Sei gemelli tutti vivi nati a una donna dopo una lunga cura contro la sterilità

Sei gemelli tutti vivi nati a una donna dopo una lunga cura contro la sterilità Sposata da undici anni, aveva atteso invano un figlio Sei gemelli tutti vivi nati a una donna dopo una lunga cura contro la sterilità La madre ha 35 anni - I piccoli (di sette mesi) sono tre maschi e tre bimbe (Nostro servizio particolare) Roma, 4 agosto. Una donna di 35 anni, Loredana Luzzitelli in Petrone, ha dato oggi alla luce sei gemelli presso la prima clinica di ostetricia dell'Università di Roma. Il parto è avvenuto all'inizio del V mese di gravidanza: i gemelli sono 3 maschi e 3 femmine e pesano ciascuno circa 700 grammi. La puerpera è all'undicesimo anno di matrimonio e non era riuscita in preceden za ad avere figli. L'eccezio nalità di questo parto plurimo è attribuita, come in altri casi analoghi, alla cura fatta contro la sterilità con compresse di Pronai. Tutti i sei piccoli sono vivi, ma dato I! j oettimino e la prematurità, sono stati immediatamente posti in incubatrice. Il primo dei sei è stato estratto « in presentazione cefalica» (cioè dal capo), per gli altri qinque si è avuta una « estrazione podalica » (cioè dai piedi). L'equipe di medici che ha assistito ia donna durante il parto era composta dai proff. Mazza e Jenkner, dai dott. Spagnuolo e Salinaggi, assistiti dalla anestesista dott.ssa Cocchio e dall'infermiera Ornella Podestà. La prima clinica di ostetricia dell'Università di Roma è diretta dal prof. Carenza. La puerpera è in buone condizioni di salute. Il padre dei sei gemelli ha atteso l'evento fuori della sala operatoria. Era già stato informato che avrebbe avuto più di un figlio, ma quando gli hanno comunicato che i neonati erano sei si è lasciato sfuggire una esclamazione di stupore. Carlo Petrone ha 37 anni, è un operaio e lavora presso una nota ditta romana. « E adesso, do ve li metto?», ha chiesto alle infermiere. Gli hanno spiegato che per il momento dovrà lasciarli tutti e sei in clinica, poi si vedrà. A noi il signor Petrone ha detto di essere felice, tanto felice, ma anche un po' preoccupato. Poi è tornato accanto alla moglie: « Per questa notte non la voglio lasciare sola; dovremmo pensare anche ai nomi, non ne avevamo preparati sei ». Nella storia della medicina è un caso pressoché senza precedenti. « C'è una lastra tombale del Medioevo — dice il prof. Yenkner, uno dei medici che hanno assistito al parto — sulla quale è raffigurata una donna che ha ai piedi un cuscino con sopra sette corpicìnì. E' questa l'unica traccia storica di un parto superiore ai cinque gemelli ». 1, z.

Persone citate: Carlo Petrone, Jenkner, Loredana Luzzitelli, Mazza, Ornella Podestà, Petrone, Spagnuolo

Luoghi citati: Roma