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Scaduto l'ultimatum: i Tupamaros uccideranno i diplomatici rapiti ? Scaduto l'ultimatum: i Tupamaros uccideranno i diplomatici rapiti ? Sequestrato dai guerriglieri un altro funzionario americano Montevideo, 7 agosto. Ad una settimana esatta ! dal duplice rapimento del i funzionario americano Dan j Mitrione e del console bra! siliano a Montevideo Aloysio | Dias Gomide, i Tupamaros hanno colpito ancora. Un funzionario americano di 65 anni, Claude Fly un esperto di agricoltura, consigliere presso il ministro della Agricoltura di Montevideo, è stato rapito dai guerriglieri. La conferma del rapimento, che si inserisce- drammaticamente nel « braccio di ferro » fra i guerriglieri ed il governo del presidente Pa! checo, è venuta dagli stessi Tupamaros. Un individuo, qualificatosi come portavoce dell'organizzazione, ha telefonato alla stazione radio di Montevideo, affermancio che ; Fly, scomparso in mattinata, ' era nelle mani dei Tupama' ros. Le prime voci sulla «scomparsa» di Claude Fly si erano sparse nella mattinata, diffuse dal servizio di informazioni americano La notizia era rimbalzata immedia tamente nella capitale ed era stata confermata dalla polizia. L'automobile del diplo- matico era stata trovata nei pressi del laboratorio dove egli lavorava a Colon, loca- lità a venti chilometri da Montevideo. Sulla sorte di Claude Fly non sono per ora possibili ipotesi. Qui a Montevideo, l'attenzione è tutta rivolta alla sorte dei due funzionari rapiti venerdì scorso. Il destino di Dan Mitrione e di Aloysio Gomide è ormai legato ad un filo. A mezzanotte scade l'ultimatum dei guerriglieri e il presidente dovrà decidere se rivedere il proprio atteggiamento intransigente nei confronti dei Tu- pamaros, che, per il rilascio dei due funzionari, hanno chiesto la liberazione di tutti i detenuti politici attualmente nelle carceri del paese, circa 150 persone. Anche oggi il presidente Jorge Pacheco Areco ha ri- IiiiHiln In elio lonvio *-\ V* r\ r\ t-1 badito la sua ferma opposi I zione a qualsiasi negoziato j con i guerriglieri sostenendo ', che essi non possono essere considerati alla stregua di prigionieri politici, ma sono dei « delinquenti comuni ». Pacheco ha stigmatizzato « la crudele ondata di violenza che ha scosso tutta l'America e che ora ha raggiunto anche il nostro paese ». Immediata la risposta dei Tupamaros, che hanno fatto sapere che « considereranno chiuso il caso e faranno giustizia » se il governo non dovesse aderire alla loro richiesta entro la mezzanotte di oggi. (Ap)