Sono troppi i nostri capitani di Maurizio Caravella

Sono troppi i nostri capitani Sono troppi i nostri capitani Nella compagine di Ricci due gregari soltanto - Perplessità per Adorni, da tempo in cattiva forma - Un milione e mezzo per ogni italiano nel caso di vittoria (Dal nostro Inviato speciale) Leicester, 14 agosto. Ricci ieri aveva detto: « Adorni è sempre stato 11 "cervello" della Nazionale, ma a Leicester occorrono soprattutto uomini In forma ». Dopo essersi consultato a lungo con Spadoni, presidente delta Uclp, e con Gorla, presidente della commissione tecnica, Ricci ha cambiato idea, affidando ad Adorni una delle dieci maglie azzurre, anche se l'emiliano alla Parigi-Lussembur go (ultimo e definitivo « test » prima dei mondiali) è stato tra i peggiori in senso assoluto, stentandr persino a restare in gruppo. « Adorni — ha detto il et. — ha una grande esperienza e conosce a fondo tutti gli avversa¬ ri. Ritengo che domenica U suo apporto sarà prezioso, anche se è soltanto all'ottanta per cento del suo rendimento. Qualcuno avrebbe preferito In squadra Colombo, al posto dell'emiliano. Ma a Leicester 1 gregari serviranno a poco. Se nella fuga decisiva entrasse un nostro " numero uno", potremmo anche vincere; ma se entrasse un gregario, gli altri azzurri sarebbero bloccati in gruppo Inutilmente ». Una spiegazione che non convince del tutto: sono mesi, ormai, che Adorni non riesce ad inserirsi in una fuga decisiva. « Rittene questa squadra valida come quella di due anni fa ad Imola? ». « Forse è addirittura più forte. Penso che si sia ricreato anche lo stesso spirito di allora, la stessa volontà di lottare senza gelosie ». (Anche questa affermazione lascia un po' perplessi. Basso ha detto: « Il problema maggiore sarà quello di trovare l'intesa, ci sono troppi "capitani" e pochi gregari: c'è 11 pericolo, insomma, che ciascuno pensi prima ai propri interessi e poi a quelli della Nazionale). « Ha già impostato una tattica di gara? ». « Ne parleremo domani sera, nella consueta riunione alla vigilia della corsa. Adesso posso anticipare soltanto che, secondo logica, Santambrogio e Simonetti dovranno sacrificarsi per la squadra senza ambizioni personali ». « In base alle recenti esperienze, e soprattutto alla Parigi-Lussemburgo, qual è il suo giudizio sul campo degli avversari? ». « Il numero uno è Indubbiamente Merckx, anche se corrono voci di un suo malessere fisico. Poi In Lussemburgo ho visto andare fortissimo altri tre belgi, Roger De Vlaeminck, Verbeeck e Monseré, ed ho visto bene anche l'olandese Zoetemelk. In un "mondiale", comunque, tutti gli avversari sono da temere. L'esempio di Ottenbros l'anno scorso può insegnare qualcosa ». Gli esclusi non hanno latto polemiche: Sgarbozza era già convinto da qualche giorno di essere lasciato fuori. Nella conferenza stampa st è parlato anche del premi, che verrebbero garantiti agli azzurri in caso di vittoria. Spadoni, presidente dell'Uclp, ha detto che l'argomento verrà trattato domani sera insieme con Rodoni. Pare comunque che i « nazionali », se riuscissero imporsi, guadagnerebbero un milione e mezzo a testa: la stessa cifra di due anni fa, quando Adorni trionfò a Imola. Maurizio Caravella

Luoghi citati: Imola, Lussemburgo, Parigi