Le Ferrari dominano nelle prove a Monza di Michele FenuEnzo Ferrari

Le Ferrari dominano nelle prove a Monza Ickx e Regazzoni girano in pista a oltre 240 chilometri orari di media Le Ferrari dominano nelle prove a Monza Il campione del mondo Stewart con la March precede Giunti alla guida della terza vettura modenese - Inutili le modifiche apportate ai motori Ford-Cosworth montati sulle diverse vetture - Un pubblico appassionato ha seguito le corse invadendo anche,la zona dei boxes (Dal nostro inviato speciale) Monza, 4 settembre. Prima giornata di prove per il Gran Premio d'Italia a Monza e immediata conferma del felice momento della Ferrari. Juckie Ickx, il vincitore di Zeltweg, è stato il più veloce, girando nel tempo record di l'24"14. alla media oraria di km 246,018; alle sue spalle ecco lo svizzero Clay Regazzoni (l'24"39), poi Stewart, sulla March-Ford (l'24"75), che ha preceduto di appena 4/100 di secondo -il terzo pilota della Casa di Maranello, Ignazio Giunti. L'italiano, in questa classifica puramente indicativa, è davanti a Roarlguez (Brm), Rindt (Lotus), il capofila della graduatoria ti mondiale ». e ad Andrea De Adamìch (McLaren-Alia), il cui l'2S"91 è di tutto rilievo. Poca fortuna ha avuto il terzo corridore italiano iscritto a questo decimo episodio del campionato di Formula 1: n Nanni » Galli ha compiuto soltanto due passaggi, quindi si è dovuto fermare al box per un guasto al suo « 8 cilindri Alfa», ii Peccete — ha detto Enzo Fer- rari, c)ie ha seguito con attenzione la prova dei suoi piloti e delle sue macchine — che Ickx e Regazzoni non abbiano ottenuto già in Germania l'accoppiata vincente di Zeltweg. La lotta per il titolo avrebbe potuto assumere un volto nuovo ». In effetto, anche oggi le Ferrari u 312-B » con il possente motore 12 cilindri « Boxer » hanno dominato la scena. Ickx, in due ore e mezzo di allenamenti, ha progressivamente migliorato le proprie prestazioni, senza bisogno di ricorrere al « gioco delle scie ». « Si può ancora fare di meglio » — ha affermato il giovane corridore belga sotto lo sguardo orgoglioso della sua graziosa moglie Catherine. E si che Jackte non era proprio nella forma migliore: lo tormentava un forte mal di denti ed era piuttosto nervoso. Giunti, t cui progressi nella difficile arte di domare i 460 CV della sua monoposto si notano di corsa in corsa, era seccato per (exploit di Stewart, che proprio in extremis gli ha soffiato il terzo tempo Ma il romanino non deve dolersi: Stewart è pur sempre il campione del mondo. L'avesse lui una Ferrari... Regazzoni ha offerto lu consueta dimostrazione di sicurezza: ormai è un n vecchio » della Formula 1. Le ti 312-B », lievemente modificate nell'aerodinamica, sono andate molto bene; sono affiorati soltanto lievi inconvenienti all'impianto di alimentazione della vettura di Giunti, ma si provvedere staseru cambiando le pompe di benzina. Gli avversari della Casa di Maranello non sono stati naturalmente con le mani in mano in questo periodo: il progressivo miglioramento delle monoposto italiane, culminato nel successo in Austria, ha messo in agitazione sia le marche che adottano t quasi esausti Ford-Cosworth 8 cilindri, sia la Brm e la MatraSimca, che usano come la Ferrari motori di propria costruzione a 12 cilindri. La Cosworth ha preparato per Monza una versione speciale del suo motore, lasciando immutata la potenza (430 CV a 10 mila giri-minuto), ma cercando di aumentarne la tenuta alla distanza attraverso varie migliorie. Esemplari di questo ii Super-Cosworth » sono stati affidati a Stewart, Rindt e Brabham ed i primi due oggi ne hanno fatto buon uso. Operazioni più o meno identiche hanno tentato la Matra e la Brm: la Casa francese ha modificato il disegno delle bielle, quella inglese le testate ed altri organi interni. Per ora, soprattutto nella Matra-Slmca i risultati non sono confortanti. In sordina anche.,rBrabham e le McLaren. Stewari ha usato pure la nuova Tyrrel, portata a Monza per avere una scelta con la March, ma con essa ha compiuto poche tornate: si è rotta la pompa della benzina e lo scozzese è dovuto tornarsene a piedi al box. Non è sceso in pista lo svedese Bonnier, in quanto il camion che trasportava la sua McLaren ha avuto un guasto In viaggio. Su tutto e tutti, il caldo entusiasmo del pùbblico: 1 cartelli « Dai, dai Ferrari! » si sprecano lungo l'autodromo, in un'atmosfera da incandescente derby calcistico. Molti hanno cercato in ogni modo di entrare nei boxes, ed alcuni ci sono riusciti, ostacolando perfino il lavoro det meccanici. Ad un certo punto, lo stesso Ferrari ha sentito il bisogno di chiedere la cortesia che facessero un po' di spazio ai suoi uomini. Ma non era affatto scontento. Il tifo è bello. Michele Fenu Monza. I tre piloti della Ferrari: da sinistra Regazzoni, Giunti e Ickx. A destra il titolare della casa Enzo Ferrari (Moisio)