Sulla "Cycnus,, in avaria la radio non funzionava

Sulla "Cycnus,, in avaria la radio non funzionava La nave che ha rischiato di affondare Sulla "Cycnus,, in avaria la radio non funzionava L'«Sos» lanciato con la trasmittente della scialuppa di salvataggio - A Marsiglia i quattordici passeggeri (Dal nostro inviato speciale) Marsiglia, 21 agosto. «Entro una decina di giorni la "Cycnus" dovrebbe essere in grado di riprendere il mare per la spedizione scientifica all'isola dì Majorca ». Il prof. Nino Lamboglia, direttore dell'Istituto di studi liguri, che con altre tredici persone ieri ha rischiato il naufragio a causa di' un fortunale a 40 miglia al largo della costa francese, appare abbastanza ottimista sulle possibilità della nave di rimettersi presto in rotta verso la Spagna. In effetti la « Cycnus » non presenta grosse avarie. Giunta la notte scorsa nel porto di Marsiglia con il rimorchiatore « Phocéen », dopo essere rimasta per parecchie ore in balìa del mare a « forza 7 », la nave oceanografica ha bisogno soltanto di lavori secondari. Il comandante Lorenzo Civiero, di Diano Marina, dice: « Si tratterà più che altro di lavori di calafatura al fasciame che, essendo un po' secco, non ha resistito alla furia dei marosi. Le infiltrazioni si sono verificate nelle tavole delle fiancate, al di sopra del livello di palleggiamento e attraverso l'apertura della camera di decompressione per i sommozzatori. L'acqua ha completamente invaso la sala macchine, le batterie si sono bagnate e le pompe elettiiche non sono più state in grado di funàio\ nare. L'unico momento drammatico è stato quando ci siamo accorti che nemmeno la radio di bordo poteva funzionare a causa delle batterie inzuppate d'acqua. Per fortuna siamo riusciti a riattivare quelle della radio della scialuppa di salvataggio e a lanciare quindi l'S.O.S., che è stato raccolto dall' "Enrico Dandolo" e dalle autorità del porto di Marsiglia ». Presso il molo cui è stata ancorata, si continua a pompare l'acqua dalla nave, ma entro stasera quest'operazione dovrebbe essere conclusa. Le attrezzature scientifiche (camera di decompressione e impianto per la ripresa televisiva sottomarina) non hanno subito grossi danni, .così come le altre attrezzature di bordo. Questa notte, quando le otto persone che erano, state trasbordate sull'« Enri-, co Dandolo » si sono riunite sul molo di Marsiglia con il comandante Civiero e i cinque marittimi che erano rimasti a bordo della « Cycnus » rimorchiata, c'è stata una specie di festa. Passata la tensione per l'avventura vissuta, il prof. Lamboglia e i suoi collaboratori hanno potuto finalmente ristorarsi. Il dott. Volpini, console d'Italia a Marsiglia, si è prodigato per questi nostri connazionali e ha provveduto a sistemarli in un albergo, ma qualcuno, come il comandante Civiero e due marittimi, ha preferito trascorrere la notte sulla « Cycnus ». A loro oggi si sono aggiunti altri quattro componenti la spedizione. Natalia Guaita e Alice Freschi, le due studentesse di Alassio e Borgosesia, che con Francisca Pallares, assistente del prof. Lamboglia, erano le uniche donne a bordo, hanno superato la paurosa avventura con perfetta calma. Appena messo piede a terra, si sono preoccupate, come gli altri componenti la spedizione, di telefonare ai familiari per assicurarli sulla loro sorte. . v. p.

Persone citate: Alice Freschi, Civiero, Francisca Pallares, Lamboglia, Lorenzo Civiero, Majorca, Nino Lamboglia, Volpini

Luoghi citati: Alassio, Borgosesia, Diano Marina, Italia, Marsiglia, Spagna