Con il cannocchiale scoprono un cadavere sull'Eiger

Con il cannocchiale scoprono un cadavere sull'Eiger Con il cannocchiale scoprono un cadavere sull'Eiger E' un giovane friulano sorpreso tre giorni fa dalla bufera - Il suo compagno di cordata si è salvato miracolosamente rifugiandosi in una nicchia Bernese hanno notato, con un potente cannocchiale, il cadavere di Angelo Uccella che, attaccato ad una corda, penzolava nel vuoto. Per contro, il suo compagno era invisibile. In base alle dichiarazioni rilasciate dall'Insanti, è stato possibile ricostruire le principali fasi della tragica ascensione. Lunedì scorso i due alpinisti, entrambi della provincia di Udine, avevano iniziato la scalata della pericolosa parete, seguendo la via tradizionale che comprende diversi tratti a strapiombo. Nei primi quattro giorni l'ardua impresa si è svolta in modo regolare e giovedì sera la cordata è giunta a 250 metri dalla cima dell'Eiger, ossia nei pressi della zona chiamata il « bivacco di Corti ». Nella notte, però, il tempo è improvvisamente cambiato e una violenta bufera di neve, ha sorpreso i due rocciatori. Mentre tentavano di rifugiarsi in una nicchia. Angelo Urcella, colpito probabilmente da una lastra di ghiaccio, ha perso l'equilibrio ed è precipitato per 30 metri. Per un giorno Sergio Insanti ha udito i suoi lamenti, ma essendo ferito non ha potuto far nulla per tentare di salvarlo. Ieri mattina il tempo si è rimesso al bello e alcune guide di Grindelwald che scrutavano la parete hanno scorto il corpo esanime del rocciatore italiano. E' stata immediatamente allestita una colonna di soccorso: condotti sulla cima della montagna a bordo di due elicotteri, alcuni alpinisti si sono calati nel vuoto, salvando anzitutto Sergio Insanti, ormai allo stremo delle forze. Successivamente hanno ricuperato la salma di Angelo Urcella. Sulla parete dell'Eiger, vinta per la prima volta nel '37, sono morti oltre 30 alpinisti. Luigi Fascetti dal corrispondente Berna, lunedì mattina. Un improvviso mutamento delle condizioni meteorologiche ha causato la morte di un giovane alpinista italiano, Angelo Urcella di 24, anni, che all'inizio della scorsa settimana si era avventurato sulla famigerata parete nord dell'Eiger, nel massiccio della Jungfrau. Il suo compagno di cordata, Sergio Insanii di 26 anni, è invece riuscito a rifugiarsi in una nicchia della montagna e nel pomeriggio di ieri è stato tratto in salvo con l'ausìlio di un elicottero. La sciagura risale a venerdì scorso, ma soltanto ieri alcune guide dell'Oberland

Persone citate: Luigi Fascetti, Sergio Insanii, Sergio Insanti

Luoghi citati: Berna, Udine