Quasi pronto il trattato di Mosca

Quasi pronto il trattato di Mosca Non pregiudicherà una possibile riunificazione * Quasi pronto il trattato di Mosca Negli ambienti tedeschi si parla di una vicina conclusione dei colloqui, forse entro questa settimana - Ottimistiche dichiarazioni di Scheel e Gromyko Mosca, 4 agosto. « Stiamo giungendo al punto culminante. Siamo nella fase finale della trattativa», hanno detto questo pomeriggio fonti della delegazione tedesco-occidentale, riferendosi, in particolare, al colloquio di stamattina, durato un'ora e quarantacinque minuti, tra Scheel e Gromyko. Restano però ancora alcuni problemi particolarmente difficili — hanno aggiunto le citate fonti — per cui non è ancora possibile dire se le attuali trattative si concluderanno con un successo o con un fallimento. Oggi pomeriggio si è anche apprèso che un'altra riunione del « gruppo di lavoro » sovietico-tedesco, presieduto rispettivamente da Vladimir Falin e Paul Frank, si è svolta Ieri sera, tra le 21 e le 23,30. « Spero che le attuali conversazioni conducano a un risultato positivo », ha dichia¬ rato oggi il ministro degli Esteri tedesco-occidentale alla colazione offerta dalla delegazione di Bonn in onore di quella sovietica. «Il grande interesse con il quale l'opinione pubblica, in Germania, segue questi incontri — ha aggiunto Scheel — dimostra che la stragrande maggioranza del popolo tedesco si augura il successo del negoziato ». L'Unione Sovietica — ha dichiarato oggi Gromyko, nel corso della colazione — farà tutto quello che dipende dalle sue forze per arrivare a una favorevole soluzione delle trattative. Ha aggiunto, quasi volesse spingere i tedeschi ad arrivare rapidamente a una conclusione del negoziato, che si dovrà, in breve, decidere quali debbano essere le ulteriori tappe delle conversazioni. Gli osservatori sono ora pressocché concordi nel ritenere che le trattative si concluderanno entro la settima- na in corso. Circolano nnche indiscrezioni sul contenuto del trattato che non si chiamerà più « sulla rinuncia all'uso della forza », probabilmente perché sarà di contenuto più vasto di quanto inizialmente previsto. Secondo ambienti diplomatici e giornalistici tedeschi, il trattato sarebbe costituito da un preambolo e da quattro punti principali. Nel preambolo sarebbe un esplicito rinvio ai principii formulati nella Carta delle Nazioni Unite (e presumibilmente anche al principio dell'autodecisione), che debbono regolare i rapporti tra tutti gli Stati in generale e tra la Repubblica Federale Tedesca e l'Unione Sovietica in particolare. Il primo punto del trattato vero e proprio sarebbe una dichiarazione sulle relazioni tra i due paesi e sugli sviluppi futuri di esse. Il secondo punto costituirebbe 11 vero e proprio accordo per la rinuncia all'uso della forza nelle relazioni tra la Repubblica Federale Tedesca e l'Unione Sovietica. Il terzo punto prevederebbe il riconoscimento dei confini attualmente esistenti in Europa, come conseguenza della rinuncia all'uso della forza per modificarli. Sembra che proprio questo sia uno dei punti ancora in discussione tra le due delegazioni. Si tratterebbe, cioè, di concordare la formulazione capace di esprimere meglio il rapporto di « consequenzialità » tra la rinuncia all'uso della forza e il riconoscimento delle attuali frontiere. Il quarto punto sarebbe una precisazione secondo la quale il trattato tra Mosca e Bonn non avrebbe alcuna influenza sui trattati, accordi e intese precedentemente stipulati dalle due parti. Sempre secondo ambienti tedeschi di Mosca, è previsto che la Germania Occidentale proceda ad uno scambio di note con le tre potenze occidentali per informarle che il trattato con Mosca non intacca in alcun modo i diritti loro spettanti nei confronti della Germania, in virtù delle norme dell'armistizio. Quanto alla questione della riunificazione della Germania, a parte quanto previsto dal preambolo del trattato pare che i sovietici abbiano accettato il principio della lettera unilaterale che il governo di Bonn invierebbe a quello di Mosca per salvaguardare le' « aspirazioni del popolo tedesco alla riunificazione della Germania ». Prima di arrivare alla sigla del trattato, che, se tutto andrà per il meglio, dovrebbe avvenire entro la settimana, la delegazione di Bonn diffonderebbe una dichiarazione unilaterale per precisare che la ratifica del trattato da parte del Parlamento di Bonn non potrebbe aversi prima del raggiungimento di un accordo circa la situazione di Berlino e delle vie di accesso alla ex capitale tedesca. Pare che un accordo di massima sia stato raggiunto nel colloquio a quattr'occhi di domenica scorsa tra Scheel e Gromyko. Il ministro degli Esteri dellTJrss avrebbe, infatti, promesso al collega tedesco che se il trattato sarà firmato, si avranno importanti miglioramenti a Berlino e attorno a Berlino. (Ansa) iiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiimiiiiiimmiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Gromyko, Paul Frank, Vladimir Falin