Di nuovo fermo il progetto del secondo porto a Genova di Filiberto Dani

Di nuovo fermo il progetto del secondo porto a Genova «Sono necessari altri calcoli», dicono a Roma Di nuovo fermo il progetto del secondo porto a Genova Preoccupazioni per lo sviluppo economico della Liguria - I Cantieri del Tirreno passano all'Iri - La crisi della Pettinatura Biella, occupata dai lavoratori i é i , r (Dal nostro corrispondente) Genova, 28 agosto. li mondo del lavoro è scosso da tre avvenimenti: la « liquidazione speciale » dei Cantieri navali del Tirreno (8000 dipendenti in Italia, metà dei quali in provincia di Genova), che passano alViri; la nuova battuta d'atte, \ sa ?;e;;a tormentata vicenda 4 aei costruendo porto di Voi- ' tri: la crisi della Pettinatura ! Biella, il cui stabilimento di l - Fegino. in Val Polcevera. è\occupato da ieri dai 239 di- |pendenti. I Cantieri del Tirreno (na- -]/, nei igv-5, eraTio gli ultimi o | jn mano di privati, la Fone dazione Maria Piaggio Casar- za) sono stati posti in liqui- o o ie dazione con una « procedura speciale ». Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19 agosto, è stato preso per « motivi d'interesse pubblico » in base a una legge che prevede tale possibilità nel a- ; cas0 in cuj VM sja credìtore n dj un'azìenda per un importo paì-i a quattro volte quello a | de, cupìtale sociale a s- j e o | i d dj rklm.!fì Q m mi!ioni Tale di ! ridugione é stata una conse. a o grossi cantieri navali italiani Il capitale sociale è stato \ di 4 miliardi e 725 milioni di lire fino al 14 agosto, fino a quando, cioè, un'assemblea straordinaria ha deliberato guenza delle perdite d'esercizio accumulatesi negli ultimi anni; la situazione, inquadrata nella crisi cantieristica, si era aggravata in seguilo alle agitazioni dell'o autunno caldo », al nuovo contratto di lavoro e alla lunga vertenza con gli impiegali del cantiere di Palermo. Va subito detto che i dìpendenti non sono contrari, in linea di principio, aliti iriz- ™*™™ iSLS"^1- " " ?^bÌ!^a;,*P^?^s*?e™ che cosa Uri ha deciso di fare di noi, dei nostri posti di lavoro. Purtroppo siamo ai- ''oscuro di tutto ». Le organizzazioni sindacali, da parte loro, lamentano che l'operazione sia avvenuta senza che esse abbiano avuto la possibilità di esprimere la loro opinione. Stamane i lavoratori dei Cantieri del Tirreno di Riva Trigoso hano scioperato dalle 9 alle 10 in segno di protesta per i « tempi ed il modo in cui è avvenuto il passaggio dell'azienda all'Iri »; un altro sciopero sarà probabilmente deciso dai 350 impiegati della sede direzionale dei Cantieri di Genova: essi temono trasferimenti e un declassamento della sede stessa. Porto di Voltri — Il Consiglio superiore dei Lavori pubblici ha chiesto un supplemento d'indagine sulla natura dei fondali marini che dovranno sopportare il peso \ delle strutture della diga foranea del nuovo bacino portuale. E cosi, dopo anni di studio, di discussioni e di accese polemiche, il progetto del porto-satellite resta sospeso a mezz'aria. La battuta d'arresto imposta dalla necessità di nuovi calcoli comporterà, infatti, un ulteriore ritai'do nei tempi previsti per la realizzazione dell'opera. Tutto questo mentre Marsiglia sta ricevendo le prime navi da 250 mila tonnellate e si prepara per quelle da 500 mila; mentre Anversa e Rotterdam accelerano il loro sviluppo (672 e 1375 «ettari d'acqua » contro i 384 di Genova) e arricchiscono i traffici con l'area padana. In meno di 10 anni, il traffico portuale a Genova è passato dai 19,6 a 53,4 milioni di tonnellate annue (classificandosi al terzo posto tra ì porti della Comunità europea) e non è lontano il giorno in cui dovrà affrontare i 100 milioni di tonnellate. « Lo scalo genovese è prossimo alla paralisi, si osserva da più parti. ed allora perché continuare a mettere in discussione quello di Voltri? ». Il Consiglio superiore dei Lavori pubblici riprenderà in esame il progetto nella prossima seduta del 9 settembre. Il prof. Giuseppe Dagnino, presidente del Consorzio del porto, nutre una « ragionevole fiducia » nell'approvazione definitiva. « Ripresenteremo il progetto com'è, dice, con l'aggiunta, però, di un ventaglio di ipotesi ». Pettinatura Biella — I cartelli avvertono: « La fabbrica è occupata ». Dopo le proposte della direzione aziendale nel tentativo di superare la crisi in cui si dibatte l'industria tessile, l'episodio era scontato o quasi. E' un episodio drammatico che investe un cardine economico della Val Polcevera. colpita, negli ultimi anni, da perdite amare: la chiusura della Molini Certosa, dello stabilimento di Rivarolo della Mira Lama, della Wayne, delle Ferriere Brmzo e del Delta di Fegino. Per evitare il drastico provvedimento della chiusura, l'azienda, fondata nel 1925 e specializzata nella pettinatura della lana, aveva proposto: riduzione del personale; revisione dei livelli retributivi con abolizione dei superminimi; abolizione della mensa e corresponsione dell'indennità sostitutiva. Filiberto Dani

Persone citate: Anversa, Giuseppe Dagnino, Maria Piaggio Casar, Mira Lama