Scotland Yard dà la caccia ai terroristi A Londra si ha paura di nuovi attentati

Scotland Yard dà la caccia ai terroristi A Londra si ha paura di nuovi attentati Centinaia di persone in ansia telefonano alla polizia Scotland Yard dà la caccia ai terroristi A Londra si ha paura di nuovi attentati Ieri notte una bomba è esplosa davanti alla sede della compagnia aerea spagnola, senza fare vittime - Gli autori di questo attentato potrebbero essere esuli antifranchisti - Sempre gravissimi i due giovani dilaniati da una «borsa esplosiva» trovata in un cinema (Nostro, servizio particolare) Londra, 18 agosto. Un'altra bomba — la seconda in poco più di 24 ore — è esplosa la notte scorsa nel centrò di Londra, questa volta senza far vittime, ma causando notevoli danni agli uffici della compagnia aerea spagnola « Iberia », situati nella elegante Regent Street, la ampia via che unisce le famose piazze di Piccadilly Circus ed Oxford Circus. La sera precedente, due giovani eran stati feriti in modo gravissimo dalla deflagrazione di un ordigno che essi avevano incautamente raccolto al cinema « Empire » di Leicester square portandoselo in macchina. La carica di esplosivo, si è poi accertato, era stata abbandonata dagli attentatori fra le poltrone della sala affollatissima ed era chiusa in una borsa di color azzurro. I due giovani — un disegnatore ventiquattrenne, Barry Burnett, ed una bellissima diciassettenne finlandese venuta a lavorare a Londra come « au pair » — avevano inconsciamente salvato gli spettatori da una carneficina. In seguito a questi drammatici eventi, sui quali Scotland Yard sta intensamente indagando, si è diffusa nella capitale una vera psicosi dell'attentato. Molta gente evita i cinematografi nel timore di nuovi scoppi, e quasi ogni ora telefonate anonime alla polizia ed alle redazioni dei quotidiani annunciano che altri locali ed altri edifici saiteranno fra breve. In generale si tratta di falsi allarmi, lanciati da incoscienti o da pazzi. Ma si osserva d'altra parte che sulla bomba collocata nel cinema « Empire » tanto la polizia che i giornali avevano avuto in anticipò informazioni abbastanza precise. E anche dell'attentato alla « Iberia » si può rintracciare un preannuncio in una telefonata che diceva: « Ci sarà un'altra esplosione stanotte nel West End ». La polizia non ha però alcuna prova che tra le due detonazioni vi sia una relazione precisa. Stamane pareva che entrambe fossero da attribuire ad organizzazioni irredentiste irlandesi che si proporrebbero in tal modo di « acutizzare » il problema della integrazione dell'Ulster nella Repubblica di Dublino, e — più immediatamente — di protestare per l'arresto da parte di Scotland Yard d'un gruppo di loro compagni trovati in possesso di forti quantitativi di esplosivo in una casa di Londra. Oggi pomeriggio l'inchiesta sembra però aver preso pieghe diverse: l'esplosione dinanzi alla sede dell'« Iberia » sarebbe piuttosto opera di qualche gruppo antifranchista, autore già in passato di imprese analoghe, volte a sabotare in qualche maniera il flusso dei turisti verso la Spagna del longevo Caudillo. L'ordigno di Regent Street è deflagrato dieci minuti dopo la mezzanotte, mentre la strada era pressoché deserta. Sul marciapiede opposto c'era però un venditore di souvenirs, Barry Radley, ancora in attesa di turisti presso il suo banchetto. «Poco prima del boato — egli ha riferito — ho notato cinque uomini fermi dinanzi alle vetrine dell'"Iberia": direi che erano persone sulla trentina. Poi ho udito il colpo e m'è parso che l'intera strada tremasse ». Un altro venditore di ricordini, Roger Huntman, che spinge la sua merce su un carrello mobile, dice invece di aver notato due uomini gettarsi a terra e appiattirsi contro l'asfalto pochi secondi prima del boato. Un attimo dopo gli sconosciuti balzavano in piedi e scappavano. Comunque sia, aleggia su Londra e in particolare sul « West End », che è la zona dei cinema, dei teatri e dei locali notturni, un'atmosfera di paura. Carlo Cavicchìoli . ^ Londra. Anna Kerkhonen, la giovane finlandese ferita dallo scoppio della bomba trovata in un cinema (Telef. Ap) Londra. La sede dell'« Iberia » devastata dall'esplosione d'una bomba (Telefoto Ap)

Persone citate: Barry Burnett, Barry Radley, Carlo Cavicchìoli, Roger Huntman