Riserbo sui risultati della missione di Moro di Livio Zanotti

Riserbo sui risultati della missione di Moro L'incontro con il ministro degli Esteri libico Riserbo sui risultati della missione di Moro II ritorno ieri sera da Beirut, dove sabato è avvenuto il colloquio con Buessir - I due ministri hanno discusso per più di due ore sulle misure adottate dal governo di Tripoli contro i nostri connazionali - I contatti continueranno nei prossimi giorni a livello di ambasciate servizio particolare Roma, lunedì mattina. Moro è giunto ieri sera alle 21,20 all'aeroporto di Ciampino, di ritorno da Beirut, dove ha incontrato sabato pomeriggio il ministro degli Esteri libico, Buessir. Nel colloquio, durato poco più di due ore, sono stati affrontati i problemi dei rapporti tra Italia e Libia, e la situazione dei nostri connazionali residenti nel Paese africano innanzitutto. I risultati di que-. sto primo contatto diretto non si conoscono, ma il fatto è ritenuto positivo di per sé. E' ancora un momento interlocutorio; e per i libici forse anche di riflessione. Gli ulteriori sviluppi dell'iniziativa italiana sembrano condizionati dall'atteggiamento che il governo di Tripoli assumerà nei prossimi giorni. Il ritorno del ministro Moro è avvenuto al riparo di ogni clamore; come la partenza, decisa senza alcun preavviso nella notte tra venerdì e sabato. Ad attenderlo, sulla pista lunga del vecchio aeroporto internazionale della via Appia, c'erano soltanto personalità ufficiali dello Stato e del governo. Il Presidente della Repubblica aveva inviato a rappresentarlo il segretario generale, aw. Picella, il consigliere diplomatico Staderinl, e il consigliere stampa, Marras. E' stata ima manifestazione aperta di stima per la i missione compiuta da Moro, e un gesto inconsueto dal punto di vista formale. Saragat segue attentamente gli sviluppi della vertenza con la Libia; sabato sera, subito dopo la conclusione dell'incontro di Moro con Buessir, ha chiamato direttamente il nostro ministro degli Esteri ed ha avuto con lui uh lungo colloquio telefonico. Anche il presidente del Consiglio, Rumor, ha voluto che il suo consigliere diplomatico fosse presente all'arrivo di Moro. I giornalisti sono rimasti fuori. Erano stati preavvertiti che Moro non avrebbe rilasciato dichiarazioni. E infatti non ce ne sono state, neanche di ufficiose. Il ministro degli Esteri riferirà sull'esito dei colloqui avuti con Buessir alla Commissione Esteri del Senato, martedì. Fino a quel momento non sarà possibile avere notizie precise. Ma per quanto concerne la sostanza dei problemi sul tappeto già oggi si può dire che si è lavorato per porre le premesse di una soluzione. Probabilmente l'azione diplomatica intrapresa richiederà altri contatti; nel frattempo la trattativa proseguirà ininterrottamente a livello di ambasciate. Prima di lasciare Beirut, Moro è andato ieri pomeriggio a fare visita al presidente della Repubblica libanese, Charles Helou. E' stato un gesto di cortesia per la buona disposizione mostrata dal governo libanese nella circostanza. Ma anche una nuo¬ va presa di contatto nel quadro dell'intensificazione dei rapporti con i paesi del Mediterraneo, perseguita dal governo italiano. Si deve infatti alla mediazione del governo turco se l'incontro di Beirut è stato possibile. Nelle dichiarazioni fatte a conclusione del loro incontro, Moro e Buessir hanno concordato nella comune volontà di stabilire buone relazioni tra la nuova Libia e l'Italia. Le decisioni che il governo di Kaddafi prenderà nei prossimi giorni verso la comunità italiana in Libia, mostreranno attraverso quale via queste relazioni potranno affermarsi stabilmente. Livio Zanotti

Persone citate: Charles Helou, Marras, Moro, Moro Ii, Rumor, Saragat