Chi sono i falchi dell'Ulster di Sandro Viola

Chi sono i falchi dell'Ulster Minacciosa calma nel Paese occupato dai soldati inglesi Chi sono i falchi dell'Ulster Il primo ministro Chichester Clark è attaccato dalla destra del suo partito che concorda con gli estremisti: vogliono il riarmo dei «B-specials», la polizia protestante che provocò disordini l'anno scorso - Ma anche fra i giovani cattolici di Bogside, molti sono fautori della guerriglia urbana (Dal nostro inviato speciale) Belfast, 10 agosto. La città è calma. 11 suo aspctlo resta lo stesso dì questi ultimi 12 mesi, vale a dire l'aspetto di una città occupata. Per le strade girano le camionette coi soldati in piedi, la bocca sul microfono del radiotelefono e il dito sul grilletto del mitragliatore. Tra la Falls Road e la Sliankyll (tra il quartiere cattolico e il protestante) ci sono sempre le barriere di filo spinato, le torrette con le mitragliatrici, le autoambulanze militari pronte all'uso. Ma da cinque giorni non ci sono scontri, fuoco di fucileria, lancio di gas, il rituale violento che si era scatenato per sei notti consecutive tra la fine di luglio e gli inizi di agosto. Più tesa, e carica di minacce, è l'atmosfera a Londonderry. Da varie notti gli incidenti si susseguono regolarmente, anche se non gravi, appesantendo la vigilia del giorno cruciale, mercoledì 12, un altro « Glorious twelve ». Per il 12 luglio si teme il peggio a Belfast, infatti, perché quel giorno cade l'anniversario della battaglia del Boyne vinta da Guglielmo d'Orange contro i « papisti » di Giacomo II. Il 12 agosto può accadere il peggio a Londonderry, perché quel giorno ricorre l'anniversario della fine dell'assedio di Derry che i protestanti, ogni anno per due secoli, hanno festeggiato con la rumorosa parata degli apprentice boys. Quest'anno, la parata dei « giovani apprendisti » non ci sarà. Le sfilate sono state proibite dal governo dell'Irlanda del Nord, e ieri lo stato maggiore orangista, che in un primo tempo aveva minacciato di fare sfilare i suoi membri contro - ogni divieto, ha deciso di attenersi alle disposizioni delle autorità. Ma ci saranno altre manifestazioni: funzioni religiose all'aperto, picnic all'ombra del vessillo orangista e della bandiera inglese, musiche e canti e tutto a- due passi da Bogside, il quartiere cattolico che l'anno scorso esplose per primo dando luogo a questo tragico anno irlandese. Nessun ottimismo, perciò, è consentito. Il governo locale del maggiore Chichester-Clark appare estremamente debole. Messo in difficoltà dai continui disordini della piazza, toccato nel prestigio dal peso sempre crescente del comando militare inglese, questo governo moderato deve ora far fronte alla massiccia offensiva degli estremisti delle due parti. Vediamo quali sono i càlcoli degli estremisti, perché è da essi, dalla loro eventuale riuscita, che dipende il prossimo futuro di questa parte dell'Europa. La destra del Partito Unionista (il partito protestante che è sempre stato al governo delle sei contee irlandesi unite alla Gran Bretagna) cerca di far cadere Chichester-Clark per sostituirlo con un « duro », William Craig. II programma di Craig è praticamente Io stesso del capofila degli ultras, il reverendo Paisley. Riarmo dei B-specials (i poliziotti protestanti che l'anno scorso commisero atti di grave violenza contro i cattolici, e furono per questo, su ordine di Londra, disarmati) e introduzione delle leggi speciali che consentono l'internamento senza processo di chiunque sia sospetto di appartenere all'Ira, l'organizzazione^,... clandestina che si batte per la riunificazione delle 'due Irlande. Questa linea trova larghi consensi in gran parte dell'elettorato protestante (soprattutto tra le classi pòvere, che dalla discriminazione operata contro i cattolici ricavavano la sicurezza del lavoro), ma provocherebbe, se prevalesse, la sollevazione di tutti i cattolici delle sei contee. Londra lo sa, e i suoi avvertimenti nei confronti dei « duri » sono molto chiari: o le riforme, oppure il Parlamento inglese revocherà l'autonomia della provincia e la amministrerà come una parte qualsiasi del Regno Unito. Ma neppure questa eventualità sembra disarmare l'ala destra protestante. Se Londra minaccia di abolite l'autonomia della provincia, i « duri » minacciano una specie di Udì, una dichiarazione unilaterale di indipendenza di tipo rhodesiano, insomma il distacco dalla Corona. Altrettanto priva di sfumature, c carica di pericoli, è la strategìa dei « cervelli » che guidano i giovani dei quartieri cattolici contro le autoblindo dell'esercito. Si tratta di elementi del Provisionai Council of the Ira, nato l'autunno scorso da una spaccatura dell'Ira, la cui leadership era accusata di avere mostrato trop¬ pa moderazione durante lo scoppio di violenza dell'agosto '69. Questo Provisionai Comicil ha obicttivi abbastanza vicini: intensificare la guerriglia urbana in modo da costringere Londra a subentrare al governo locale. A quel punto, la situazione ricalcherebbe il vecchio schema storico: l'Inghilterra come potenza occupante, l'esercito inglese come esercito coloniale, gli irlandesi come popolo che deve guadagnarsi l'indipendenza con le armi. Situazione che infiammerebbe gli irlandesi del Sud e che non potrebbe lasciare indifferente il pur moderato governo di Dublino. In mezzo alle opposte manovre estremiste, ci sono 11 mila soldati inglesi sempre più stanchi e nervosi. I 600 di base a Londonderry (che domani verranno rafforzati con altri 500 uomini d'un reggimento scozzese) hanno sostenuto in questi giorni turni durissimi, riuscendo a dormire poco più di 3 ore per notte. Le mura di Belfast e Derry sono piene di scritte assai violente (« Inglesi assassini », « Fuori l'esercito straniero »), mentre una decina di soldati sono in ospedale feriti gravemente e una sessantina con ferite più leggere. L'usura dei soldati inglesi, insomma, potrebbe pesare nei prossimi giorni in modo quasi altrettanto pericoloso delle provocazioni degli estremisti. Sandro Viola

Persone citate: Boyne, Chichester Clark, Falls, Guglielmo D'orange, Paisley, William Craig