Il governo Colombo è fatto

Il governo Colombo è fatto Il governo Colombo è fatto (Segue dalla V pagina) membri della direzione, che l'assunzione delle responsabilità del Tesoro da parte dell'on. La Malfa era cosa troppo importante per gli interessi del Paese E' stato deciso di rispondere con un « si » condizionato. Le condizioni dovevano essere quelle dell'accoglimento integrale delle proposte e delle richieste contenute nel memorandum sulla politica economica consegnato a suo tempo dal pri a Colombo. In pratica un preciso ordine di priorità per le riforme, blocco della spesa pubblica, rinuncia o revisione di alcune leggi che comportano spese, rinvio di alcune grosse opere pubbliche già in programma, come la direttissima Roma-Firenze Solo a queste condizioni per una esigenza di coerenza. Tono revole La Malfa avrebbe potuto accettare il ministero del Tesoro. Prima ancora della decisione repubblicana, il direttivo del gruppo parlamentare de, riunitosi per designare i sottosegretari, manifestava la propria inquietudine e sospendeva i lavori alla notizia delle richieste di La Malfa. Si rendevano necessari incontri e nuove consultazioni, che impegnavano anche il segretario della de, Forlani. Ma un ostacolo appariva insuperabile: le condizioni di La Malfa costringevano Colombo, perché potessero essere accettate, a un lavoro di riadattamento del proprio programma e di nuovi contatti con le delegazioni dei partiti. Sarebbe occorso del tempo. Colombo era disposto ad affrontare, cercando di risolvere rapidamente tutti i problemi, anche questa fatica; ma è stato lo stesso La Malfa che, valutata la situazione, ha deciso di rinunciare, assicurando la massima collaborazione e un leale sostegno al governo, m. t.

Persone citate: Forlani, La Malfa

Luoghi citati: Firenze, Roma