I giornali britannici chiedono al Vaticano i risultati dell'inchiesta sulle suore indiane

I giornali britannici chiedono al Vaticano i risultati dell'inchiesta sulle suore indiane Continua la polemica per il "traffico delle novizie,, I giornali britannici chiedono al Vaticano i risultati dell'inchiesta sulle suore indiane II « Times » giustifica gli episodi con la necessità di trovare personale per gli ospedali - «The Catholic Herald » afferma che la segretezza nuoce al prestigio della Chiesa (Nostro servìzio particolare) Londra, 28 agosto. La vicenda delle suore del Kerala, scrive oggi. The Times in un articolo di fondo, « rivela un triste miscuglio di prestigio, di fattori economici e di genuino zelo religioso ». Il Times fornisce una spiegazione economica al fenomeno delle suore indiane trasferite nei Paesi europei da intraprendenti sacerdoti. Esso scrive: « La Gran Bretagna recluta le sue infermiere all'estero. Non sorprenda che gli ordini religiosi italiani, che svolgono gran parte della loro attività negli ospedali, abbiano fatto la stessa cosa ». The Times si appella, infine, al Vaticano, perché renda pubblici i risultati della sua inchiesta, senza ulteriori indugi. In un ampio articolo di fondo, il Daily Mirrar scrive: « Se queste ragazze vengono sfruttate come manodopera a \ basso costo, come possono sfuggire alla trappola? Certamente, il Vaticano non può essere soddisfatto che le suore siano reclutate secondo principi commerciali. Certamente, il Vaticano deve preoccuparsi che gli interessi delle ragazze siano più attentamente salvaguardati ». The Tablet, una rivista cattolica indipendente, rivela in una corrispondenza da Roma che alcune ragazze del Kerala entrate come novizie in conventi della Germania Occidentale siano poi tristemente finite sulla strada. La rivista scrive: « A causa della dura disciplina, alcune ragazze hanno ceduto e sono fuggite. Seminaristi indiani, die da Roma erano andati a lavorare in Germania, l'estate scorsa, hanno incontrato ragazze indiane che erario diventate prostitute, dopo avere lasciato i conventi ». The Catholic Herald scrive, oggi, che l'inchiesta sulla vicenda delle suore del Kerala deve essere resa pubblica. La segretezza, esso aggiunge, «causa grave danno alla Chiesa, anche se bene intenzionata ». The Catholic Herald osserva: « Non c'è nulla di immorale che un convento paghi le spese di trasporto o aiuti, la famiglia povera di una novizia. E' chiaro che i conventi europei coinvolti in questa disgustosa storia credeva no di fare solo questo. Ma, — aggiunge la rivista — sarebbe una grave mancanza alle leggi della Chiesa esercitare pressioni sulle aspiranti reclute e tanto peggio imbrogliarle ». The Tablet scrive che in alcuni conventi italiani, le . ragazze indiane « vivono malissimo » e aggiunge che i sacerdoti indiani, talvolta, si sono fatti pagare anche 170.000 lire dalle famiglie delle novizie, per la loro ammissione nei conventi europei. L'articolista afferma, tuttavia, che parecchie ragazze avevano una ge nuina vocazione. « The Times » scriverà domani che una ex novizia indiana, Anna Thomas Elakkattu, ha dichiarato di essere fuggita dal convento della Divina Provvidenza di Guidonia, perché era trattata come una « schiava ». La Elakkattu si trova ora in India. La ragazza ha detto che padre Puthenpura l'aveva mandata in Italia, perché nel convento avrebbe potuto seguire corsi di medicina e forse diventare dottoressa. Anna lasciò il suo villaggio l'ottobre del 1969, ma fuggi nel mese di agosto di quest'anno. La Elakkattu ha dichiarato allo « Stateman of India »: « Non ci davano addestramento medico, ma ci facevano lavorare per nove mesi a pulire le corsie e le pazienti di un ospedale psichiatrico ». v.

Persone citate: Anna Thomas Elakkattu

Luoghi citati: Germania, Germania Occidentale, Gran Bretagna, India, Italia, Londra, Roma