Squadre di soccorso nella notte salvano tre giovani immobilizzati su una parete
Squadre di soccorso nella notte salvano tre giovani immobilizzati su una parete La montagna illuminata a giorno dalle fotoelettriche Squadre di soccorso nella notte salvano tre giovani immobilizzati su una parete Due alpinisti e una ragazza, scalavano la « via della Cappelleria » della Sacra di S. Michele - Una cordata del soccorso alpino e una di vigili li raggiungono e li portano a terra - Centinaia di persone assistono all'operazione ' Parzialmente rimessosi da un grave Incidente alpinistico, di cui era rimasto vittima il 16 aprile scorso, un giovane ha vo- luto scalare ieri pomeriggio la parete della Sacra di San Michele, quasi verticale sulla sinistra della statale per Susa dopo Sant'Ambrogio. E' rimasto bloccato In parete con 1 due compagni di cordata, sono andati squadre di soccorso e vigili del fuoco a salvarli. E' il rag. Lodovico Marchisio, 23 anni, corso Vercelli 254, impiegato alla Olivetti di corso Giulio Cesare. Il 16 aprile era precipitato dalla parete che costeggia la stra,da a Oulx ed era finito in un laghetto. E' uscito a fine giugno dal Centro traumatologico, porta ancora un busto ortopedico. Ieri mattina con una decina di amici del gruppo alpinistico « La cricca », di cui è presidente, si è attendato, alla base della Sacra. Nel pomeriggio, con la fidanzata Roberta Segato, 24 anni, via Moritezemolo 41, impiegata, e un amico, Franco Sitom, 24 anni, via Galluppi 16, ha tentato la scalata della « via della Cappelletta », cosi chiamata da una piccola edicola religiosa proprio ai piedi della roccia a picco. E' una via molto conosciuta come palestra tra gli alpinisti torinesi, ora si svolge quasi al limite della cava di pietrisco. Non ha difficoltà eccezionali, ma va perecsa con estrema cautela e con buuna attrezzatura per l'assicurazione. I tre sono saliti per circa 150 metri, poi all'improvviso il Si- tom si è sentito male. Hanno do- vuto ancorarsi con due chiodi al- la roccia, sperando che si trat-1 tasse di un malessere passeggero, ma il tempo passava e il Sitom non si riprendeva. Marchisio e 1 la fidanzata hanno cominciato a 1111111111111111111111111111111(111(11111111111111111111111 gridare e le loro urla sono state udite dagli amici del campeggio. Alcuni sono accorsi ai piedi della parete. Quando hanno compreso di che cosa si trattava hanno dato l'allarme. Si è messa in azione la squadra del soccorso alpino di Giaveno diretta da Gian Franco Giay Arcota, sono arrivati anche 1 vigili della squadra alpinistica della centrale di Torino. Era calata la notte, la parete è stata illuminata con le fotoelettriche dei vigili. I fasci di luce richiamavano numerosi automobilisti, anche i clienti dei bar lungo la strada da Avigliana a Bussoleno sono andati a vedere. L'opera di soccorso si è svolta davanti ad alcune centinaia di persone. I tre immobilizzati in un canalino, aggrappati alle corde, sono stati raggiunti dalla cordata del Giay Arcota e da quella dei vigili Vacca e Olivero. Messi negli spedali sacchi di salvataggio, sono stati calati a valle. Poi in ambulanza li hanno portati al•Ifospedale di Avigliana. Nulla di grave, ma i medici li hanno trattenuti una notte in osservazione. Sull'ambulanza Marchisio ha tentato una battuto umoristica sul suo destino di alpinista, ma la fidanzata lo ha zittito: — Ora basta con la montagna, è tempo che pensiamo a sposarci e a tenere l piedi in terra. I potenti proiettori dei vigili frugano sul fianco della montagna per individuare i giovani in pericolo - Roberta Segato, la ragazza salvata
Persone citate: Franco Sitom, Gian Franco Giay Arcota, Giay, Lodovico Marchisio, Marchisio, Olivero, Vacca
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