I Tupamaros liberano il magistrato rapito

I Tupamaros liberano il magistrato rapito I Tupamaros liberano il magistrato rapito Senza riscatto - Era nelle loro mani da 7 giorni Montevideo, 5 agosto. Il giudice istruttore della Corte criminale, Daniel Pereira Manelli è stato liberato dai «Tupamaros», i guerriglieri che lo avevano rapito martedi della scorsa settimana puntandogli una pistola ai fianchi e costringendolo a salire su una macchina. Il giudice è stato abbandonato a Pocitos, un sobborgo di Montevideo. Appena a terra si è rivolto ad un agente che ha chiamato immediatamente un'auto della polizia. Pereira ha cosi raggiunto la propria abitazione dove ha potuto finalmente riabbracciare la moglie Gladys e i suoi due bambini, di 3 e 5 anni. Poco dopo il suo rilascio, i Tupamaros hanno diramato un comunicato in cui si spiega che il giudice Pereira Manelli era stato liberato dopo essere stato « esaurientemente interrogato ». I Tupamaros avevano accusato il giudice di essersi lasciato corrompere dalla C.I.A., il servizio segreto americano, per respingere gli appelli di due membri del gruppo della guerriglia urbana, in prigione da diverso tempo. Pereira Manelli sarebbe inoltre « colpevole », a giudizio dei Tupamaros, della condanna di diversi loro compagni. « Il giudice è in condizioni di salute eccellenti » ha dichiarato ai giornalisti un suo vecchio amico e collega, Ramon Queiruga, che è giunto nell'abitazione del magistrato, avvertito da una telefonata anonima. Queiruga ha poi raccontato che Pereira era stato portato con una macchina fino alla periferia di Montevideo, dove i Tupamaros gli hanno ordinato di scendere. I guerriglieri si sono allontanati velocemente senza una parola Durante la prigionia il giudice Pereira, sempre secondo quanto ha riferito l'amico, è stato a lungo interrogato da un « tribunale rivoluzionario ». Il motivo per Cui è stata decisa la sua liberazione non è noto. Secondo alcuni ciò si spiegherebbe col fatto che nel corso dell'interrogatorio le presunte mancanze di cui Pereira si sarebbe reso colpevole non sarebbero state provate. Attualmente, i Tupamaros tengono come ostaggi due diplomatici: l'americano Dan Mitrione ed il brasiliano Aloysio Mares das Gomide, rapiti entrambi venerdì scorso. Per il rilascio dei due diplomatici i Tupamaros hanno chiesto la liberazione di tutti 1 detenuti politici, ma il governo ha ri-, fiutato. Per risolvere la situazione due deputati hanno presentato alla Camera, poche ore prima del rilascio del giudice Pereira, un disegno di legge per la scarcerazione di tutti i prigionieri politici. In questo modo, la liberazione di Mitrione e Mares dovreb- be essere assicurata. !Ap)

Luoghi citati: Montevideo