Acque sporche anche nel mare di Napoli Proibiti i bagni in quattro stabilimenti

Acque sporche anche nel mare di Napoli Proibiti i bagni in quattro stabilimenti Acque sporche anche nel mare di Napoli Proibiti i bagni in quattro stabilimenti La decisione del Comune in seguito all'analisi batteriologica delle acque - Tuttavia del divieto non è stato tenuto alcun conto: gli arenili sono rimasti aperti - Una riunione per effettuare una giornata del "mare pulito" - Indagini sulla spiaggia popolare di Palermo e a Torvaianica (Dal nostro corrispondente) Napoli, 6 agosto. (a. 1.) Mare inquinato anche a Napoli. Il Comune ha disposto la chiusura di quattro stabilimenti balneari. Si tratta del « Lido Fortuna », di La Pietra, a Bagnoli, gestito da Mario Masullo; del « Tricarico », di proprietà di Antonio Tricarico. anch'esso a Bagnoli: del « Lido Coroglio », condotto dalla signora Carmela Bruno, e del « Savoia », in via Nazario Sauro, a Napoli, amministrato dal dott. Mariano Gatta. I quattro titolari sono stati diffidati a sospendere l'attività dei propri stabilimenti. Il provvedimento è stato attuato in base all'analisi batteriologica delle acque antistanti detti bagni, effettuata dal Laboratorio provinciale d'igiene e profilassi, e della diffida sono stati resi edotti per i provvedimenti del caso tanto la Questura che la Capitaneria di porto di Napoli e il Comando dei vigili urbani. Inoltre appositi cartelli, piazzati lungo l'arenile, informano del divieto di bagnarsi in quelle acque. Sennonché risulta che del divieto non è stato tenuto nessun conto; gli stabilimenti sono .ugualmente rimasti aperti avendo i gestori di alcuni di essi asserito che pur vigendo il divieto di fare il bagno non è detto che la gente non debba andare a prendere il sole. Di questo stato di cose si è avuta del resto una conferma quando è stato ricoverato all'Ospedale dei Pellegrini per gravi lesioni interne un giovane dì 17 anni, tale Alfonso Morale. Interrogato dagli agenti del drappello di P. S. ospedaliero, il ragazzo ha affermato di essersi infortunato eseguendo un tuffo nello stabilimento balneare « Lido Coroglio », ossia uno degli stabilimenti per i quali era stata disposta la cessazione d'attività. Intanto stamane, presso l'Ente provinciale del turismo, si è tenuta una riunione alla quale hanno partecipato i rappresentanti dell'Ente por- to e della Capitaneria, l'assessore al Turismo, Del Barone, il presidente dell'Azienda di cura e soggiorno e turismo. Del Piero, il medico provinciale e i rappresentanti di tutti i Comuni e tutte le Aziende di turismo del Golfo. Nel corso delle riunione è stato stabilito di effettuare una « giornata del mare pulito sul Golfo di Napoli », giornata fissata per venerdì 14 agosto. Particolari misure verranno adottate, appoggiate da una intensa campagna pubblicitaria rivolta ad ottenere la collaborazione dei cittadini per un'iniziativa che gii Enti locali desiderano consegua il miglior successo, nell'interesse del turismo e dell'igiene nella nostra zona. L'opera e le intenzioni delle autorità e degli amministratori che si sono riuniti oggi vuole però andare al di là dell'occasione offerta Ca questo scorcio di estate; perciò da settembre saranno esaminati un piano e dei progetti atti a risolvere in chiave anche non soltanto turistica il problema degli inquinamenti marittimi. Palermo, 6 agosto. (q. z.) E' inquinato il mare di Romagnolo, la spiaggia popolare di Palermo che sorge lungo la « statale » 113 Palermo-Messina all'ingresso orientale della città? Recentemente, un deliberato del Consiglio provinciale di Sanità aveva escluso ogni possibilità di pericolo nella spiaggia su cui da anni a Palermo s'incrociano accese polemiche. Stamane però il pretore dottor Mazzamuto ha disposto che vengano eseguiti accurati accertamenti per stabilire se davvero le acque di Romagnolo siano o no inquinate. Il medico provinciale dottor Realmuto e l'ufficiale sanitario professor Donzelli dovranno quindi fare eseguire al più presto nuove ricerche dagli esperti del laboratorio d'igiene e profilassi. I giornali palermitani, come i ogni anno nell'approssimarsi della stagione estiva, avevano ammonito le autorità sanitarie a controllare la situazione delle acque di Romagnolo, mentre il secondo distretto di polizia, competente per giurisdizione, aveva negato la concessione delle licenze d'esercizio ai gestori dei cinque lidi che agiscono nella zona. Poi, una quindicina di giorni fa era giunto il deliberato del Consiglio provinciale di Sanità, in cui s'afferma che le acque di Romagnolo non destano alcuna preoccupazione-e che pertanto è possibile bagnarvisi tranquillamente. L'autorità giudiziaria però non è stata d'accordo. Almeno non sull'assoluta certezza che tutto a Romagnolo vada per il meglio, anche in considerazione di alcuni prelievi effettuati da tecnici privati i quali sarebbero giunti a conclusioni addirittura opposte a quelle, del Consiglio di Sanità, sostenendo cioè che a Romagnolo il mare è inquinato e che è pericoloso prendervi il bagno. Roma, 6 agosto, (r.) Alcuni tratti di spiaggia a Torvaianica saranno sottoposti a vigilanza e non sarà permesso ai bagnanti di immergersi nelle acque antistanti. La decisione è stata presa dal dott. Francesco Valeri, commissario prefettizio di Ardea, e dall'ufficiale sanitario della cittadina laziale, Lucio Casella. . I due funzionari sono stati ascoltati questa mattina, in qualità di testimoni, dal dottor Gianfranco Amendola, il pretore di Roma che sta svolgendo l'inchiesta giudiziaria sull'inquinamento del litorale romano. In particolare, il dott. Valeri ed il dottor Casella dovevano dire quali provvedimenti intendevano prendere dopo aver conosciuto ì risultati delle analisi dei campioni di acqua prelevati in vari punti del litorale. *. Al termine del colloquio di stamane, è stato deciso che venga posta sotto controllo la zona vicina a quattro canali che si trovano tra la località « Rio Torto » e Tor San Lorenzo. Per quanto riguarda il fosso Moietta, particolarmente inquinato, la zona nella quale non potranno accedere ì bagnanti è di seicento metri (trecento per ogni lato), mentre per gli altri tre canali è di duecento metri. Inquinato il golfo più bello del mondo Napoli. Il Lido Coroglio, una delle spiagge di Posili ipo, deserto a causa dell'inquinamento (Telefoto Ap)