Troppo spinto il film su Miller

Troppo spinto il film su Miller Bloccato dalla censura Troppo spinto il film su Miller PARIGI, lunedi mattina. I francesi non potranno farsi un'idea del soggiorno parigino dello scrittore americano Henry Miller che, dopo Hemingway e Faulkner, è considerato l'ultimo dei giganti della letteratura americana. La commissione di censura ha, infatti, vietato la proiezione in Francia del film: « Giorni tranquilli a Glieliy », realizzato dal pittore danese Jens Torsen, che racconta appunto le avventure parigine di Miller. Motivo del divieto: il film è troppo «spinto». Miller ha soggiornato a Parigi negli Anni Trenta: nel quartiere di Clichy, a Pigalle, lo scrittore americano ha avuto all'inizio un'esistenza difficile, alla ricerca disperata di un pezzo di pane. Si trascinava da un caffè all'altro, dormendo in squallide stanzette, ma ebbro di libertà, di vitalità, contento della sua sorte. Secondo i critici, « Giorni tranquilli a Clichy» è un film, fedele e poetico, della tumultuosa gioventù di Miller a Parigi. «Si tratta di un'opera ammirevole — ha detto la censura — ma disgraziatamente il film è stato prodotto troppo presto. Per il momento la morale corrente non lo permette. " Gli amanti " di Louis Malie, un film che ci aveva spaventato alla sua uscita, è oggi " vecchio " e non scandalizza più nessuno; ebbene, si dovrà attendere altrettanto per il film su Miller ». Caso senza precedenti, i censori hanno preso la loro decisione all'unanimità: l'affare appare piuttosto paradossale, in quanto la Francia ha sempre visto di buon occhio Miller. Vietate negli Stati Uniti, le sue opere erano infatti stampate in Francia. Parigi, insomma, era diventata la patria letteraria dello scrittore. I ruoli oggi si sono rovesciati. Miller, quasi ottantenne, vive negli Stati Uniti, dove il film « Giorni tranquilli a Clichy » sta ottenendo un grande successo. E' vero che in un primo tempo i doganieri avevano bloccato la copia della pellicola giudicandola contraria al buon costume, un magistrato dell'Alta Corte, però, venuto a conoscenza dell'episodio, fece togliere il « veto » sdoganando il film. v. m.

Luoghi citati: Francia, Parigi, Stati Uniti