La droga cresciuta tra i "figli dei fiori" aggredisce in Italia migliaia di giovani

La droga cresciuta tra i "figli dei fiori" aggredisce in Italia migliaia di giovani Una situazione che ormai sta diventando allarmante La droga cresciuta tra i "figli dei fiori" aggredisce in Italia migliaia di giovani Inquietanti risultati di un congresso medico - Settemila drogati a Milano, cinquemila a Roma, tremila a Torino e Genova - Ma molti altri casi sfuggono a una statistica - Dagli scantinati e dalle soffitte il pericolo si è esteso anche alle scuole - Nei primi 3 mesi del '70 sono stati sequestrati 65 chili di « hashish » Quanti sono i giovani drogati oggi in Italia? La risposta, inquietante, è stata data ad un congresso medico che si è svolto recentemente a Porto Cervo. Settemila a Milano, cinquemila a Roma, tremila a Genova, tremila a Torino. Queste cifre non sono però esatte: sinora sono mancati gli elementi in base ai quali elaborare precise statistiche. Ci si muove su un terreno insondabile, c'è il giovane che « fuma » una sigaretta aila marijuana di tanto in tanto, come c'è chi si uccide o uccide in preda a turbamenti psichici dovuti agli stupefacenti. Una cosa è certa: il flagello della « droga facile » sta assumendo in Italia proporzioni allarmanti. Sempre nel maggio scorso, il ministro della Sanità, Mariotti, riassumeva la situazione con queste brevi parole: (f Siamo al livello dì guardia ». Ciò che fa più paura è il fatto che la « peste bianca » è entrata anche nelle scuole. Era un fenomeno sino ad un anno fa limitato a certi ambienti. Si sapeva che nel mondo dello spettacolo c'era chi faceva uso di stupefacenti, si conoscevano case o alloggi compiacenti dove solevano riunirsi i viziosi. La polizia possedeva gli elenchi con i nomi e scheda medica dei drogati. Il male c'era, ma era circoscritto, tenuto sotto costante controllo. Oggi non più. Si presume che l'uso della droga sia giunto in Italia come una moda portata tra i giovani da oltr'Alpe. In Inghilterra-, gli studenti acquistavano anni or sono i « purple hearts », una droga a base di medicinale. Qualcuno deve aver capito, però, che spacciando hashish e marijuana c'era da ricavarne miliardi. Gli stupefacenti giunsero così nei « colleges », nelle università. Una piaga che infettò tutta l'Europa ed ora ha raggiunto l'Italia. Il vizio deve aver marciato di pari passo con l'espandersi del movimento « hippie ». I primi ad essere stati trovati in possesso di marijuana ed hashish sono stati proprio i figli dei fiori. Si « fumava » nelle soffitte o negli scantinati per protestare contro il perbenismo della società, per cercare l'ebbrezza e la fuga dalla realtà. Sembravano casi isolati, ma da quei rifugi la malattia degli Anni 70 è uscita ' con una paurosa « escalation ». Le prime fumerie sono state scoperte a Roma (sette arresti il 22 marzo del 1968), poi a Milano in casa di un segretario d'azienda, poi ad Imperia dove sei ragazzi vennero scoperti mentre fumavano oppio e marijuana. Sulla Costa Smeralda un «night» era stato trasformato in centro di smistamento degli stupefacenti per i turisti in cerca di forti sensazioni. A Trento scoppiò uno scandalo quando alcuni studenti vennero accusati di traffico di stupefacenti. Si venne anche a sapere che i ragazzi di un liceo avevano condotto in modo troppo allegro le vacanze invernali organizzate dall'istituto e furono in molti a pensare alla droga. Venne tirato in ballo anche il suicidio d'una studentessa. Non vi fu nulla di provato, ma ci si accorse che la situazione era ormai preoccupante, che l'uso della droga non aveva argini. A Bordighera, una francesina di 21 anni venne trovata morta in un appartamento, intossicata dalla cocaina; a Vallecrosia vittima della droga fu un'altra ragazza, di Verona, che lavorava sulla Costa Azzurra. A Sanremo, nel febbraio scorso, un gruppetto di ragazzi venne scoperto mentre beveva acqua gassata mescolata con psicofarmaci. Un analogo episodio avvenne ad Imperia. E' terribile costatare come la malattia dell'uomo solo, del disperato, sia diventata un vizio di gruppo, un'occasione per fare festa. A Forlì cinque coppie di Pavia avevano organizzato un « party » alla droga per festeggiare un lieto avvenimento. Il 21 marzo, a Roma, su un barcone ancorato alla sponda del Tevere veniva scoperta una fumeria frequentata da studenti. Il « drogaboat » fece scalpore. Molti dei giovani fermati appartenevano a note famiglie della capitale. Cinque giorni dopo venivano alla luce altre sei fumerie a Roma, tutte frequentate da giovani, alcuni minorenni. Nello stesso periodo incominciavano a Genova le indagini sullo strano comportamento della nipote del cardinale Siri: si era recata in casa di alcuni « capelloni » proprio mentre la polizia la stava perquisendo, trovandovi hashish e marijuana. « É' stato un caso » si disse. La ragazza era troppo co¬ nrefavrd« euppspladems'lancoi dM«mv«vpgsAugsvFamtafirensc inetvszz nosciuta per poter ammettere che fosse implicata nell'affare della droga. Il 12 agosto venne però trovata sulle alture di Genova mentre con undici amici partecipava ad un « meeting » a base di hashish e marijuana. La fumeria era una tenda. Dalla casa compiacente si era passati al camping, dal vizio segreto alla scampagnata. Dieci studenti furono sorpresi a Bolzano mentre sulla riva d'un torrente stavano drogandosi. Avevano siringhe e lacci emostatici. Una farmacia portatile invece del sacco con la merenda. A Mi'lano, l'ex liceo Beccaria venne trasformato in un bivacco: undici giovani fumavano oppio e si istupidivano con i medicinali. Intanto a Roma, dopo l'arresto dell'ex pugile Malmignati, era scoppiato il « caso » Luttazzi e Chiari, mentre a Palermo veniva rinviato il processo a cento « bosses » della droga. ' A Castelfusano, tre persone vennero arrestate: nel campeggio dell'Enal avevano organizzato un centro di smistamento degli stupefacenti. A disposizione avevano anche una roulotte. A Torino un giovane ha chiesto giorni or sono di guarire dal terribile vizio: aveva visto morire a Firenze nell'Arno un amico, anch'egli colpito dall'epidemia. L'« escalation » sta ormai toccando il culmine. Ci sono a questo proposito dati significativi e precisi. Nel 1967 furono sequestrati quattro chili e 855 grammi di hashish; ora nel 1970, nei primi tre mesi, si è già arrivati a quasi 65 chiIi Piero Cerati Genova. La tenda-fumeria sul Turchino: la foto fu scattata mentre stavano irrompendo 1 carabinieri (Telefoto)

Persone citate: Beccaria, Luttazzi, Malmignati, Mariotti, Piero Cerati