Ineleggibile il sindaco di perché era presidente della banda

Ineleggibile il sindaco di perché era presidente della banda Ineleggibile il sindaco di perché era presidente della banda Un ricorso al Tribunale - Altri due consiglieri della maggioranza contestati: dirigevano e amministravano il complesso musicale sovvenzionato dal comune Il sindaco di Candiolo, cav. Giacomo Maina, e due consiglieri della maggioranza de, Giuseppe Canova e Domenico Castellano, non avrebbero potuto essere eletti, nelle ultime consultazioni amministrative, perché ricoprivano cariche nella banda musicale del paese. Il cav. Maina era il presidente, Canova il direttore e Castellano l'amministratore del complesso bandistico comunale. E' un consigliere liberale di minoranza, Giuseppe Pesce, funzionario delle Ferrorie, che contesta l'eleggibilità dei tre colleghi democristiani con un ricorso al Tribunale di Torino. Premette che, nonostante la sua motivata opposizione, il Consiglio comunale di Candiolo, nel ha convalidato le nomine del cav. Maina, del Canova e del Castellano. « I tre — sostiene il ricorrente — 7ion erano assolutamente eleggibili perché avevano la quaUjlca di amministratori di un ente sovvenzionato dal Comune, nel caso specifico dell'associazione che gestisce la banda musicale. La civica amministrazione contribuisce alle spese- del¬ la seduta del 24 giugno scorso, ' v. ri e o, tni e l e l i o a la banda con uno stanziamento annuo e continuativo di 150 mila lire. La legge, in proposito, par- la chiaro e stabilisce che non possono essere eletti consiglieri gli amministratori di enti o di istituti che ricevano sovvenzioni dui Comune ». Pesce si è anche preoccupato di citare alcune sentenze delle Corti di Appello di Cagliari, To- rino, Caltanissetta, Bari e Na- poli, che avvalorano la sua tesi, facendo « rientrare tra gli istituti sovvenzionati tutti quelli che ricevono un qualsiasi contributo anche se obbligatorio, anche se saltuario, anche se esiguo ». E non si è dimenticato di ricordare una decisione della Corte d'Appello dell'Aquila nella quale l o i a a¬ , si precisa 1 che « non deve trai ' tarsi dì erogazione a carattere sporadico, ma almeno periodica, con lo scopo di assicurare l'estslenza dell'ente ». Sarebbe il caso, appunto, della banda di Can- diolo, che riceve una sovvenzione periodica annuale, non trascurabile nel modesto bilancio di quel comune. Nel ricorso si osserva anche che i tre consiglieri « contestati » si sono difesi affermando di aver presentato le dimissioni dalle cariche ricoperte nella banda. Si sarebbero tuttavia decisi troppo tardi perché, secondo una recen- te ordinanza della Corte Costitu- zionale « la cessazione della cau- sa di ineleggibilità deve coitici- dere con la data prescritta per l'accettazione della candidatura». Per lo svolgimento del processo, Giuseppe Pesce ha chiesto l'assi- stenza dell'avv. Gian Vittorio cabri.

Persone citate: Caltanissetta, Canova, Castellano, Domenico Castellano, Giacomo Maina, Gian Vittorio, Giuseppe Canova, Giuseppe Pesce

Luoghi citati: Aquila, Cagliari, Candiolo, Torino