Il maggior poeta di Berlino-Est di Giorgio Manacorda

Il maggior poeta di Berlino-Est Il maggior poeta di Berlino-Est (e un giovane epigono di Brecht) Peter Hucherl: « Strade strade », Ed. Mondadori, pagine 183, L. 2200. Gunter Kunert: « Bicordo di un pianeta », Ed. Mondadori, pagine 195, L. Ì200. Due poeti della Repubblica comunista tedescr.: Guntei Kunert (di cui abbiamo già parlato in cresta pagina a proposito del romanzo Tn nome dei cappelli) e P^ter Hucherl. Due modi di fare poesia. Dopo la mor - Bobrowski, Hucherl 0 iurse il maggiore poeta della Rdt. La sua poesia è densa di tensio:ii sotterranee. E' un poetare solo apparentemente elegiaco. I drammi, assimilati, non esplodono, ma si risolvono in una tragicità latente che dà senso e coesione a queste poesie fatte di vocaboli semplici. Una poesia basata sul non detto, su un silenzioso e tragico monologo che deve svolgersi « sullo sfondo di un interlocutore enorme e immobile che è dai romantici in poi, la natura, ma può anche essere la storia come insensata globalità ». Cosi nota Franco Fortini, facendo giustamente per Hucherl i nomi di Rilke, Kafka, Trakl, Beno, e, risalendo nel tempo, Holderlin e Novalis. * Scrittore che prosegue la grande tradizione lirica tedesca, riallacciandosi direttamente ai classici, Hucherl non è un poeta dell'impegno, nel senso che non crede all'influsso diretto della letteratura sulla società. Benché fosse amico di Bertolt Brecht, non sembra esserne stato influenzato minimamente. * * Di derivazione chiaramente brechtiana, invece, è il più giovane Kunert; e scrive versi che sottintendono sempre un messaggio di tipo ideologico-sociale. Lo straniamento delle sue composizioni palesa profonde preoccupazioni didascaliche, evidenti anche in certo tono « saggiamente » discorsivo o nella tendenza a chiudere nel breve giro di quattro o cinque versi una sentenza che dietro il paradosso (o meglio per mezzo del paradosso) rivela l'intenzione di modificare la realtà storico-sociale con gli strumenti della poesia. In un paese in cui l'autorità statale si impegna con tutto il suo peso politico a favore di una precisa idea dell'arte e della letteratura, è abbastanza logico che uno scrittore creda alla funzione immediatamente politica delle proprie opere. Specialmente quando si finisce col pagare di persona, come è accaduto a Hucherl, che, dopo aver diretto per tredici anni la migliore rivista letteraria della Rdt, Sinn und Form, è stato relegato per ragioni politiche in una sorta di « oblio ufficiale ». Malgrado questo, per un poeta marxista la condizione del letterato in un « paese socialista », pur essendo difficile, finisce con l'essere, paradossalmente forse, merlo disperante di quella vissuta in un paese capitalistico. Si è capito che il sistema occidentale ha imparato a fagocitare ben altra protesta che non quella espressa in versi. Questo può spiegare perché un poeta comunista, per insoddisfatto che sia delle realizzazioni del socialismo in questa fase storica, viva e produca in un paese come la Rdt, o addirittura scelga, come Wolf Biermann, di trasferirsi nella Germania Orientale, abbandonando le libertà occidentali. Si tratta in poche parole della sensazione di essere ascoltati, sia pure per essere messi a tacere: se qualcuno si preoccupa di zittirci, vuol dire che vale la pena di parlare. : E' per la censura una specie di legge.del contrappasso. Il fantasma dell'engagement si rivolta contro chi lo vorrebbe vivo, ma addomesticato al regime. Giorgio Manacorda

Luoghi citati: Germania Orientale