Bimbo è morto per denutrizione viveva in un "bunker" fra i topi

Bimbo è morto per denutrizione viveva in un "bunker" fra i topi L'episodio a San Nicolò di Lido presso Venezia Bimbo è morto per denutrizione viveva in un "bunker" fra i topi Aveva un mese e mezzo: pesava due chili e mezzo - Ha altri sei fratellini - Gli inquirenti vogliono sapere perché la famiglia non ha affidato il piccino all'ospedale (Dal nostro corrispondente) Venezia, 22 agosto. (g. gr. ) Un bimbo di un mese e mezzo è morto per denutrizione. Pesava due chilogrammi e mezzo, mentre le statistiche mediche, per quell'età, indicano come peso medio quattro chilogrammi. Il piccolo, Giovanni Gustetti, abitava, con i genitori e altri sei fratellini, in un'ex fortificazione militare, a San Nicolò di Lido. « Abbiamo cercato di fare tutto il possibile — ha detto la dott. Bidoli, del reparto pediatrico dell'ospedale al mare dove il bambino è stato ricoverato la scorsa notte — ma era solo pelle e ossa ». La famiglia Gustetti vive solo dello stipendio del padre, che lavora come uomo di fatica In un vicino deposito di bevande gassate guadagnando novantamila lire il mese. Dal soffitto di quella che dovrebbe essere la camera da letto è caduto l'intonaco ed ha formato un buco. « Da quel buco — racconta il padre, Armando Gustetti — scendono grossi topi: una volta mia figlia Luisa, di cinque anni, è stata morsa alla mano ». La. madre, Giovanna, ha detto che ieri sera, poco dopo le 24, ancor prima del rientro del marito, ha visto il piccolo Giovanni agitarsi in culla. « Ho capito subito che stava male, ho chiamato mio cognato che abita poco distante da noi, ed insieme lo abbiamo portato in ospedale ». Le autorità hanno aperto un'inchiesta. Vogliono sapere perché i Gustetti non siano ricorsi all'ospedale o a qualche altro ente quando si sono accorti che il bimbo deperiva e non potevano curarlo adeguatamente. Secondo un medico che ha tentato di strappare alla morte il bambino, è probabile che la madre allattasse il figlioletto senza rendersi conto di essere quasi priva di latte e che quel poco non era certo sufficiente a mantenere in vita la sua creatura. La donna, infatti, è in uno stato di deperimento molto grave, per la fame, per i di- sagi per il lavoro e per il travaglio sopportato nel dare alla luce il bambino. Questo fatto spiegherebbe come es- sa non si sia accorta di quan- to stava succedendo e, pur vedendo deperire il piccolo Giovanni, non abbia avuto la forza di porre rimedio al fatto. Il padre, d'altro canto, lavorava tutto il giorno e spesso faceva straordinari la sera. Arrivava a casa stanco e non poteva curarsi della famiglia. Quello di Giovanni Gustetti è stato in sostanza il dram- ma della miseria e dell'igno- ranza, che si poteva e si do- veva evitare. 11!1^ Venezia. Giovanna Gustetti, madre del bimbo morto per denutrizione. E' fotografata all'ingresso della squallida abitazione ricavata da un bunker al Lido (Tel. Cameraphoto) ■ti iiiMtiiiiitiiiiiiiiiiriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiirtiiii4iiiiiitiiiiiiiii»iiii»iiiiiiiitiiiii)iiiiiiiiiiiijitiiiiiiiiiiiJMiii)iiiiiiiitii(ii4itiiiiiiiiiii(riiiiiiiiiitiiiiiii

Persone citate: Bidoli, Giovanni Gustetti

Luoghi citati: San Nicolò, Venezia