I tedeschi dell'Est dominatori battono per la prima volta i russi

I tedeschi dell'Est dominatori battono per la prima volta i russi Dopo la vittoria di Arese, soltanto Pianisi lotta, invano, per un successo I tedeschi dell'Est dominatori battono per la prima volta i russi Crollo deF.a Francia nella seconda giornata di gare - Nervosismo dei sovietici per la sconfitta subita - Gli italiani set. timi (su sette) in tutte le corse dai 100 agli 800 piani - Un campanello d'allarme per le prossime gare torinesi dal nostro inviato Stoccolma, lunedì mattina. La nazione-guida dell'atletica leggera continentale è, con pieno merito, la Germania dell'Est. Dopo la vittoria nella Coppa Europa femminile a Budapest, ecco il netto trionfo della squadra maschile a Stoccolma, un trionfo che, già delineato al termine della prima giornata chiusa con i bianco-blu in lieve vantaggio sulla Francia, si è consolidato ieri di gara in gara. I francesi sono crollati, passando dalla seconda alla quinta piazza. Gli azzurri hanno conservato senza... fastidi l'ultimo posto, grazie ad una serie di delusioni sullo slancio di quelle di sabato. La Coppa è finita con una grande ovazione per Wolfgang Nordwig, degno numero uno della saldissima nazionale della Germania Est. Dionisi, arrivato secondo con metri 5,20, è stato l'ultimo a contrastare la marcia del primatista del mondo (5,45) del salto con l'asta, il quale — vinta la prova a 5,35 — ha poi fatto alzare il regolo a 5,48, .misura con la quale avrebbe migliorato il limite assoluto già nelle sue mani. Nordwig ha fallito i tre salti, ma nell'ultimo ha dato la sensazione netta che il risultato è alla sua portata. Ora 10 attende la vittoria alle Universiadi, . se i dirigenti della squadra non ascolteranno chi vuole che l'atleta si prenda subito un altro meritato periodo di riposo. Cominciata con un'ora di vantaggio sulle altre gare, quella dell'asta è finita per ultima. Si è iniziato con la clamorosa eliminazione a 5 metri del sovietico Bliznetsov, che con l'ultimo posto (un punto) ha troncato sul nascere tutte le speranze di rimonta della sua squadra. Via via sono stati eliminati 11 polacco Buciarski (a 5,15) 10 svedese Isaksson (5,2C), e con il regolo a metri 5,25 sono rimasti in pedana Dionisi (che aveva saltato 5 metri e 5,20, passando alle misure intermedie), il francese Tracanelli e Nordwig. L'azzurro ha ancora « passato », Tracanelli ha fallito le tre prove, il duello italotedesco è proseguito a 5,30. Renato ha sbagliato il primo tentativo, ha rinunciato agli altri due per salire a 5,35 ma non ce l'ha fatta, mentre il primatista del mondo ha superato ogni misura con una sicurezza sbalorditiva. E' stata questa la competizione di maggior livello tecnico, ma ogni gara della seconda giornata è stata una battaglia. E' facile immaginare la tensione dei concorrenti delle due Germanie e dell'Urss i quali andavano in campo consci che dal loro comportamento sarebbero arrivati gli ultimi e definitivi ritocchi al risultato finale. La Germania dell'Est ha avuto lo « scatto » che l'ha portata fuori tiro appunto con l'asta e con il salto triplo, competizione nella quale il fortissimo Dremhel con una prova a metri 17,13 in mezzo ad una « serie » notevole ha battuto 11 primatista mondiale e campione olimpionico Victor Saneev, dell'Unione Sovietica. Due vittorie, quattordici punti che hanno determinato il trionfo dei tedeschi Est. I russi si sono battuti benissimo, ma a grandi vittorie (Dudin nelle siepi, il leggero, ma potente, Arzanov negli 800) hanno contrapposto grosse delusioni, come quella di Bliznetsov. Lo stiramento che ha bloccato quasi alla vigilia delle gare lo sprinter Borzov (un match-winner, l'atleta che ha battuto a Leningrado anche gli americani) ha tolto punti preziosissimi alla formazione sovietica. Ne^li ambienti della Coopa si dice che sabato sera lo sprinter Sapeva (un atleta che ha corso già i 100 in 10" netti, ma da tempo è in pessime condizioni di forma) abbia litigato sino alle botte con i compagni della staffetta, dopo accuse reciproche di scarso rendimento. Assente Borzov, favorito nei 100 e 200 metri, la Germania Est ne ha approfittato realizzando punti preziosi proprio in queste due prove con Siegfrid Schenke, secondo nei 100 sabato e ieri primo nei' 200 in 20"7. Le posizioni nella graduatoria conclusiva si spiegano anche con questi particolari, ma resta il fatto che da tempo — sin dai campionati europei di Atene dello scorso settembre — la Germania Est ha dimostrato di aver com¬ piuto notevoli progressi nell'atletica leggera, grazie alla notevole intelligenza dei tecnici ed all'applicazione dei giovani. La giornata conclusiva della Coppa è stata fatale alla Francia, che ha « bucato » in pieno molte prove, ha visto la rimonta della Polonia, ha dato modo agli svedesi di entusiasmarsi per la vittoria nel disco di Ricky Bruch, il gigante-gigione che ha dominato la sua prova con metri 64,88. Per l'Italia, ancora note negative, al di là delle previsioni che già ci assegnavano una parte marginale in questa manifestazione. Maglie azzurre agli ultimi posti negli 800 metri (Del Buono), nei 200 (Puosi), nel giavellotto (Cramerotti), nella staffetta 4x400 (Puosi, Bello, Fusi, Ballati), mentre ci ha salvato dalla posizione di coda nei 400 ostacoli una... provvidenziale caduta del polacco Serafin, che ha dato modo allo staccatissimo Bello di superare il rivale. Gentile è ancora lontano da una condizione di forma accettabile. Anche le sconfitte vanno guardate con attenzione. Puosi nei 200 è andato vicino al suo limite, ma Bello (54"2 sui 400 ostacoli) ha deluso gravemente, e così Cramerotti nel giavellotto, così il quartetto dei quattrocentisti, giunti al traguardo in 3'12"2, un tempo da squadra di club di seconda serie. Si è difeso benissimo Dionisi, sino a risultare uno dei grandi protagonisti della giornata, hanno lottato Risi nelle siepi, Cindolo sui 5 mila, Simeon nel disco. Ma siamo arrivati ultimi su tutte le distanze, c'è da essere mortificati. E' meglio che i dirigenti della nostra atletica comincino a tagliare i viveri a molti dei « numeri uno » e dedichino le loro attenzioni ai giovani. L'atletica spettacolo è destinata a morire se si continuerà su questa strada. Bruno Perucca