Quindicenne aiutata dal fratello riduce in fin di vita il fidanzato

Quindicenne aiutata dal fratello riduce in fin di vita il fidanzato Atroce e misterioso episodio ad Arma di Taggia Quindicenne aiutata dal fratello riduce in fin di vita il fidanzato La ragazza e il congiunto di 14 anni hanno colpito la vittima, 26 anni, a coltellate e con una sbarra - La giovane sostiene che voleva usarle violenza • Il ferito nega - Arrestato anche uno zio dei due aggressori servizio particolare Arma di Taggia, lunedì matt. Arma di Taggia è stata turbata nel giorno di Ferragosto da un grave fatto di sangue che presenta ancora dei lati oscuri: due minorenni, una ragazza di 15 anni, Maria Vittoria Cartisano ed il fratello Giuseppe di 14 anni, abitanti in via Aurelia Levante 13, hanno ridotto in fin di vita un giovane di 26 anni. Michele Novello, da Fagnano Castello (Cosenza), un cestaio residente a Taggia in via Del Piano 101. Il giovane, che dovrebbe essere il fidanzato di Maria Cartisano, è stato colpito dai due fratelli con una sbarra di ferro e da una decina di coltellate ed è ora morente all'ospedale elioterapico di Bussana. Alla drammatica vicenda, avvenuta alle 10,30 della mattina di Ferragosto nell'appartamento della ragazza, sì presume abbia partecipato anche lo zio dei due fratelli, Felice Cartisano di 43 anni, originario come i nipoti di Taiti (Reggio Calabria). Il ferito, sfuggito ai due ragazzi è riuscito a trascinarsi in strada ed è stato soccorso mentre attorno a lui si era formato un capannello di gente (la via Aurelia attraversa il centro di Arma di Taggia) da una pattuglia dei carabinieri a quell'ora in normale servizio per le vie cittadine. Secondo la versione fornita dalla ragazza ai carabinieri, il Novello, che si era recato poco prima nel suo appartamento e l'aveva trovata sola poiché i genitori erano andati in gita al Col di Nava, avrebbe tentato di usarle violenza, provocando una sua immediata reazione. Maria Cartisano, impossessatasi di un coltello a serramanico, colpiva il Novello più volte al capo, con l'aiuto anche del fratello minore rincasato proprio in quell'istante. Mentre questi tolto il coltello di mano alla sorella feriva a sua volta il Novello, la ragazza, afferrata una sbarra di ferro, l'avrebbe calata più volte sulla testa del fidanzato. Michele Novello non ha potuto difendersi adeguatamente dalla furia dei due ragazzi perché nei giorni scorsi si era fratturato un polso in seguito ad un infortunio sul lavoro ed aveva il -braccio destro ingessato. Egli afferma che non vi è stato alcun tentativo di violenza, bensì una manovra di seduzione da parte della ragazza che davanti al fatto compiuto lo avrebbe poi costretto al matrimonio. J. carabinieri, fatta irruzione nell'appartamento — lo hanno trovato in un disordine indescrivibile con macchie di sangue un po' dovunque,. sul letto e nella cucina,— hanno notato la presenza dello zio del due ragazzi, Felice Cartisano, che subito si è dato alla fuga e soltanto verso sera si è spontaneamente costituito. Gli inquirenti stanno ora accertando se e quale parte attiva abbia avuto lo zio nella sanguinosa aggressione. Il ferito è stato ricoverato all'ospedale di Bussana. Ha riportato delle contusioni alla testa con sospetta fr.attura e commozione cerebrale, ferite da arma di taglio al capo, alla schiena, al braccio e al fianco sinistro. Le sue condizioni sono molto gravi. I me-, dici si sono riservata la prognosi. : : Michele Novello è un bel ragazzo, molto robusto ma totalmente sordo. E' la conseguenza della meningite che lo ha colpito all'età di 15 anni. Il suo lavoro — fabbrica ceste per i floricoltori della zona — gli permette di vivere agiatamente. Sotto questo profilo era senz'altro un bel partito per la fidanzata quindicenne. Maria Vittoria Cartisano sarebbe stata gravemente ammalata: soltanto un mese fa avrebbe subito una difficile operazione al capo. Giuseppe Cartisano, che ha compiuto 1 14 anni da dieci giorni è stato rinchiuso con lo zio Felice nelle carceri di Sanremo, mentre la ragazza — alla, quale è stato accertato non è stata usata violenza — si trova nelle carceri femminili di Imperia. I cara¬ binieri, ravvisato il reato di tentato omicidio nei confronti di tutti e tre i Cartisano, hanno inviato sulla vicenda un dettagliato rapporto all'autorità giudiziaria, r. o. La feritrice di Arma di Taggia con il fratello (Telefoto)