Subacquei in gara a 2000 metri

Subacquei in gara a 2000 metri gelide acque del lago Verney, presso il Colie del Piccolo San Bernardo Subacquei in gara a 2000 metri Le undici squadre partecipanti alla competizione hanno pescato soltanto quattro trote - Affermazione del valdostano Bugnolo - Ai 25 metri di profondità raggiunti dai concorrenti la temperatura era inferiore ai 10" dal corrispondente La Thuile, lunedì mattina. (i. v.) Trentadue sub appartenenti a circoli subacquei di Genova, Torino, Novara ed Ivrea e ad associazioni elvetiche di Lugano, Brissago ed Ascona, hanno dato vita ieri al lago Verney, nei pressi del Colle del Piccolo San Bernardo al « VII Trofeo acque alpine », organizzato dalla proloco di La Thuille, in collaborazione con il consorzio regionale della pesca della Valle d'Aosta. Vincitore della competizione di pesca subacquea, la più alta d'Italia, svolgendosi a metri 2088 di altitudine, è stato il valdostano Alvaro Bognolo del Circolo Sub canavesano dì Ivrea, residente a Montjovet, che ha pescato una trota mormorata di chilogrammi 1,740. Piuttosto scarsa peraltro la pesca se escludiamo anche un elmo tedesco, trofeo che farà mostra, di sé nella sede del Circolo subacquee torinese. Le undici squadre hanno arpionato in tutto solo quattro trote, per un peso complessivo di circa cinque chilogrammi. Numerosa folla ha assistito alla competizione, nonostante il tempo incerto, il freddo intenso ed il vento. Il termometro ha fatto registrare sulle rive del Lago Verney, non più di 14 gradi, mentre nell'acqua la temperatura era inferiore ai 10. Il trofeo « Acque alpine » è andato alla squadra B del Circolo subacqueo canavesano dì Ivrea i cui componenti Bognolo, Bari e Pavignano, hanno anche conquistato quattro medaglie d'oro. Alla squadra svizzera del Brissago, classificatasi seconda, con Baciocchi, Prato e Muller, sono andate tre medaglie d'argento ed una grolla del comune di La Thuile. Al terzo posto si è classificata la squadra A del Circolo subacqueo canavesano, al quarto posto la squadra B del Verbano Sub Brissago. I concorrenti si sono immersi a 25 metri di profondità, benché il lago raggiunga i 40 metri, e questo perché ad un'altitudine superiore ai 2000 metri, i sub avrebbero trovato difficoltà di compensazione nell'uscita dall'acqua. Ad ogni modo è stata egualmente una esperienza interessante per tutti i concorrenti che hanno dovuto giocare d'astuzia con le trote che a frotte si sono nascoste dietro le rocce per evitare di essere arpionate. Fuori programma l'immersione del sessantottenne Egidio Cressi di Genova che ha esperimentato un nuovo tipo di muta. Le acque del fondo del lago non celano nessun mostro marino. « E' destituita da ogni fondamento la leggenda che nel lago Verney esista una trota gigante che divora tutte le altre — ha detto un concorrente — le acque sono limpide e non inquinate ». Il vincitore Alvaro Bognolo stacca la preda dalla fiocina

Persone citate: Baciocchi, Bugnolo, Egidio Cressi, Muller, Pavignano, Verney