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Sconcertanti affermazioni di due suore rimpatriate le novizie importate dall'India Sconcertanti affermazioni di due suore rimpatriate Secondo le due ragazze, nel convento italiano di cui sono state ospiti erano «costrette a mangiare cibi disgustosi con schiaffi e percosse. Eravamo schiave» Nuova Delhi, lun. matt. Due delle novizie indiane ritornate il mese scorso nel loro Paese dopo un periodo trascorso in un convento italiano, hanno rilasciato ieri all'agenzia « United News oi India» (Uni) un'intervista. Le due giovani. Anna Eia- I kattu e Ammini Valuchirayl, rispettivamente di 24 e 19 arini, hanno dichiarato che nel j convento in cui erano state \ inviate assieme a 28 altre ra- j 'te e gazze venivano mali mvirrttr «a lavorare rimi.,C°£r-Ìl}e. "r,a „-ì"U:lie i£m.e Ischiave ». Il cibo era disgu stoso, ma erano costreite ad inghiottirlo con schiaffi e percosse; quando le giovani si sono lamentate presso le autorità del convento per l'eccessivo lavoro, è stato loro detto che erano state portate in Ita- lia per lavorare, e che il convento aveva pagato tremila rupie (250.000 lire) alle loro famiglie e altre tremila per il viaggio in aereo. , Le due giovani hanno detto che il loro gruppo fu inviato a lavorare in un ospedale per malati mentali con ottomila pazienti e che una ragazza, costretta a vivere assieme ai pazienti, ne rimase cosi sconvolta da perdere la parola. Le due ragazze hanno confermato di avere avvicinato * Ciriaco Puthenpura.il Quale disse loro che sarebbe- ro potute diventare infermie- re o dottoresse dopo studi all'estero, al termine dei quali sarebbero diventate suore. Esse hanno detto di aver appreso delle possibilità di andare in Europa da « prediche nelle chiese» e da annunci sui giornali Quanto alle voci secondo cui alcune novìzie indiane, per sottrarsi alla loro situazione. si sarebbero date alla prosti- tuzione, le due giovani hanno dichiarato di aver udito ra- gazze fuggite da conventi in Germania per diventare cameriere e prostitute, ma non hanno detto se qualche ragazza del loro gruppo abbia fatto altrettanto. ( Ansa-Reuter-Upi )