Esami di riparazione avranno inizio lunedi di Felice Froio

Esami di riparazione avranno inizio lunedi Per gli studenti quasi finite le vacanze Esami di riparazione avranno inizio lunedi Domani cominciano le prove nelle elementari, lunedì 7 settembre nelle medie (a partire dall'anno prossimo la sessione di riparazione sarà abolita) - II T ottobre più di 8 milioni d'alunni tornano a scuola (Nostro servizio particolare) Roma, 31 agosto. Domani si iniziano gli esami nelle elementari, lunedì prossimo nelle medie e negli istituti superiori. Nelle successive settimane le segreterie delle .-:cuole dovranno ultimare le operazioni per la [orinazione delle classi, i Provveditorati agli studi quelle di nomina degli insegnanti. Dovrebbe essere un anno scolastico più tranquillo e ordinato: il ministero delia Pubblica Istruzione assicura che non si dovrà attendere, come l'anno scorso, la fine di gennaio prima che tutti i professori conoscano la sede definitiva; con la legge sulla non licenziabilità dei professori non di ruolo le scuole dovrebbero poter funzionare regolarmente entro la metà di ottobre. E' quello che si augurano alunni e genitori; ma ogni anno ci sono queste assicurazioni e poi accade sempre qualcosa di nuovo o di imprevisto che rinvia di qualche mese il regolare inizio delle lezioni. Dovrebbe essere anche un anno scolastico più sereno, dopo la conclusione della vertenza, che ha avuto momenti drammatici. .11 1" ottobre più di 8 milioni di alunni e oltre 500 mila insegnanti tornano a scuola; se si aggiunge il milione e mezzo di bimbi delle scuole materne, la popolazio- j ne scolastica raggiunge i die- | ci milioni. Una cifra impo- | nente che però nasconde deficienze: c'è ancora una : preoccupante evasione dall'obbligo della scuola media | (circa mezzo milione), molti i abbandoni nelle superiori, un | numero incredibilmente eie- ' vato di ripetenze. E' stato calcolato che tra abbandoni e ripetenze in Italia si raggiunge il 29"o, contro il 3-5uò delle altre nazioni. L'aumento della popolazione scolastica delle scuole materne va molto a rilento: nel 1965 le frequentavano 1 milione 335 mila bimbi, l'anno scorso 1 milione 407 mila; quest'anno dovrebbero avvicinarsi a 1 milione e mezzo. L'istituzione della scuola materna statale che avrebbe dovuto rappresentare l'avvio della soluzione di uno dei settori educativi più delicati, alla prova dei fatti, ha mostrato tutti i suoi limiti. Gli ultimi dati dell'Istat dicono che l'anno scorso su 100 bimbi in età 3-5 anni, appena 49 frequentavano una scuola materna; la frequenza va diminuendo man mano I che si passa alle regioni me- 1 ridionali. Nell'Italia meridionale ed insulare solo 40-43 bimbi vengono accolti nelle, scuole pre-scolastiche, nell'Italia centrale si sale a 47, nel Nord a 55-57. E' una situazione grave c preoccupante perché, secondo le ultime acquisizioni scientifiche, si tratta del momento che maggiormente influisce sulla formazione intellettuale dell'individuo. La prima discriminazione, a volte irrimediabile, avviene in questa età e chi inizia le elementari senza aver frequentato la scuola materna, oltre a partire in condizioni di inferiorità, rischia di subirne le conseguenze per tutto il resto degli studi. E sono i bimbi delle famiglie meno abbienti che non hanno la | possibilità di frequentare questa scuola. Secondo le previsioni quest'anno appena 150180 mila alunni potranno essere accolti nella scuola materna statale; una cifra bassa che richiede nuovi mezzi e nuovi strumenti legislativi se si vuole eliminare quello che lpfirrglcrspctlstlzsmlatlI è il più grave problema edu cativo del nostro ordinamen- | to scolastico. Gli alunni della scuola elementare sono 4 milioni e 704 mila; in pratica tutti i ragazzi in età scolastica la frequentano, ma è ancora alto il numero dei ripetenti e vi sono ancora molti che abbandonano; negli esami dalia seconda pila terza elementare, dove non dovrebbero esservi bocciati, circa 100 mila alunni ripetono la classe ed altrettanti non superano gli esami di licenza media. Non tutti quelli che terminano le elementari si iscrivono alle medie; si calcola che circa mezzo milione di ragazzi in età 11-14 anni non frequentano o abbandonano anzitempo la scuola media. Anche qui i ripetenti raggiungono cifre alte: circa 300 mila nelle tre classi. Complessivamente gli scolari delle medie sono oltre 2 milioni. Gli alunni degli istituti superiori arriveranno quest'anno a 1 milione 600 mila, di cui circa 700 mila negli istituti tecnici e 245 mila negli istituti professionali. In questi ultimi anni si è avuta una distribuzione disordinata nei diversi tipi di istituti, ma questo fenomeno dovrebbe essere ridimensionato con la lesse che ha liberalizzato l'accesso a tutte le facoltà. L'anno scolastico che sta per cominciare dovrebbe finalmente essere l'anno della riforma della scuola secondaria superiore; il ministro ha già inviato ai sindacati una lettera in cui vengono tracciate le linee essenziali della riforma e attende per il 15 settembre una risposta per passare ad una fase più concreta. Se non si salda la frattura esistente tra la nuova '■cuoia media e le superiori la nostra scuola continuerà a subire le conseguenze negative (pedagogiche e cultura- li) di questa anomala situa-zione. E' certo, invece, che la scssione di riparazione dellemedie e delle superiori saràl'ultima: il ministro ha giàannunciato la soppressione etutti (sindacati e partiti al governo) sono d'accordo perché venga attuata fin dal prossimo anno scolastico. Felice Froio

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