I retroscena della tragedia nell'«alta società» di Roma di Livio Zanotti

I retroscena della tragedia nell'«alta società» di Roma Il triplice delitto nel palazzo del marchese Casati I retroscena della tragedia nell'«alta società» di Roma II marchese (45 anni) ha sparato prima alla moglie (41 anni) e al giovane amico (25 anni) Poi si è ucciso - Un diario intimo descrive strani rapporti fra i tre, in un ambiente di lusso e di rafiìnatezze - Poi il gioco si è rotto perché la donna e l'amante si sono innamorati (Nostro servizio particolare) Roma, 31 agosto. La tragedia di via Puccini ha un diario intimo, ed è tutta lì: in una vita coniugale elio min è soltanto una « vita a due » e per anni è andata avanti al di là del piccante. Poi, all'improvviso, quando gli amori pericolosi sono già divenuti « routine », il sentiménto interrompe il gioco. Anna Fallarino, 41 anni, da dieci marchesa Casati Stampa, si innamora dell'ultimo «partner », uno studente di 25 anni, Massimo Minorenti; non vuole più dividerlo con il marito. E il marchese Camillo, 45 anni, stordito da un fatto che stenta a comprendere, stavolta ferito nel profondo, li uccide per poi togliersi a sua volta .la vita. Ha sempre creduto di essere lui a dirigere il gioco, è lui che ha riempito giorno per giorno il diario dei suoi incontri particolari con la moglie e i loro occasionali compagni. Ha scritto pagine e pagine, con calligrafia attenta e minuta, per avere la occasione di rivivere ogni istante, ogni dettaglio di quegli incontri. L'ultimo atto della vicenda lo ha scritto in un foglietto indirizzato alla moglie e ritrovato dalla polizia. Dice: « Anna, muoio perché non sopporto il tuo amore per un altro uomo. Perdonami e vienimi a trovare ». Forse quando lo ha concepito pensava di uccidere soltanto se stesso; ma non deve avere resistito al pensiero di lasciare la bellissima moglie nelle braccia di un altro. Ora i protagonisti di questa storia sono tutti e tre cadaveri all'obitorio, per la polizia non c'è più niente da scoprire e il caso è chiuso. Quando è cominciato nessuno lo sa. Certo anni fa; Massimo Minorenti non è stato il primo a dividere Anna Fallarino con il marchese Casati. Ma stavolta era sembrato a tutti che fosse diverso dalle altre. Il marchese lo aveva indovinato subito e senza alcun imbarazzo ne aveva parlato agli amici più intimi, gente aristocratica come lui e disposta a non scandalizzarsi. « E' una relazione che non durerà a lungo », aveva confidato poche sere addietro ad un amico, compagno di « club » e come lui amante della caccia alla volpe. Per Camillo Casati, che la moglie andasse con altri uomini non era motivo di di¬ spiacere; ciò che chiedeva era di essere anch'egli in qualche modo presente. Era il suo modo di riaffermare il superiore legame che lo stringeva alla donna e negare Livio Zanotti (Continua a pagina 2 in quinta colonna) Roma. Una recente immagine di Camillo Casati Stampa di Soncino con la moglie Anna Fallarino (Telcfoto Parabola)

Persone citate: Anna Fallarino, Camillo Casati, Camillo Casati Stampa, Casati, Casati I, Casati Stampa, Massimo Minorenti

Luoghi citati: Roma, Soncino