Fatti prigionieri dagli israeliani due algerini su un jet "Boac"

Fatti prigionieri dagli israeliani due algerini su un jet "Boac" VENERDÌ, DURANTE UNO SCALO TECNICO A TEL AVIV Fatti prigionieri dagli israeliani due algerini su un jet "Boac" Sono un alto funzionario (segretario generale di Bumedien) e un uomo d'affari - Alla moglie del primo è stato consentito di proseguire - L'aereo proveniva da Tokio - Sembra che Israele chieda, per il rilascio dei due, la liberazione dei suoi piloti prigionieri in Egitto e in Siria nostro servizio Beirut, lunedì mattina. Le autorità israeliane hanno « sequestrato », venerdì scorso, un alto funzionario e un uomo d'affari algerini che si trovavano a bordo di un aereo della « Boac » durante uno scalo tecnico all'aeroporto Lod di Tel Aviv. Fonti di stampa israeliane affermano che il governo di Tel Aviv non intende per ora rilasciarli. Essi sono il segretario generale della presidenza algerina maggiore Djelloul Khatib, e l'uomo d'affari Al Belaziz. In cambio del loro rilascio ^Israele chiederebbe (ma fino al momento non vi è alcun annuncio) che Egitto e Siria restituiscano ì piloti degli aerei israeliani abbattuti sul Canale di Suez e nella battaglia che infuriò oltre un mese fa sulle alture di Golan. In ogni caso la detenzione dei due algerini, affermano fonti di Tel Aviv, sarebbe conforme alle norme del diritto internazionale, in quanto l'Algeria ha dichiarato guerra ad Israele nel 1967 e si è rifiutata di accettare il « cessate il fuoco » proclamato venerdì 7 agosto. Per quanto riguarda il sequestro dei due algerini, vi è un precedente, com'è noto, proprio da parte dell'Algeria, che un anno fa sequestrò un aereo civile israeliano, e i passeggeri che erano a bordo, dirottato da alcuni 'pirati. L'Algeria poi rilasciò i « prigionieri » e restituì l'aereo in cambio del rilascio, da parte di Israele, di un certo numero di guerriglieri palestinesi. Tuttavia ora Algeri sembra molto indignata per la sorte toccata ai due suoi cittadini. Un comunicato presidenziale diffuso dall'ufficio del capo dello Stato Bumedien afferma che l'Algeria non sarà coinvolta in nessuno « scambio » con Israele per ottenere la liberazione dei due algerini prigionieri degli israeliani. La « provocazione » compiuta da Israele, si legge nel comunicato, sembra completata da un presunto scambio, secondo quanto informa la stampa, in cui l'Algeria non vuole essere affatto coinvolta. Il governo di Algeri ha già interessato al caso vari organismi, e in particolare la Gran Bretagna, che cura gli interessi israeliani in Algeria, e l'Onu. La cattura dei due algerini (uno di loro, Djelloul Khatib, viaggiava con la moglie, che però non è stata trattenuta a Tel Aviv) è avvenuta, abbiamo detto, durante uno scalo tecnico, che sembra non fosse previsto alla partenza dell'aereo da Tokio, dove gli algerini erano saliti. Il pilota ha avvertito ì passeggeri che avrebbe fatto tappa a Tel Aviv dopo che l'aereo si era levato in volo dall'aeroporto di Teheran. All'aeroporto di Tel Aviv i tre passeggeri algerini non erano scesi dall'aereo. (Ap-United Press)

Persone citate: Djelloul Khatib, Golan, Khatib