Gli aspri dissensi tra farmacisti prima di revocare l'agitazione

Gli aspri dissensi tra farmacisti prima di revocare l'agitazione Gli aspri dissensi tra farmacisti prima di revocare l'agitazione j | \ j I \ (Segue dalla V pagina) | do « caldo ». Tutti chiedevaj no la prosecuzione dell'agij tazione. lamentando di non I essere stati sinora ricevuti j da alcun ministro, i Qualcuno ha proposto, nei ! casi di « precettazione » dei i prefetti, di consegnare i farmaci ai mutuati fino all'esau I rimento delle scorte, poi di j i j j i \ ; non dare più medicine. Questo perché le mutue debbono miliardi ai farmacisti, sono in arretrato anche di 7 mesi con i pagamenti, e i farmacisti non hanno più denari per continuare a pagare in contanti alle industrie quei medicinali che devono consegnare ai mutuati, a credito, mentre le banche prestano denaro solo al tasso del 12 per cento. Si stava formulando un or- j dine del giorno per la prose dizione dell'agitazione, quali do vi è stato un primo « intervento del dissenso ». Il far maoista Catapano, di Napoli, ha affermato: « Siamo sulla strada sbagliata, contro la popolazione. Chiediamo al governo di ascoltarci, il proble ma di tondo non è quello del nuovo sconto dell'uno per cento impostoci dal decreto legge ». Una voce: « Voi a Napoli non avete problemi, perché vendete medicinali rubati a. S'è acceso un clamo- IIj a o o i , - I re, che è però valso in parI te a scaricare la tensione, j II successivo oratore, il dottor Sbarigia, di Roma, ha so| stenuto l'opportunità di bloci care la manifestazione, almej no per qualche giorno, per ! ottenere un ùxiontro con il 1 governo, al quale però bisoì gna fare richieste precise. Ci sono stati altri moinvii ti, agitati. E' emerso che vi | sono farmacie poco interessate all'intera vicenda, dati i loro alti livelli d'introito. Ma la maggioranza si troverebbe in tali difficoltà da invocare, come appena pochi giorni fa in Francia, un nuovo « status » della categoria, una forma di regimipubblico. E' stato anche detto: « Rinunciamo pure alla parte di prezzo che ci spetta, lasciamola tutta alle mutue., ma facciamoci pagare come professionisti ». In questo senso è stato anche approvato un documento che sarà portato all'attenzione del ministro Mariotti. . E' stato il dibattito sui problemi concreti, sulle prospettive, sul metodo svedese da qualcuno illustrato (una società di 'gestione di tutte le farmacie nazionali, con il 60 per cento di capitale pubblico), che poco alla volta I ha portato alla votazione, a larghissima maggioranza, dell'ordine del giorno che so-1 spende l'agitazione. j | i I 1 L'assemblea dei titolari di farmacie tornerà a riunirsi domenica mattina a Roma. I farmacisti contano, nel frattempo, d'aver ootuto parlare con il ministro della Sanità, Mariotti, per riferirne poi alla loro base. Come negli anni scorsi, il dialogo avviato dal ministro Mariotti con i medici mutualistici e ospedalieri ha portato 1 sanitari a dividersi in due ali, una ostile e l'altra favorevole alle riforme, cosi ora l'azione sindacale dei farmacisti sembra sfociare in alcune prese di posizione aperte, favorevoli alle innovazioni. L'associazione sindacale dei proprietari di farmacie (Assiprofar) ha infatti scritto nel comunicato che « nel desiderio di alleviare il disagio ai lavoratori derivante dalle croniche disfunzioni delle superale strutture mutualistij che. ha ritenuto di dover ac | cogliere l'invito del ministro i della Sanità ». Domani si riunisce a Roma l'assemblea dell'Ordine professionale dei farmacisti e venerdì si riunirà anche il direttivo della « Assofarma », una delle due associazioni industriali del settore, per l'esame delle « misure che si tenderà necessario adottare » dopo il decreto legge del Governq, che aumenta lo sconto farmaceutico alle mutue. g. m.

Persone citate: Catapano, Mariotti, Sbarigia

Luoghi citati: Francia, Napoli, Roma