Sta diventando un "giallo" la strage fatta dal marchese Casati a Roma di Livio Zanotti

Sta diventando un "giallo" la strage fatta dal marchese Casati a Roma Un dramma particolare dalle molte verità Sta diventando un "giallo" la strage fatta dal marchese Casati a Roma Ora si parla di troppo denaro e di ricatti di cui sarebbe stato vittima il patrizio - Compare nella vicenda una jugoslava amica dello studente ucciso - E' la sorella del giovane assassinato alcuni anni fa con la moglie separata dell'attore Mickey Rooney nella villa di Hollywood - Ha detto che il Minorenti due notti prima del delitto si sentiva minacciato (Nostro servizio particolare) Roma. 5 settembre. La morte dei marchesi Ca sati Stampa di Soncino e del loro compagno di passioni Massimo Minorenti è ormai un giallo dalle molte verità. In questo dramma particolare della gelosìa ora si parla troppo di denaro, dei miliardi del marchese Camillo che appaiono presenti in ogni circostanza della vicenda. Ci sono nuove e oscure accuse subito ritrattate. Ad un giornale romano del mattino, Cesare Marangoni, l'amico di Massimo proprietario del Night club « Fauve », ha fatto stanotte dichiarazioni nelle quali si lascia intendere che Minorenti, Anna Fallarino e il loro comune conoscente Aurelio Facchini avrebbero ricattato il marchese, minacciandolo di rivelare i particolari della sua vita intima. Ma quando siamo andati a trovarlo nella sua abitazione sul Tevere, oggi pomeriggio, Cesare Marangoni ci ha smentifo ogni cosa: « Le mie parole sono, state distorte, non ho mai inteso parlare di ricatti. Ho già chiesto una rettifica al giornale, riservandomi ogni azione legale ». Un atteggiamento simile mantiene il legale di Aurelio Facchini — l'avv. Giuseppe D'Adduzio — che ci riceve nel suo studio, presso corso Trieste: « Non capisco come Marangoni possa avere fatto simili dichiarazioni, se fino a ieri concordava con il mio assistito su ogni punto della storia. Comunque, mi riservo di agire legalmente ». Nessuna delle parti sembra avere fretta di finire in Tribunale. Un amico influente Nella storia entra anche una ragazza, è Zorika Milosevic, sorella del giovane ucciso alcuni anni fa con la moglie separata di Mickey Rooney nella loro villa di Hollywood, e amante di Massimo Minorenti. La giovane ha 30 anni, vive in un elegante superattico tra il Flaminio e Ponte Milvio ed è assai nota nei locali notturni di via Veneto. Si fece avanti quando in Francia Alain Delon fu coinvolto nella morte del suo amico Stefan Markovic, un altro emigrato jugoslavo, che aveva frequentato assiduamente l'attore come lo stesso Milosevic prima di lui. Fece capire che Delon poteva avere delle responsabilità negli omicidi del fratello e di Markovic; fu interrogata dalla polizia cui non risulta che abbia saputo fornire indicazioni sicure. Così finì espulsa, ma tornò poco più tardi a Roma, grazie all'intervento di un suo amico molto influente, 11 quale avrebbe anche consentito a Massimo Minorenti di evitare obblighi comuni a tutti i ragazzi in buona salute della sua età. Zorika Milosevic ha detto di avere ospitato in casa sua Massimo Minorenti la notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana. Massimo le avrebbe confidato di avere paura senza specificare di chi, appariva assai turbato non aveva voluto dormire nella propria abitazione, dove si trovava solo perché i familiari erano in vacanza all'Argentario. La jugoslava conosceva anche Anna Fallarino e credette di capire che i timori di Massimo venivano da quella parte, ma di questo non è certa. Sa, però, che per il giovane l'amore per la marchesa non era più un sentimento irrinunciabile: « Insieme, la chiamavamo " vecchia ": credo che Massimo intendesse riprendere con me una relazione che aveva- mo interrotto qualche tempo prima, forse proprio quando nella sua vita apparve la marchesa », Zorika parla ancora dei progetti di Massimo e dice che ne aveva diversi, «?ie aveva sempre avuti tanti, tirava fuori un'idea ogni momento ». Non esclude che Massimo potesse avere una parte nel «Fauve», il «night» di Cesare Marangoni: certo è che Minorenti pregò i Casati di invitare numerosi aristocratici loro amici all'inaugurazione del locale. Aspetti sconosciuti Sono tutte circostanze nuove, anche se non sempre precisate; alcune appaiono anche contraddittorie. Ma messe insieme inducono a credere che la strage di via Puccini non è stata ancora interamente spiegata. Stasera, anche l'immagine del marchese Camillo Casati mostra aspetti sconosciuti finora. Il gentiluomo freddo e riservato, distinto come si compete ad un personaggio del suo rango, nel giugno del 1963 finì in Pretura per avere aggredito un suo cameriere che lo aveva disturbato nel sonno. Si è saputo che, esigente e or¬ dinato fino alla meticolosità, se trovava qualcosa fuori posto sulla tavola era capace di scagliare in terra piatti, bicchieri e posate. Ha avuto spesso storie con i camerieri, tacitate in un modo o nell'altro. Anna Fallarino sapeva tutto questo, conosceva la natura del marito e ne era preoccupata. Per questo — ed è un altro elemento nuovo —- prima di andare all'appuntamento con lui, domenica pomeriggio, volle consigliarsi con alcune nobildonne romane, sue intime amiche. Non si arriva a comprendere, così, come la marchesa abbia potuto accettare che Massimo l'accompagnasse all'incontro con il marito. Sembra credibile, come qualcuno sostiene, che ciò avvenne per le insistenze del ragazzo; ma torna inspiegabile se Massimo non era più tanto innamorato dell'amante, come afferma Zorika Milosevic. Camillo Casati sparò allora per reagire all'atteggiamento che Massimo Minorenti può avere assunto verso di lui durante il loro ultimo colloquio? Certo qualcosa o qualcuno deve averlo indotto a mutare i suoi propositi suicidi, manifestati nel biglietto indirizzato alla moglie e ritrovato poi dagli agenti della polizia scientifica. Forse l'ultima lettera di Anna Fallarino al marito potrebbe fornire una spiegazione, ma non è stata ancora trovata e nulla indica che possa spuntare fuori da un momento all'altro. Gli interrogativi senza risposta in questa storia sono tanti, nessuno può ormai negarlo. La polizia continua a sostenere che si tratta di circostanze secondarie. « L'indagine è formalmente chiusa. Ora sono al vaglio le dichiarazioni di tutte le persone che in un modo o nell'altro sono state vicine ai marchesi Casati Stampa », confermano stasera in questura. Si aggiunge che probabilmente saranno nuovamente interrogati Aurelio Facchini e Cesare Marangoni; e con loro anche Zorika Milosevic, che però è scomparsa dalla sua abitazione. Livio Zanotti Roma. La marchesa Anna Fallarino Casati (Telefoto)

Luoghi citati: Hollywood, Roma, Soncino