene dopo un primo periodo che si potrebbe chiamare di rodaggio, quando cioè sono state raccolte con diligenza le marche più note. Allora sì Inizia la ricerca della « rarità ». E' possibile trovarla tanto nel grande magazzino quanto nella piccola bottiglieria fuori mano. Contrariamente ad altre collezioni, può accadere che alcuni pezzi, ritenuti rari, divengano comuni. All'indomani del film con Guinness, la mignon del «Vat 69» era la più ricercata e rara. In commercio in Francia e Inghilterra, era introvabile in Italia. Poi ne sono arrivate migliaia. Per anni è stata data inutile caccia at due u Johnny Walker », etichette rossa e nera, oggi diffusi ovunque. I prezzi per questi miniscotch oscillano dalle 450 alle 700 lire. 1 prezzi: da 150 lire a 7200 lire il pezzo Poi vi sono le rarità che restano tali anche con li passaggio degli anni: la riproduzione in legno dei piccoli barili del « Tornatili » e o Big T a da noi sono introvabili (alcuni armi fa costavano 900 lire). Anche i minuscoli barilotti in ceramica del « Queen's Castlc » sono molto rari. La serie completa è di sei recipienti di colori diversi, 7200 lire 11 prezzo. Accanto ai famosi scotch, vanno messi anche whisky altrettanto celebri o nuovissimi di altre nazioni: bourbons nord americani: whiskey canadesi, le acquaviti di cereali irlandesi e giapponesi (ne sono giunte anche da noi due qualità), le copie made in Italy, d'obbligo to una collezione che si rispetti. La collezione non è particolarmente costosa: soltanto quando il numero riduce le possibilità di trovare altri pezzi, occorrerebbe muoversi parecchio per le ricerche. Ma possono essere utili anche gli amici. La raccolta — assicura un esperto — non è troppo Ingombrante: bastano due scaffali di qualsiasi libreria per contenerne una di notevoli dimensioni. Il valore? Non esistono quotazioni, ma si sa di alcuni scambi ritenuti interessanti Si può raccogliere dì tutto con fantasia e diligenza E' soltanto un esempio. L'uo mo 6 portato a raccogliere di tutto. Non è raro, che collezioni originali siano nate per caso. Tra lasciando le raccolte classiche i francobolli, armi, monete) che richiedono oltre ad una specifica preparazione anche una notevolissima disponibilità finanziaria, sono infiniti gli oggetti che vengono raccolti. Ha ragione G. R. Per lo piU si I ratta - di oggetti che, singolarmente, non hanno alcun valore. C'è chi ha cominciato a portare a casa, per gioco, i sottobicchieri in cartone con la pubblicità della birra. Ne esistono centinaia di tipi, alcuni mollo belli. Fra i più ricercati quelli delle birre tede¬ slandprsfantdtdsmtadmnnelIntmlqspqcovtbeemdstnsvasdlc«nmeomscv«rg e sche. Inglesi, cecoslovacche e irlandesi. I vivaci disegni testimoniano anche l'evolversi del gusti del pubblico In campo graficopubblicitario: dalle leziose figurette degli Anni Venti fino alle stilizzate sigle dei giorni nostri La trasformazione del gusto, la fantasia e l'estro dell'amatore so no rispecchiate anche In altri set tori, ad esemplo nelle etichette delle bottiglie di vino, nelle sca tole di fiammiferi, nel pacchetti di sigarette o nelle cartoline Illustrate. E chi colleziona (ne abbia mo visto un esempio stupefacente) le carte veline e colorate che avvolgono le arance? O 1 tappi di spumante? O quelli di acqua minerale? Tutte raccolte che hanno già un pubblico, vasto e organizzato. Esistono, all'estero, veri e propri mercati per lo scambio, l'acquisto e la vendita dei pezzi. Inserzioni vengono fatte sui giornali specializzati e no. In Inghilterra e negli Stati Uniti, dove è raro trovare una famiglia senza un collezionista, ha larga diffusione un periodico sul quale vengono pubblicate richieste e offerte d'ogni genere. Vi si può leggere, per esempio: « Acquisteret per dieci dollari due ciottoli della joce del Colorado », oppure: « Offro collezione di tovaglioli di carta di ristoranti contro raccolta di fiammiferi d'albergo » (negli Usa ogni locale elegante ha i suoi). I rapporti epistolari fra collezionisti sono molto intensi. f Di gusto italiano la raccolta dei calendarietti tascabili. Oggi sono per lo più in plastica, e si trovano ovunque. Un tempo erano in carta lucida e profumati: sotto Natale venivano offerti ai vecchi clienti dal barbieri. Per anni dimenticati sono ricomparsi destando viva curiosità in una divertente mostra tenuta a Bologna. Collezionisti un po' più specializzati raccolgono i cosi detti « Fiori di cristallo », cioè t minerali spars! un po' dappertutto ma spesso visibili solo da occhi esperti. Non costano niente, ma occorre viaggiare parecchio per metterne insieme una raccolta discreta. Oppure è necessario ricorrere al solito paziente amico viaggiatore che nel notes scrive: « Ore 9, appuntamento con il direttore; ore 11,30 passeggiata sul greto per raccogliere cristalli ». Ho un milione, vorrei comprare un alloggetto Una signora — si chiama Giovanna ed abita a Torino — ci scrive: « Ho un problema; la mia famiglia è composta da me, mio marito e una bambina, siamo operai e con dei sacrifici abbiamo messo da parte un gruzzoletto, un milione circa. Vorremmo comprare un appartamentino piccolo da affittare, come reddito, per fare fruttare meglio questi soldi. Penseremmo di dare il milione in antìcipo e II resto pagarlo con il mutuo. Che cosa ci consiglia? Conviene aspettare? Ma i prèzzi salgono. Non diteci di investire questi soldi in titoli obbligazionari, perché lo abbiamo già fatto ma siamo rimasti molto delusi e tutti sanno il perché ». ** E' un problema comune a molte famiglie. Messo da parte lira su lira, il « gruzzoletto » attende di essere investito. Co me? Giovanna pensa ad un alloggetto, che dia un reddito anche minimo. Temiamo però che il milione sia una cifra troppo esi gua per realizzare il suo piano. Abbiamo rivolto la domanda al nostri esperti. Uno ci ha detto: « Teoricamente sarebbe possibi le, a patto di trovare un istituto di credito che nell'attuale difficile situazione di mercato conceda un " mutuo fondiario " In ogni caso gli interessi e gli oneri graverebbero in misura troppo elevata, tanto da sconsigliare l'operazione. Anche dando il milione come " caparra " a un lqdtimpresario edile, o a una socie- ta immobiliare, disposti a scontare cambiali ipotecarie, il discorso da fare è sempre quello della convenienza. La lettrice e la sua famiglia si indebiterebbero troppo per raggiungere lo scopo». Con i tempi che corrono, acquistare un alloggio anche modesto — 5-6 milioni — avendo a disposizione un solo milione, sembra dunque impresa ardua, e comunque, antieconomica. Che consiglio dare alla nostra lettrice? L'esperto Insiste sulla soluzione che non piace a Giovanna: « In attesa che il "gruzzolo" cresca almeno di due o tre volte per realizzare l'acquisto di un appartamentino con l'aiuto di un mutuo, il milione può essere investito in titoli obbliga zionart, operando una buona scel ta tra quelli a "serie chiusa", rimborsabili entro 10-15 annt. Pres so le banche et sono appositi uf liei pei consigliare i risparmia tori » Anche il tecnico di Investimenti, nonostante le' delusioni collegate al « reddito fisso », «consiglia ancora le obbligazioni più che le azioni, data la esiguità della somma a disposizione ». Da parte nostia, alla signora Giovanna p. a quante come lei hanno dubbi e preoccupazioni simili, formuliamo auguri che ì loro desideri vengano realizzati La signora Titina Tartari di Avezzano viene* in soccorso con una sua riceita alla lettrice Rosa Squillaci di Foggia che vorrebbe sapere il modo per conservare 1 fichi. « Scegliere quelli bianchi, interi, non troppo grossi, lavarli e lasciarli sgocciolare bene. Pesare i fichi, per ogni chilo calcolare gr. 250 di zucchero e mezzo bicchiere di aceto. Far sciogliere lo zucchero e aggiungere i fichi delicatamente. Coprire e cuocere a fuoco bassissimo per un'ora e mezzo o due. Travasare in barattoli sterilizzati a chiusura ermetica. Lasciar raffreddare e chiudere. Sono squisiti ». Maria, una casalinga « distratta e nei guai » scrive: « Ho'perso la ricetta dei pomodori pelati e sono nel guai, perché ne avevo promesso alcuni vasetti a parenti ed ClldldsQGapibccSd«rccdcamici. Quelli dell'anno scorso I era.no così buoni.' Potrebbe aiu tarmi qualche esperta massaia? ». Amiche, sbrigatevi. La signora Maria ha fretta. c. Simonetta l

Persone citate: Graham Greene, Johnny Walker, Segura, Squillaci, Tappe, Titina Tartari