Un presidente per i magistrati

Un presidente per i magistrati fono riuniti nella notte a Roma Un presidente per i magistrati Lotta fra le tre correnti di maggioranza dell'associazione - All'opposizione la frazione di estrema sinistra nostro servizio Roma, lunedì mattina. Per scegliersi un presidente e darsi quindi un governo stabile, il Comitato direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati ha discusso (ed in taluni momenti la discussione ha assunto toni molto vivaci per non dire vivacissimi) una intera giornata e buona parte della notte. Tutto questo perché non e stato affatto semplice per le tre correnti (« Magistratura indipendente », «Terzo potere » ed « Unità associativa») destinate a costituire la maggioranza, trovare un punto d'accordo. I risultati delle elezioni concluse la scorsa settimana non avevano dato indicazioni molto chiare. Su 36 seggi a disposizione nel Comitato direttivo centrale, 16 sono andati alla corrente, diciamo conservatrice, di « Magistratura indipendente »; 9 a quella di centrò di « Terzo potere »; 6 a quella di « Unità associativa » che raccoglie taluni gruppi secessionisti ed, infine, 5 sono andati a quella ' di estrema sinistra di « Magistratura democratica». Come, in queste condizioni, costituire la maggioranza che comunque presupponeva un accordo fra le correnti? II primo problema è stato quello di attribuire un ruolo all'ala sinistra ed è stato anche il più rapido, ad essere risolto. « Magistratura democratica », infatti, non ha accettato taluni criteri fondamentali sui quali le altre corventi hanno deciso di impostare le premesse per una collaborazione: niente politicizzazione della funzione giudiziaria e quindi della stessa Associazione; niente diritto di oritica alla attività dei magistrati su procedimenti giudi ziari in corso. « Magistratura democratica» ha rivendicato la libertà di esercitare un diritto costituzionale e si è rifiutata di partecipare alla discussione su eventuali accordi passando quindi alla opposizione. L'altro problema è stato, invece, molto più complesso. Per arrivare alla formazione di una giunta e quindi alla elezione di un presidente e di un segretario generale si è passati attraverso la elaborazione e la enunciazione di un programma. D'accordo tutti, o quasi tutti, sul fatto che il giudice può soltanto interpretare la legge e non abrogare la norma che egli deve applicare o rinviare all'esame della Corte Costituzionale se la ritiene in contrasto con la Costituzione; sul fatto che i giudici o meglio le correnti non debbono svol gere pressioni politiche sull'Associazione dall'esterno, il La freccia indica il ghiacciaio Piccolo di Verrà dove giacciono le salme dei tre alpinisti

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