Arese, due medaglie all' Universiade

Arese, due medaglie all' Universiade Arese, due medaglie all' Universiade STOCCOLMA, lunedi mattina. Franco Arese è partito già ieri pomeriggio per l'Italia in aereo, senza seguire la seconda giornata della Coppa Europa: aveva fretta di rientrare a Torino, l'Universiade è ora al centro dei suoi programmi. A Torino il cuneese correrà I 1500 e 5 mila metri, per tentare una doppia vittoria che — di fronte al suo pubblico — costituirebbe il degno coronamento di una stagione a dir poco favolosa. Si era parlato di una flessione di forma di Franco, provato dal duello con Liquori a Siena, ma sono bastati dieci giorni in Svezia per restituirci il campione integro. Arese è stato in Scandinavia con Giacomo Manetta (che ha pure tratto grandi giovamenti dall'ambiente) ed il trainer-amico Tino Bianco, si sono spostati dove hanno voluto, hanno cercato i ristoranti dove senza spendere capitali si mangiassero pasti sostanziosi: una vita nomade, senza controlli, ma quando un atleta ha coscienza non ci vuole altro ed i risultati si sono visti in pista. I 1500 metri di sabato resteranno una ce le più belle corse della carriera di Arese, in quanto è stato lui ad impostare la corsa sul piano tattico dimostrando grande personalità. « Sei arrivato sorridendo », gli hanno detto a gara finita. « Forse non avete visto bene — ha ribattuto, — più che un sorriso era una smorfia, quel rettilineo non finiva più. Ad ogni modo è andata bene. E adesso penso solo alle Universiadi ». A proposito di Universiadi occorre un discorso chiaro. Ci saranno campioni stranieri, contro Franco, in grado di tener alto il ritmo di una corsa e ci saranno altri italiani senza speranze di vittoria. Riuscirà Nebiolo, nella sua duplice veste di presidente federale e organizzatore della manifestazione, a convincere qualcuno a tirare la gara come si conviene per portare Arese in condizioni di sfruttare la forma attuale per tentare almeno il record italiano dei 5 mila che è alla sua portata? Ne dubitiamo ma serebbe bello che l'atletica italiana si mettesse per una volta al servizio del suo « numero uno », dell'asso che con le vittorie nei 1500 e 5 mila di Sarajevo ha permesso ad altri di venire a fare i turisti, o poco più, in Svezia. b. p.

Persone citate: Franco Arese, Giacomo Manetta, Liquori, Nebiolo, Tino Bianco

Luoghi citati: Arese, Europa, Italia, Sarajevo, Siena, Stoccolma, Svezia, Torino